CAPITOLO 9

36 5 1
                                    

Jungkook's Pov

Dopo aver preparato qualcosa da mangiare, salgo in camera di Shin per svegliarla. È così bella quando dorme, sembra un angelo. Quanto vorrei poterle dire queste cose, quanto vorrei potermi fidare e abbandonarmi completamente a lei. Le accarezzo delicatamente il viso, ma ritraggo subito la mano quando la vedo aprire gli occhi.

«È pronta la cena» le dico leggermente imbarazzato.

«Due minuti e arrivo» mi risponde stropicciandosi gli occhi.

Scendo al piano di sotto e mi siedo a tavola aspettando che Shin arrivi.

«Sai, dopodomani sarà il tuo primo giorno di scuola e non potrai più dormire tutti i giorni a qualsiasi ora»

«Lo so» mi risponde scocciata alzando gli occhi al cielo.

«Sai anche che domani dovremo andare a comprare i libri perché tu possa seguire le lezioni?»

«Va bene» sbuffa nuovamente.

«Perché fai così? Sto facendo tutto questo per te, non c'è bisogno che ti comporti da vera stronza!» le rispondo ormai spazientito. Mi alzo di scatto e salgo le scale, per poi  entrare in camera mia e sbattermi la porta alle spalle.
Perché fa così? Io mi preoccupo per lei e mi ripaga in questo modo. Forse dovrei smetterla di cercare di essere gentile, non è per me. Qualsiasi cosa faccia non andrà mai bene a nessuno.

Shin's Pov

Mi dispiace aver trattato così Jungkook. Sono veramente felice del fatto che si stia preoccupando così tanto e che si stia prendendo cura di me, ma non posso fare a meno di pensare che insieme ai miei genitori sarei dovuta morire anch'io. Perché loro si e io no? Se solo quel giorno non fossi scappata ora sarei con loro e non sentirei così tanto la loro mancanza. La mia vita senza di loro non ha senso. Mi sento così sola e vulnerabile. Non devo riversare però i miei problemi su Jungkook. Non se lo merita. Decido di salire al piano di sopra e bussare alla sua camera.

«Jungkook ti prego aprimi. Perdonami, avrei dovuto ringraziarti come si deve» dico continuando a bussare. Zero assoluto. Silenzio più totale. Lui è l'unica persona che ho in questo momento, l'unico che mi è vicino, non posso perderlo. Istintivamente inizio a piangere e i singhiozzi pian piano diventano sempre più forti. Vedo la porta aprirsi di scatto e improvvisamente, mi sento circondata da due possenti braccia. Mi lascio cullare dal calore che emana il suo corpo e così comincio a tranquillizzarmi. Con lui mi sento protetta, mi sento a casa. Mi dispiace Tae, ma non potrò fare quello che mi hai chiesto. Purtroppo credo di essermi già innamorata di questo ragazzo. Questo petulante, assillante, rompiscatole, stronzo, pervertito ma anche bellissimo, dolce,romantico e protettivo ragazzo. Si, sono proprio cotta a puntino.

«Shh, non piangere ti prego» mi sussurra accarezzandomi dolcemente i capelli. «Scusami tu, non dovevo reagire in quel modo. Che ne dici di vedere un film, oppure facciamo un dolce o...»

«Kookie andiamo a letto?» a questa mia richiesta lo sento irrigidirsi. In un certo senso mi piace l'effetto che ho su di lui, anche se non è comparabile a quello che lui ha su di me.

«V-va bene» mi prende per mano e mi porta all'interno della stanza. Si stende sul letto e mi fa spazio per fare lo stesso accanto a lui. Prima però decido di andare in camera mia.

«Dove vai ora?» lo sento dire, ma continuo a camminare e mi chiudo dentro. Prendo dall'armadio una delle sue magliette e la indosso. Come sempre mi arriva a metà coscia, quindi sotto mi lascio solo l'intimo ed esco dalla stanza.
Quando Jungkook mi vede con addosso la sua maglia, riesco ad intravedere una scintilla di eccitazione nel suo sguardo. È fin troppo prevedibile.

«Scusa, ero andata a prendere qualcosa da mettermi per dormire» annuisce e mi posiziono vicino a lui dandogli le spalle.
Di nuovo le sue braccia mi circondano la vita e mi stringe forte a sé. Non posso desiderare cosa migliore. Fa abbastanza freddo, quindi per riscaldarmi le gambe inizio a strofinarle tra di loro e automaticamente, mi muovo anch'io un po' su e giù.

«Cazzo Shin» impreca con la voce rauca. Capisco solo ora che cazzo sto facendo e mi fermo immediatamente.

«S-scusa» è l'unica cosa che riesco a dire, ormai rossa dalla testa ai piedi.

«Fa niente, ma ora sta ferma altrimenti non riuscirò a trattenermi» detto questo, prende ad accarezzarmi il braccio destro lentamente e così mi addormento poco dopo sotto il suo tocco.

RUNNING AWAY || Jeon Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora