capitolo 5

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Alle 17.00 in punto, Kevin, si presentò alla porta di casa mia, vestito con una semplice camicia a quadri grandi neri e rossi e dei jeans neri. Io, per l'occasione, mi sono vestita con una maglietta della Vans nera, una felpa aperta, e dei jeans, neri ovviamente, strappati alle ginocchia. L'ho già detto, il nero ormai si è impossessato di me. Per il trucco non ci sono andata giù pesante, del mascara che risalta le mie ciglia lunghe e basta.
- Ma come siamo eleganti - scherza Kevin. Per risposta gli faccio una linguaccia e lui mi porge il braccio. Mi aggrappo a lui e assieme ci avviamo verso un luogo sconosciuto.

- Allora, Kevin, dove andiamo? - domando impaziente dopo un po'.
Lui mi guarda e mi sorride - siamo quasi arrivati, porta pazienza -
Dopo dieci minuti arriviamo in un locale a me sconosciuto. All'esterno è molto bello, delle luci LED illuminano l'entrata, deduco sia un pub.
Entriamo e subito vengo invasa dall'odore di alcol e fumo presente nel locale. La musica è molto forte e faccio fatica a sentire intorno a me.
- Vieni - mi urla all'orecchio Kevin. Mi trascina verso un tavolo, alla quale sono seduti altri ragazzi ed una ragazza in mezzo a loro, suoi amici, penso.
Ci sediamo e subito Kevin mi presenta  a tutti gli altri. Faccio un cenno di capo e arriva il barman ad ordinare. Ordino un Moscow mule che mi viene portato subito dopo tre minuti.

Comincio a conversare anche con gli altri, spinta un po' dall'effetto dell'alcol, devo ammettere che non sono male e subito mi trovo bene.
- Vieni a ballare - mi dice Kevin prendendomi per mano e trascinandomi sulla pista da ballo. Mi offre ancora da bere e comincio a ballare anche io.

Ho bevuto veramente tanto, tra shottini e bicchieri interi, comincia a girarmi la testa, non controllo il mio corpo, si muove a ritmo di musica, senza che io lo gestisca. Ormai si è fatto un po' più tardi , sono le 23.40 e mi sto divertendo da matti. Non voglio andarmene.
Ad un certo punto due mani mi afferrano da dietro e mi volto per vedere chi sia. Mi ritrovo Kevin ubriaco marcio che mi avvicina a lui e comincia a muoversi in modo seducente. Io gli vado dietro e in pochi secondi mi ritrovo incollata a lui, petto contro petto.
- Vieni in bagno, baby - mi trascina in bagno e mi sbatte contro il muro con violenza. Una forte fitta mi trapassa la schiena e mi aggrappo a Kevin per non cadere. Lui si avvicina minacciosamente e barcollando, cerco di spingerlo, ma invano. Attacca le sue labbra alle mie, mi dimeno per cercare di liberarmi da quella presa salda, riesco ad allontanarlo ma subito si riavvicina e ritorna a baciarmi e palparmi. Una lacrima mi scende lungo la guancia, mentre comincio ad urlare aiuto, contino a cercare di liberarmi, ma non ce la faccio, è troppo forte. Ad un tratto lo sento allonatarsi di scatto da me e vengo sollevata da terra da due braccia possenti. Immediatamente l'aria fresca serale mi colpisce in piena faccia. Scalcio e mi dimeno per liberarmi da chiunque mi abbia trascinata fuori dal locale. Vengo rimessa a terra e mi ritrovo davanti lui, ancora lui. Sempre lui. Cole.
Mi guarda preoccupato, e con disgusto. Ma il suo viso si addolcisce subito, appena vede le lacrime che sgorgano dai miei occhi.
Mi stringe in un abbraccio che pare durare un'eternità.
- Perché ti devi sempre cacciare nei guai? - mi domanda.
- Non lo faccio apposta, a quanto pare sono una calamita - ironizzo.
Mi lascia e mi guarda per un attimo.
- Chi era quello? - chiede.
- Non l'hai riconosciuto? È Kevin - spiego.
Cole si acciglia, poi di colpo si gira e corre dentro al locale. Oh cazzo. Gli corro dietro ma non riesco a raggiungerlo, sparisce tra la folla.
Sento delle urla provenire poco più in là e mi affrettò a raggiungere il posto.
Vedo Cole che le dà di santa ragione a Kevin, e mi fiondo addosso a lui, per cercare di calmarlo.
- COLE! SMETTILA, ANDIAMO! - Urlo. Si ferma per un istante e tira un ultimo pugno in piena faccia a Kevin prima di rialzarsi e venire verso di me, per poi prendermi la mano e trascinarmi, una seconda volta, fuori dal pub.

Saliamo in macchina e mi porta via da lì.
- Perché devi sempre fare a botte? - chiedo.
- Le do solo a gente che se le merita, tipo quello -  si spiega.
Siamo fermi ad un semaforo, si gira e mi fissa intensamente, mettendomi in soggezione. Arrossisco violentemente.
- Mmmmmh, mi ecciti quando arrosisci - dopo di che mi prende la faccia e mi bacia. Veniamo bloccati da un clacson dietro di noi, che ci incita a muoverci, dato che il semaforo è diventato verde. Ridiamo assieme e Cole parte a tutto gas.

Arriviamo davanti a casa sua e spegne la macchina.
- Ti fermi qua, o torni a casa tua? - mi domanda. Rifletto un attimo sulla risposta - posso fermarmi? - lo supplico. Lui mi sorride e si avvicina per lasciarmi un bacio a stampo sulle labbra.
- Ovvio - conclude. Scendiamo dalla macchina e ci avviamo verso camera sua.

Cole apre la porta di camera sua e si blocca un attimo sullo stipite, a bocca aperta.
- Ciao bay, ti stavo aspettando - una voce femminile, seducente, incita Cole ad entrare. Lui si gira e mi fissa, con uno sguardo imbarazzato e colpevole. Mi sporgo appena per vedere chi sia e la vedo. Margaret. Quindi esiste ancora quella vipera?
Infuriata guardo Cole e lo gelo con uno sguardo, dopodiché giro i tacchi e me ne vado. Lui mi blocca per un braccio e mi fa voltare.
- Scusa, ti prego, non andartene -
- Scusa? Che ci fa lei qua? - domando incazzata.
- Stai parlando di me, cara? Sto assieme a Cole, non lo sapevi?- si intromette Margaret.
Spalanco la bocca.
- Ci stai ancora assieme allora? - urlo a Cole, conoscendo già la risposta. Lo sento deglutire rumorosamente, ed accenna un "si" con la testa.
- Perché non me lo hai detto? PERCHÉ? CI TIENI COSÌ TANTO A FARMI SOFFRIRE? SONO SOLO UN PASSATEMPO PER TE, UN GIOCATTOLO SU CUI SFOGARTI?- Urlo ormai in lacrime.
- No Ashley, ti prego, non fare così - si scusa.
- VAFFANCULO COLE, VAFFANCULO. PENSAVO SI FOSSE RISOLTO TUTTO, PENSAVO FOSSIMO TORNATI COME PRIMA. ED INVECE VENGO A SAPERE CHE CI STAI ANCORA ASSIEME? - contino ad urlare esasperata, puntadogli il dito al petto.
- Bitch, non solo stiamo assieme, scopiamo ogni fottuto giorno - specifica la principessina. Mi giro a squadrarla, ma subito ritorno a guardare il volto paonazzo di Cole.
- Pensavo veramente che noi due fossimo qualcosa, Cole, io mi sono innamorata di te, e ti amavo... MA NON PUOI FRANTUMARE IL MIO CUORE OGNI CAZZO DI VOLTA CHE IL NOSTRO RAPPORTO SEMBRA FUNZIONARE!- sbotto. Le lacrime prendono possesso del mio viso, un rumore esplode dentro di me, il mio cuore va in frantumi, una seconda volta. Questa volta me ne vado veramente, Cole non proferisce parola, il che mi fa solo incazzate ancora di più. Se resto un minuto di più in quella casa, rischio di impazzire e spaccare tutto ciò che mi capiti a tiro.

Esco di casa Cullen correndo e percorro la strada piangendo.
Mi fiondo in camera mia e sbatto la porta, buttandomi a peso morto sul letto, addormentandomi con le lacrime agli occhi, e il mio cuore in mille pezzi.

Hola, posterò quasi sempre verso quest'ora, quindi cercate di rimanere svegli, ahahah. No, a parte questo, ho preso un telefono nuovo e non so scrivere, quindi scusate eventuali errori di battitura. Non cambierà mai Cole, rimarrà il solito stronzo.🙄

Just Sex or Love? 2 #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora