capitolo 11

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La settimana passa lenta e grigia... Non ci siamo ancora ripresi dallo shock e dalla perdita di Rose. Siamo ancora giù di morale.

- Ok, basta Ashley - esclama Cole all'improvviso - Ne ho pieni i coglioni di vederti così... Movimentiamo un po'il tutto - sussurra l'ultima frase, per far sì che i nostri compagni non ci sentano. Siamo nel pieno della lezione di chimica, dove il professore ci sta spiegando la massa atomica.
Sento la mano di Cole appoggiarsi sulle mia gamba sinistra. Oggi faceva caldo, così ho messo i pantaloncini sportivi dell'Adidas. Comincia pian piano a risalire la coscia, fino ad arrivare al bordo dei miei pantaloncini e infilare la mano sotto. Arriva subito al bordo delle mutande, di pizzo, e vi infila la mano dentro, cominciando a massaggiare la mia vulva. Mi mordo il labbro per evitare di emettere versi che potrebbero attirare l'attenzione. Cole guarda fisso davanti a lui, fingendo di stare attento, e annuendo di tanto in tanto. E poi eccolo, il pizzicotto leggero che già una volta mi aveva dato, quel tocco provoca in me tanti brividi di piacere e poi, sento le mutande bagnarsi.
Un piccolo gemito mi esce dalla bocca e alcuni compagni si girano verso di me, sorrido timidamente e sento Cole ridere accanto a me, mentre sfila la mano.
- Ehy baby... Sono un pochino eccitato adesso - mi sussurra ancora una volta nell'orecchio, indicando con gli occhi la sua erezione. Lo guardo non sapendo che fare e, sorridendo, fa un cenno con la testa per indicare la porta d'uscita.
Alzo la mano per richiamare l'attenzione del prof - Potrei andare in bagno? - chiedo.
- No - risponde secco egli. Sbuffo e richiedo.
- Black, ti ho detto di no. Ora, abbassa quella manina -
Provo a pensare ad una scusa per uscire, e alla fine escogito un piano. Dalla cartella tiro fuori un assorbente, pulito, e mi alzo puntando verso la cattedra. Mi avvicino al prof e gli sventolo l'assorbente, in faccia.
- Urgenza da donna, posso andare ora? - chiedo scocciata. Lui a consente, dopo avermi guardata male, e così esco dalla classe.

Sento immediatamente la porta del bagno sbattere e mi volto, ritrovandomi davanti Cole
- Come hai fatto ad uscire te? -
- Il prof mi odia, farebbe di tutto pur di non avermi in classe - spiega ridendo. - comunque mi hai fatto spaccare dalle risate per quello che hai fatto per poter andare in bagno ahaha - scoppia a ridere più forte. Rido anche io e abbasso lo sguardo a terra.
- Perché guardi a terra? - mi domanda Cole.
- Non lo so, ho questo vizio - spiego.
- Ah... -
Si morde un labbro ed incastra i suoi occhi nei miei, avvicinandosi sempre di più. Mi blocca al muro, spalle larghe e le braccia tese, appoggiate su di esso. Io mi appoggio con la schiena al marmo freddo, senza distogliere lo sguardo.
- Ho voglia di sbatterti come quando non funziona il telecomando - sussurra.
Rido per la cazzata appena detta e mi fiondo sulle sue labbra. Lo bacio, lo bacio, lo bacio, finché entrambi non ci stanchiamo di quei baci, e passiamo a qualcosa di più violento, più eccitante. Mi prende i polsi e lo porta in alto, in modo che io sia bloccata e abbia libero accesso al collo, che comincia a succhiare lasciandomi grossi lividi. Mi trascina in bagno e ci chiudiamo dentro, in modo da avere più intimità. Mi sfila la maglietta e con le mani mi palpa il seno, slacciando il reggipetto e comincia a lasciare tanti baci umidi, in quella zona. Poi mi preme con forza e mi fa sedere sul water, slacciandomi i pantaloni e tirandoli giù, assieme agli slip. Si blocca un attimo, giusto il tempo di guardarmi e capire se io voglia continuare o no. Gli do' il consenso con un cenno della testa, e comincia a succhiare, ciucciare e muovere la lingua, provocandomi tanti sussulti di fila e facendomi scappare gemiti di piacere, che si ripercuotono in tutto il bagno.
Poi si ferma e si abbassa i jeans assieme ai boxer, con un gesto fulmineo si infila il preservativi e si addentra in me, facendo continuare il godimento.
Si appoggia al mio corpo, senza fare peso, continuando a spingere. Lo guardo bene e noto che ha lo sguardo fisso sui nostri movimenti, le gocce di sudore circondano il suo viso.
Chiudo gli occhi e mi lascio travolgere dall'ennesimo orgasmo, ogni volta più piacevole. Lui viene subito dopo di me, e mi stringe in un abbraccio.

Senza fiato ci rivestiamo e ci sediamo a terra, incrociando le nostre gambe. Ci guardiamo e torniamo a baciarci, cominciando a palparci a vicenda.
- Ti amo baby... - bisbiglia Cole. Lo dice a bassa voce, credendo che non lo senta, ma si sbaglia. Ho sentito benissimo ed ecco che le farfalle nello stomaco tornano a farmi visita. "Farfalle nello stomaco dammi l'insetticida"cantava Gue Pequegno in una canzone. Ha ragione, in questi casi mi servirebbe l'insetticida, per scacciare ogni briciola di amore ed attrazione che provo verso Cole perché siamo solo scopamici, ci piace passare il tempo facendo giochi erotici, e stuzzicandoci a vicenda.
Ho paura che a continuare così il rischio di innamorarmi di lui di nuovo sarà sempre più alto, anche se, continuo a pensare, credo di esserci già cascata...

Just Sex or Love? 2 #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora