[2]

407 33 2
                                    

"Taehyung, mi chiamo Taehyung."
Jungkook mi guarda e sorride, avevo ragione assomiglia proprio a un coniglietto, i due denti davanti sono leggermente più grossi il che, lo fa sembrare ancora più carino.

"Ok taehyung, posso chiamarti Tae? Tu puoi chiamarmi Kookie o Kook, come preferisci"
Dice il tutto mantenendo lo stesso sorriso di poco prima.
Non appena lo vedo fissarmi capisco di essermi incantato.
"Oh, si certo" arrossisco e sorrido a mia volta involontariamente.
Pochi minuti dopo ho finito il quadro cosi lo annuncio ai due ragazzi che si avvicinano a me curiosi.
Jimin si posiziona alla mia destra mentre jungkook all mia sinistra, quest'ultimo cogliendomi alla sprovvista, appoggia una mano sulla mia spalla facendomi sussultare e abbassare lo sgaurdo.

Taehyung riprenditi, non è da te questo comportamento.

Mi do' uno schiaffo mentalmente.
"É bellissimo Tae"
Nel frattempo dopo avermi fatto i complimenti jimin si è allontanato per andare dal suo ragazzo lasciando me e Kookie da soli.
Quest'ultimo dopo aver squadrato il ritratto analizzandolo nei minimi dettagli ha tirato fuori il portafoglio prendendo due banconote da 10.000 won, una da da 5.000 e per finire 3 banconote da 1.000 won.

Prima di porgermele però mi chiede un pezzo di carta e una penna, incuriosito dalle sue intenzioni glieli passo mentre lui mi da le spalle per qualche secondo, fino a quando, tende verso di me la banconota con il bigliettino piegato in due sopra.
Sorride e io la prendo curioso.
Prima di rendermi conto che quello che mi aveva lasciato così minuziosamente ripiegato su se stesso, é il suo numero, mi ci vuole un po', ma, non appena collego tutto sussulto per l'emozione, l'imbarazzo e qualcos'altro che non riesco ad identificare.

Nel frattempo i ragazzi si sono già allontanati.

Rimango li seduto guardando un punto indefinito cercando di capire cosa effettivamente sia appena successo.

Prendo il bigliettino e me lo rigiro tra le mani notando solo in quel momento una piccola scritta nel retro del foglietto.
P.s adoro i tuoi capelli :)
Controllo l'ora
1:03 AM.

Decido che è il caso di tornare a casa.
Raccolgo tutta la mia roba sparsa sul marciapiede e comincio a camminare verso il mio appartamento li vicino.

Appena inserisco la chiave nella toppa sento dei passi veloci dall'interno affrettarsi verso la porta.

So già cosa succederà tra qualche secondo.
Infatti i miei dubbi si realizzano non appena la serratura scatta e la porta si apre, mi appoggio ad essa aprendola lentamente sotto il mio peso.
Mi ritrovo davanti mia madre con le braccia incrociate sotto il seno in piedi davanti a me guardandomi dall'alto in basso.
Ora ho due opzioni davanti a me
O mi fingo ubriaco e riesco a scampare alle sue grinfie ma dovrò subirmi la predica domani mattina, o mi siedo indifferente e ascolto quello che ha da rimproverarmi ora.

Opto per la seconda opzione.
Mi tolgo le scarpe privandola di qualsiasi spiegazione, il che la fa infuriare ancora di più.
Mi avvio verso le scale cominciando a salire ma mi blocco non appena una voce roca non appena udibile mi chiama.

Ci ho provato.
"Kim Taehyung vieni subito qui"
Mia madre é appena spuntata di nuovo da dietro la porta del salone.
Sbuffo portando gli occhi al cielo.
"Sono veramente stanco mamma posso andare a letto?"
Molto probabilente le mie parole non fanno altro che peggiorare la situzione.
"Non ci pensare nenache signorino, ora tu vieni immediatamente qui e mi dici dove sei stato fino ad ora."
Comincio a scendere le scale con una lentezza assurda.
La mano di mia madre che batte sul tavolo mi fa risvegliare dai miei pensieri.

Lei ha sempre fatto anche da padre per me e so quanto si preoccupi.
"Muoviti"
Affretto di poco il passo non volendo affrontare la sua ira.
Una volta arrivato al tavolo e seduto comincia l'interrogatorio.
"Taehyung ascolta, non puoi uscire senza dire nulla a nessuno, in un posto che non conosci, e stare fuori fino a l'una di notte senza nenache un messaggio o una chiamata"
Ed ecco mia madre.
"Scusa mamma non lo farò più ma avevo bisogno di stare da solo"
Mi guarda.
"Hai discusso di nuovo con la tua ragazza?"
Storco leggermente il naso cercando di trattenere una smorfia a quelle parole.
gia', la mia 'ragazza'.

"Si mamma."
Decido di chiudere il discorso il prima possibile.
Non le dirò mai il vero motivo.
Mia madre non é  molto aperta sulla questione sessualità.
Anzi, é una cosa che vuole proprio evitare.
Infatti non sa della mia omosessualità.
E Jennie sarebbe la mia 'ragazza.'

E mi dispiace 'usarla' per non farmi scoprire.
Jennie é la mia migliore amica dalle elementari e ormai è quasi un anno che mi aiuta con questa messa in scena.
Lei contiua a dirmi che dovrei fare coming out ma io sono un codardo e non ce la faccio.
Lei si é offerta varie volte di affiancarmi ma non ci sono riuscito comunque.

Qualche minuto e qualche domanda dopo sono finalmente libero.
Salgo le scale riprendendo le mie cose lasciate precedentemente all'ingresso e mi avvio nella mia camera.
Prima che possa entrare sento qualcosa che tira il polsino della mia camicia.
E che cazzo tutti con me ce l'avete oggi?
Mi volto il tanto che basta per vedere il piccolo viso di Hobi che mi guarda dal basso.
Sorrido istintivamente mentre il piccolino si strofina i pugni chiusi sugli occhietti ancora addormentato.
Il casino deve averlo svegliato.
Mi chino prendendolo in braccio e strofinando il mio naso contro il suo.
"Hey piccolo principe come mai sei sveglio?"
Hobi mi guarda con gli occhi che minacciano di chiudersi da un momento all'altro e con la sua vocina stanca e bassa mi risponde
"Stavo dormendo poi però ho sentito la tua voce e volevo salutarti"
Il piccolo moro ancora tra le mie braccia si accoccola al mio petto cingendo le sottili braccia al mio collo
"Mi sei mancato hyung"
Detto questo il piccolo sbadiglia cercando ad accoccolarsi meglio e riprendendo sonno.
A quella visione mi si stringe il cuore.

Il mio fratellino é l'unico che riesce a farmi sorridere sempre e comunque.
Hoseok ha solo 5 anni ma è molto sveglio e sa gia parlare e scrivere abbastanza  bene.
É il mio raggio di sole.
Ha sempre un sorriso per chiunque
e mi fa stare bene in ogni momento.
Decido che stasera dormirà con me quindi apro la porta della mia stanza e facendo attenzione a non svegliarlo lo appoggio delicatamente sul letto martimoniale al centro della stanza.
Mi cambio velocemente e mentre mi tolgo i pantaloni un bigliettino cade dalla tasca.
Lo raccolgo sorridendo leggermente alla vista del nome 'Kookie' sotto il numero scritto in bella calligrafia.
Lo ripiego per bene e lo appoggio delicatamente sul comodino accanto al letto mettendolo dentro il mio porta oggetti,
l'indomani gli avrei scritto.
Mi accovaccio nel letto prendendo il piccolo Hoseook per la vita e facendo scontrare il mio petto con la sua schiena.
Hobi é il mio piccolo principe e lo proteggerò sempre da qualunque ingiustizia del mondo.
Il piccolo fa un respiro più profondo e io mi addormento quasi subito cullato dal suo respiro regolare.

The painter // Vkook (K. taehyung + J.Jungkook) [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora