CAPITOLO 13

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Shin's Pov

Perché? Perché tutte le volte deve comportarsi da completo idiota? Ma non è stanco di litigare ogni santo giorno? Perché detto sinceramente, io ne ho abbastanza. Abbastanza di sentire lui e le sue continue stronzate.
Abbastanza di essere tratta male da lui. Abbastanza di tutto. Pensavo di aver trovato una persona che mi capisse, invece niente. Sempre la solita storia. Alla fine le persone si rivelano veramente per quello che sono, ovvero uno schifo.
Dopo la nostra ennesima discussione, decido di chiamare Minho. Lo so, ci conosciamo da meno di un giorno, ma ho bisogno di qualcuno che riesca a tranquillizzarmi. Se TaeTae non fosse stato il migliore amico di Jungkook, molto probabilmente avrei chiamato lui.

«Shin?»

«Hey... Ti va di vederci? Ho bisogno di compagnia, ho..»

«Fammi indovinare, hai litigato con Jungkook?»

«Come fai a saperlo!?» chiedo incredula.

«Beh, oggi mi stava guardando malissimo e sinceramente pensavo che se mi fossi avvicinato un po' di più a te, sarei morto. Spero solo che non sia per colpa mia»

«No no, il problema è che lui è un coglione e prima di parlare non collega mai il cervello alla bocca» dico l'ultima frase ridendo, pensando a quante cazzate spara Kookie al minuto.

«Bene, allora.. Hai detto che hai bisogno di compagnia, no? Aspettami davanti scuola, dieci minuti e sono da te»

«OK, grazie»

«Figurati, questo ed altro per la mia best» rido e termino la chiamata. Ci vuole proprio uno come lui per tirarmi su il morale in questo momento. Come può dire quel cretino che una persona così socievole e simpatica gli sta sui coglioni. Roba da matti. Ma con chi diavolo sono andata a convivere! Se avessi saputo di trovare una persona del genere, avrei cambiato strada o addirittura mi sarei fatta prendere da quegli uomini. Durante tutto il tragitto non faccio altro che pensare a loro. Non credo che abbiano smesso di cercarmi, eppure non mi sono mai sentita poco al sicuro o osservata, tranne quella volta al centro commerciale. Forse mi sono sempre sentita protetta a causa sua...Jungkook. Se solo fosse un po' più...Se solo non fosse lui, starebbe diverso. Il nostro rapporto sarebbe diverso. Nonostante tutto sento, di provare una forte attrazione verso di lui e non solo fisica. Quando non è vicino a me mi manca, e tanto. Ho bisogno di un suo abbraccio o anche di una semplice carezza,di sentire il suo profumo e di guardarlo dritto negli occhi per cercare di capire a cosa pensa, anche se tutte le volte che ci provo mi è impossibile. È impossibile tentare di entrare in una testa così dura e vuota come la sua, eppure io non mi arrendo. Voglio capirlo, voglio stargli vicino. Ma per lui non è la stessa cosa. Non prova quello che provo io nei suoi confronti. Non mi sopporta e si vede dal modo un cui mi tratta praticamente ogni giorno. Sono solo un peso per lui, tantovale che lo lasci solo e me ne vada da quella casa

«Shin!!» vedo Minho sbracciarsi per salutarmi e venirmi incontro.

«Hey! Mi sei mancato» ammetto abbracciandolo.

«Awww, ma che dolce la mia piccola»

«Non sono poi così piccola» cerco di controbattere.

«Fai silenzio nana. Ora ti porterò nel mio posto segreto e tu mi racconterai tutto e ti sfogherai con me, come se fossi il tuo psicologo personale»

«Va bene, signorino Minho» scoppiamo a ridere e lo seguo in silenzio. Anche se siamo nel mese di ottobre, la giornata è abbastanza soleggiata e si può sentire benissimo il fruscio delle foglie che cadono dagli alberi a causa del leggero venticello. Ora si che mi sento in pace con me stessa.
Arriviamo davanti un parco enorme e Minho mi prende la mano, trascinandomi all'interno.

RUNNING AWAY || Jeon Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora