Twenty Seven

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Una volta tornata a casa mio padre si è precipitato da me preoccupato chiedendomi dove fossi finita la scorsa notte, gli ho mentito dicendogli che ero rimasta da Grece e che ero troppo stanca per tornare a casa e che mi ero addormentata senza neanche averlo avvisato, mi sento un po' stronza a raccontargli tutte queste bugie, ma se solo sapesse che ho dormito con un ragazzo, non mi farebbe più uscire di casa.
"Buongiorno Emy" la saluto mentre entro in cucina
"Ciao sorellona, ti vedo allegra stamattina che è successo?" chiede maliziosa, mi limito a sorriderle in realtà non ho nulla solo che sono felice all'idea di rivedere Jace dopo due giorni che non lo vedo
"Ragazze mie io corro, sono in ritardo" ci saluta papà con un sorriso a trendue denti, mentre chiude la porta alle sue spalle senza aspettare una nostra risposta
"Ultimamente è strano non credi?" mi domanda alzandosi dalla sedia
"Strano in che senso?"
"Lo vedo sempre più distratto e molto più felice e sorridente, non lo faceva da quando mamma è morta" e abbassa lo sguardo sulle sue scarpe
"Già è vero, tra una settimana faremo sette anni senza di lei" affermo in modo molto triste. Il 14 dicembre la data in cui ci ha lasciati per sempre sta per arrivare, la data che non si cancellerà mai più dalla mia vita, mi manca da morire, più di qualsiasi altra cosa.
"Lo so mi manca sempre, ogni giorno, ogni ora Allie" una lacrima bagna il suo viso e mi avvicino a lei
"Manca tanto anche a me, vorrei svegliarmi una mattina e pensare che sia tutto un brutto incubo e trovarla in cucina mentre ci prepara la colazione, ma non funziona così Emily ce l'hanno portata via" non mi accorgo che una lacrima è uscita dal mio occhio e mi affretto a toglierla
"ora dobbiamo andare a scuola, prendi lo zaino" mi giro andando a prendere il mio e controllo di aver messo tutto
"Non ti fa bene tenerti tutto dentro, non so come tu faccia" sussurra e poi apre la porta uscendo e io rimango ferma al mio posto ripensando alle sue parole.

"Ragazzi ho una bella notizia da darvi" dice entusiasta Hanna e tutti ci concentriamo su di lei
"i miei questo weekend andranno alla casa al lago e mio padre mi ha dato il permesso che posso andare alla casotta in montagna invitando qualcuno saranno solo tre giorni, se vi va.."
"Amore è fantastico conta su di me" le sorride Mike e anche gli altri accettano felici, tranne io e Jace che non abbiamo aperto bocca
"Voi venite?"
"io penso proprio di sì, ti farò sapere meglio quando lo dirò a mio padre" Jace invece si limita ad annuire
"Posso invitare Ariel?" chiede Tom pregandola con lo sguardo
"Certo che si,ormai fa parte anche lei di questo gruppo".
Torniamo tutti in classe e io e Grace ci incamminiamo nell'aula di matematica e siccome la reputo una materia di poca importanza decido di fare un riposino.

"Allie, alzati è finita l'ora" mi guardo in giro come spaesata, non ci credo ho dormito tutta l'ora di nuovo, se continuo di questo passo non mi ammetteranno alla classe successiva, devo smetterla.
Andiamo verso il parcheggio e troviamo tutti i ragazzi che fumano, un vero spettacolo quando lo vedo mentre aspira il fumo della sua tabaccata.
Mi avvcino e le sue braccia mi circondano una vita e respiro il suo buonissimo profumo misto all'odore del tabacco
"Siete così carini" batte le mani Hanna, ma riceve uno sguardo omicida da Jace
"Che ne dici di venire da me?" mi chiede con voce roca al mio orecchio senza farsi sentire degli altri
"mi stai dicendo che vuoi stare con me?" mi giro e faccio un sorrisetto
"Ho solo voglia di tirarti via le mutandine e sbatterti al muro per farti urlare il mio nome" mi guarda compiaciuto e io divento un pomodoro per quello che ha detto, dio la sua volgarità mi eccita e anche parecchio
"Fai schifo Evans" cerco di trattenere un sorriso e mi giro verso gli altri
"So che sei già bagnata e che muori dalla voglia di rifarlo" si stacca da me e mi guarda con il suo solito ghigno, fanculo Jace.

Tra una chiacchiera e l'altra tutti tornano a casa.
Metto le chiavi nella serratura e quando entro trovo mio padre con Emily seduti sul divano
"Ciao a tutti, come mai sei già a casa?" chiedo a mio padre, di solito torna sempre tardi o non torna neanche
"devo raccontarvi una cosa ragazze" si fa serio e io guardo mia sorella per capire qualcosa, ma non mi guarda
"È da due mesi che sto frequentando una persona, lavoriamo entrambi all'ospedale e per la prima volta dopo tanto, mi fa stare bene e mi fa sorridere, cosa che non facevo da molti anni ormai, era giusto che ve lo dicessi e mi dispiace per non averlo detto prima, ma volevo aspettare, ora voglio sapere cosa ne pensate?" quello che ha appena detto non me lo aspettavo affatto e anche Emily che sembra sconvolta più di me
" Papà ma come hai potuto? Hai già dimenticato la mamma, io non voglio un'altra donna qui insieme a noi, è chiaro?" Urla mia sorella con le lacrime agli occhi e sale di sopra sbattendo la porta, mio padre abbassa lo sguardo dispiaciuto della reazione di Emy e io gli appoggio una mano sulla spalla
"Sono felice per te, te la meriti un po' di felicità e se ti fa star bene non posso essere più che felice, per quanto riguarda Emily ci parlerò io non ti devi preoccupare" gli do un bacio sulla guancia cercando di rassicurarlo
"Grazie bambina mia, non sai quanto ti voglio bene"
"te ne voglio anch'io papà"

Per la cena Emily non è scesa, è rimasta chiusa in camera tutto il tempo è non è nemmeno uscita per andare in bagno, ma è arrivato il momento di parlarle.
Busso alla sua porta, ma non ricevo riposta
"Emy, sono io apri per favore"
"Vattene voglio stare sola" le scappa un singhiozzo e appoggio la testa sulla porta
"Emily avanti sono tua sorella, ci siamo sempre state l'una per l'altra, aprirmi ti prego" dopo qualche secondo la sento girare la chiave e mi affretto ad entrare.
Ha gli occhi rossisimi e il mascara ormai sbavato.
Ci sediamo sul letto, ma evita il mio sguardo così la faccio girare verso di me
"ascolta Emily, so che per te è difficile tutto ciò, ma devi essere felice per papà, ha trovato una donna dopo anni, e poi da quanto non lo vedavamo sorridere, deve andare avanti come lo dobbiamo fare anche noi" le accarezzo i capelli, ma una lacrima le bagna la guancia
"So di essere stata una stronza prima, ma ho paura che dimentichi la mamma, io sono felice di vederlo sorridere, ma ho paura Allie"
"Non dimenticherà mai la mamma e non dimenticherà tutto l'amore che le ha dato, ma non avere questa rabbia contro di lui, ti vuole tanto bene"
"Hai ragione, mi andrò a scusare, ma non ora, non me la sento di guardarlo in faccia dopo avergli urlato quelle parole" annuisco e ci abbracciamo, per non so quanto tempo, poi decido di andare in bagno per fare una doccia.

Sono nel letto, sono ormai le 23 e prendo il telefono che ho lasciato sul comodino, non lo guardavo da oggi pomeriggio e trovo un messaggio da parte di Jace e il cuore inizia ad accelerare, perché deve farmi questo effetto ogni volta

Il letto senza di te non è lo stesso, vorrei che fossi qui.

Sorrido a questo messaggio e decido di rispondergli

Anch'io vorrei essere lì con te, ma ora vado che sono molto stanca a domani scemo.

La risposta non tarda ad arrivare, mi ha scritto un semplicissimo "a domani, buonanotte piccola" che per me significa tanto e mi addormento così, con il sorriso sulle labbra

Come promesso ho cercato di scriverlo per oggi, siccome sono in viaggio e dovrò stare in macchina per tante ore e nulla spero che vi piaccia, a presto😈

Mi fai impazzire (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora