Jungkook's Pov
L'avevo trattata male, di nuovo. Ieri sera avevo una voglia irrefrenabile di poggiare le mie labbra sulle sue e sicuramente non mi sarei fermato solo ad un insignificante bacio. Volevo di più, il solo guardarla mi fa desiderare di più da lei, ma non posso. Lo so, è strano. Generalmente non mi importerebbe di far soffrire una ragazza, ma con lei è diverso. Non potrei mai farle del male, per questo ho preferito allontanarmi e comportarmi da stronzo, prima di fare la cazzata più grande della mia vita.
Sono le 7.00 e tra mezz'ora devo uscire di casa per andare a scuola. Mi preparo e lentamente esco dalla mia camera incamminandomi verso quella di Shin. Busso delicatamente, ma non ricevendo risposta entro ugualmente.«Shin?» la chiamo avvicinandomi. Ha le coperte tirate su fino a coprirle gran parte del corpo. Quelle labbra carnose che tanto amo socchiuse e i capelli un vero disastro. Vedendola in questo stato mi scappa una risatina, che mi rimangio subito per evitare di svegliarla. Ora che ci penso, Shin ha diciassette anni e dovrebbe andare a scuola. Provvederò anche a questo parlando con i miei genitori, ma per il momento preferisco lasciarla riposare. Povera piccola, ne ha passate tante e d'ora in poi non permetterò a nessuno di farle del male. Le lascio un leggero bacio sulla fronte ed esco dalla stanza.
Dopo aver fatto velocemente colazione prendo le chiavi di casa ed esco, incamminandomi verso scuola. Lo so, ho la macchina e potrei benissimo prenderla invece di farmela a piedi, ma preferisco respirare un po' d'aria fresca. Camminare mi trasmette calma e serenità e stando da solo posso dare sfogo ai miei pensieri, senza nessuna interruzione. Arrivo davanti il cancello dell'istituto e come di routine, Yun mi salta addosso dando spettacolo di come si sa strusciare sopra il mio pacco. La stacco velocemente.«Hey! Che ti prende?» mi chiede apparentemente calma, ma so che sta esplodendo dalla rabbia per averla rifiutata davanti a tutti.
Già, che mi prende? Prima non mi sarei mai staccato e anzi, molto probabilmente saremmo finiti a farlo nello stanzino del collaboratore scolastico. Non so perché, ma ora pensare a questo non fa altro che darmi un senso di nausea. Yun non è la mia ragazza, ma diciamo che tra tutte è quella a cui do più "importanza". Più o meno.«Niente che ti interessi, ora andiamo in classe» ed entro lasciandomela alle spalle.
Non ce la faccio più! Odio così tanto la scuola, ma sono costretto ad andare bene. È il patto che ho fatto con i miei genitori. Se fossi andato bene a scuola e avessi portato buoni voti, mi avrebbero fatto vivere da solo. Approposito, oggi li chiamerò per parlare dell'iscrizione di Shin. È vero siamo ad ottobre, ma meglio tardi che mai. Mi inventerò che è una vecchia amica e che si fermerà da me per un po', dovrebbe essere sufficiente per convincerli... almeno spero.
«Shin?» la chiamo non trovandola in salotto come suo solito. Vado in cucina, in camera mia, in sala da pranzo e nella sua stanza, ma niente. Mi sto iniziando a preoccupare. Non può essere sparita nel nulla. Sento dei rumori provenire dal bagno, così apro lentamente la porta e vedo l'acqua della doccia scorrere e non solo. Le ante, essendo trasparenti, mi hanno permesso di vedere il suo splendido corpo ricoperto di bagnoschiuma. Merda! Sento improvvisamente i pantaloni fin troppo stretti. Perfetto, ci mancava solo un erezione. Cerco di concentrarmi su qualcos'altro, ma qualsiasi cosa mi riporta a quelle immagini. Decido allora di andarmi a fare anch'io una bella doccia calda per tranquillizzare i miei ormoni, che ormai erano impazziti completamente.
Dopo una lunga mezz'ora sotto l'acqua, esco dal bagno di camera mia e mi avvicino all'armadio per cercare qualcosa da mettermi. Prima che possa vestirmi però, sento la porta aprirsi così mi giro di scatto.«Jungkook sei tu?»
«E chi altri sennò?» chiedo con fare ovvio.
«S-Scusa, è che non ti avevo sentito arrivare e pensavo fossi un ladro». Noto come i suoi occhi si spostano pian piano dal mio viso alle mie parti intime, coperte fortunatamente dall'asciugamano.
«Ti serve qualcos'altro?» le domando guardandola negli occhi e con un sorrisetto fin troppo malizioso. Non posso negarlo, ci avrei fatto qualcosa con molto piacere, ma è troppo innocente per me. Non so nemmeno se sappia cos'è il sesso.
«N-No, vado a preparare il pranzo» esce e chiude la porta. Finalmente un po' di privacy! Dopo essermi messo il pantalone della tuta, raggiungo la cucina e il mio sguardo si concentra immediatamente sul sedere di Shin che in questo momento si sta muovendo a ritmo di musica mentre prepara qualcosa da mangiare. Dio quanto è sexy. Se solo non mi preoccupassi così tanto per lei e non ci fosse questo strano sentimento che mi ferma, l'avrei già sbattuta al muro o portata sul divano a fare solo dio sa cosa.
Decido di distogliere lo sguardo prima che se ne possa accorgere e me ne vado in salotto per vedere un po' di TV. Non so cosa mi stia prendendo ultimamente, ma questo strano attaccamento a Shin non mi piace per niente. Mi sto rammollendo e la devo smettere.
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RUNNING AWAY || Jeon Jungkook
Fanfiction[ IN PAUSA] Una notte, dopo l'omicidio dei suoi genitori per motivi a lei sconosciuti, Kim Shin riesce a scappare di casa prima che possano prendere anche lei, e trova rifugio nell'appartamento di Jeon Jungkook. Nonostante quest'ultimo all'inizio s...