CAPITOLO 14

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Jungkook's Pov

Quando l'ho vista davanti a me stavo per piangere. Ho avuto così tanta paura che le potesse succedere qualcosa. Basta, non posso più farla soffrire in questo modo. Non posso rischiare che scappi un'altra volta a causa delle nostre discussioni...a causa mia.
La allontano di poco dopo averla abbracciata per cinque minuti, i più lunghi della mia vita e la guardo dritta negli occhi. I suoi bellissimi, incantevoli e magnetici occhi verdi.

«Ora che sei qui, vuoi dirmi perché te ne sei andata in quel modo e soprattutto dove?»

«Ero arrabbiata con te, ma questo già lo sai. Ti comporti sempre male, mi offendi e non dai peso a quello che dici. Non ti rendi conto che mi fai stare male quando fai così?» mi risponde in modo calmo, ma comunque serio.

«Mi dispiace, ok? Ma...cazzo Shin! Non sopporto l'idea che tu stia con quello invece che con me. Non sopporto il fatto che con lui ridi e che con me non fai altro che litigare. Non sopporto che ti tocchi o che ti sfiori con un solo dito. Non voglio» sputo fuori tutto insieme.

«I-io non lo sapevo, ma non hai il diritto di prendertela con Minho. Non ha fatto nulla di sbagliato, anzi. È il mio migliore amico e gli voglio bene come a un fratello»

«Ma lui no! Non lo vedi che ti muore dietro? Sono sicuro che per la sua mente malata, passano tante di quelle scene erotiche con te come protagonista»

«Ma stai scherzando?» mi chiede scoppiando a ridere subito dopo.
«Minho è gay, idiota! Come hai potuto solo pensare che ci stesse provando con me. Comunque in tal caso, non sarebbero stati affari tuoi» rimango per un attimo sconcertato. Minho gay? Non l'avrei mai detto. Beh meglio così, altrimenti sarei stato costretto ad ucciderlo per tenerlo lontano da lei.

«Invece si! Sono eccome affari miei»

«Si può sapere perché? Perché ti intrometti sempre e non mi lasci in pace!» mi chiede avvicinandosi a me, tanto che ora ci troviamo a pochi centimetri di distanza.

«Shin...» provo a dire, ma averla così vicina e non poter fare nulla mi rende il tutto ancora più difficile.

«Cosa?»

«Mi importa di te e tanto. Ho bisogno di averti vicina, di averti con me. Non so cosa farei se ti accadesse qualcosa, molto probabilmente non me lo perdonerei mai. Può sembrare il contrario, ma tengo veramente tanto a te. Si sono stronzo, bipolare e tutto quello che vuoi, ma c'è una cosa che non sai...» le dico avvicinandomi sempre di più, facendo sfiorare i nostri nasi.

«Ti amo. Lo so può sembrare strano. Ci conosciamo da poco, ma ti assicuro che è così. Non ho mai provato per nessuna quello che provo quando sono con te. Mi fai sentire speciale e amato. Non so come, perché e tantomeno quando, ma è successo. Mi sono innamorato di quel tuo bellissimo sorriso, di come arricci il naso quando ridi, di come mi guardi quando ti senti in colpa per qualcosa o hai combinato un guaio, di come ti accoccoli a me quando hai freddo o semplicemente hai bisogno di un po' di affetto, di come pensi di riuscire a tenerti tutto dentro anche se alla fine per me sei un libro aperto. Mi sono innamorato di te e non la smetterò mai di dirlo. Non ti biasimo se non ricambi i miei sentimenti. Dopotutto perché dovresti? Non ti ho mai dato un valido motivo per fidarti di me, ma ti giuro che se mi dovessi dare anche solo una possibilità io...» non faccio in tempo a finire la frase, che poggia le sue bellissime e morbide labbra sulle mie, dando inizio a un dolce e delicato bacio. Non voglio andare oltre con lei, per il momento. È stanca e se mi spingessi un po' più in là, ho paura che cambierebbe idea, quindi per adesso questo semplice bacio mi basta e avanza. È la prova che anche lei sente qualcosa per me. Forse mi ama e in realtà lo spero tanto, perché con questa mia confessione ho messo in gioco veramente tutto. La mia dignità, non avendo mai fatto una cosa del genere, la mia fama da play boy e me stesso. Se mai dovesse rifiutarmi o ripensarci, penso che non riuscirei a sopportarlo. Ormai sono legato a lei, non so spiegare neanch'io il perché, ma so che senza Shin non voglio e non posso stare. Lei è la mia casa, il mio tutto. Non è mai stato così per nessuna, di solito girava tutto intorno a me. Ora però il mio punto di riferimento è diventato lei e non potrei chiedere di meglio. Spero solo di non farla soffrire. Shin è molto fragile e vulnerabile, dovrò stare molto attento a qualsiasi cosa. D'ora in avanti non esisterà nessun'altra ragazza all'infuori di lei, perché c'è solo una che amo da impazzire ed è Kim Shin.
Dopo esserci staccati, affonda la testa nell'incavo del mio collo e so già perché.

«Hey, non devi sentirti in imbarazzo» le sussurro all'orecchio in modo gentile.

«È stato il mio primo bacio e non so se...»

«Se mi è piaciuto? È stato fantastico» le poggio le mani sul viso e la costringo a guardarmi negli occhi.

«Sai che non sono un tipo da dichiarazioni, giusto? Ma l'ho fatto, per la prima volta in vita mia, per te. Non ti chiedo di rispondermi subito, ma ho bisogno di sapere se anche tu provi lo stesso. Non pretendo che sia subito amore, dopotutto un sentimento così profondo ha bisogno di tempo, però almeno un po' di interesse..»

«Kookie, ti amo anch'io. Però.. Non sono convinta. Non fraintendermi, non è che non mi fidi di te, ma ho bisogno appunto di tempo per pensare»

«Va bene allora. Si è fatto tardi, che ne dici di andare a letto?»

«Ti sembrerò un'ipocrita, ma posso dormire con te?» mi chiede torturandosi le mani aspettando una mia risposta.

«Certo» le sorrido e lei ricambia. Adoro vederla così. Quel sorriso, quel maledettissimo sorriso che mi manda in tilt ,è la prima cosa che voglio vedere al mattino e l'ultima prima di andare a dormire e spero che un giorno sia così.
Le prendo la mano e la porto fino in camera mia.

«Devo andare a prendere un pigiama» mi dice, ma la fermo prima che possa uscire dalla stanza.

«Puoi dormire con una mia maglietta, se vuoi. Si trovano dentro quel cassetto»

«G-grazie» ma com'è carina quando si imbarazza. No, calmo Jungkook. Ti ha chiesto del tempo ed è quello che le darai. Cazzo, quanto sarà dura.
Dopo essersi cambiata nel bagno, mi raggiunge sul letto e ci stendiamo uno accanto all'altro. Shin si gira dandomi le spalle, così ne approfitto e le circondo la vita con un braccio, portandomela più vicino.

«Buonanotte» le sussurro all'orecchio accarezzandole i capelli.

«Notte» mi risponde prima di cadere in un sonno profondo.

RUNNING AWAY || Jeon Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora