Mackenzie si trovava per strada e stava camminando verso la casa di Jane: si era "offerta" di andare da lei nel caso sarebbero andati anche a casa sua.
Fu l'unico momento che riuscì a riordinare ogni suo pensiero: dal "cosa devo fare con Helen" al "perché cazzo ho baciato Ashton?"
Le piaceva Helen, nonostante fosse amica di Jane: le aveva fatto lo stesso effetto che Miller ed Healy le fecero la prima volta che le vide. Sapeva che lei fosse molto diversa da persone come Luke, Ashton... Vedeva dei grossi potenziali in lei.
Poi continuava a pensare ad Ashton, a quanto le fosse piaciuto baciarlo e quanto l'avrebbe fatto e rifatto altre migliaia di volte. Ma sapeva che non sarebbe mai cresciuto questo sentimento verso di lui. Non poteva innamorarsi e non voleva farlo: da quando tutta la sua famiglia se ne andò da lei aveva cambiato radicalmente il suo carattere. Innamorarsi non era fatto per persone come lei.
Senza accorgersene, si ritrovò davanti alla casa di Jane: andò nel retro dove trovò una scala e quello che le sembrava il balcone della sua stanza. Senza fatica arrivò sul balcone e riuscì ad entrare in una cameretta: era dipinta di blu e c'erano molti poster in giro per tutte le quattro mura. Capì subito che quella era la cameretta di Luke e trovò buffo che sia a Miller che a Luke piacessero le stesse band. Uscì subito e iniziò a cercare Jane in ogni stanza della casa: la trovò nel bagno con su l'accappatoio. La scenetta procurò una risata a Mac e Jane cercò immediatamente di coprirsi il più possibile.
«Hey, sai che ho anche io le stesse cose che ti ritrovi sul tuo corpo?» disse Mac «non c'è bisogno che ti vergogni così tanto!»
Jane abbassò lo sguardo imbarazzata e Mac percepì il fatto che potesse continuare con il suo discorso «cambiati in fretta. Dopo dobbiamo fare una chiacchierata io e te.»
Soltanto dopo dieci minuti si trovarono nella stanza di Jane. C'era una grande finestra e Mac fu in grado di controllare se ci fossero stati movimenti sospetti sulla strada.
Jane era seduta sul letto e aspettava che Mac parlasse «sarò molto diretta e non voglio perdere tempo con domande inutili» la ammonì «ah, e devi fare tutto ciò che ti dico io. Se non lo fai, ti farò io del male, intesi?» e Jane annuì.
«Siamo nella merda più totale e Miller non vuole che ti facciano del male. Sarebbe divertente scoprire che le piace Luke» accennò una piccola risata e pensò alla sua situazione con Ashton. Si assentò per pochi secondi ricordandosi del bacio dato «ma comunque, sono IO che devo stare qui a pararti il culo. Quindi se vogliamo andare d'accordo per queste ore, giorni e chissà anche mesi... beh, fai quello che ti dico e basta.»
Postò per qualche secondo lo sguardo fuori dalla finestra e vide un furgoncino nero molto sospetto. Si avvicinò il più velocemente possibile a Jane e la prese per il polso, la avvicinò a sé e le chiese «possiamo nasconderci da qualche parte?»
«Ci sarebbe la soffitta...» rispose Jane «...l'entrata è l'ultima porta nel corridoio.»
Sia Jane che Mac si avvicinarono alla porta e la seconda esaminò il corridoio e, non trovando nessuno, si diressero verso le scale che portavano in soffitta. Fecero tutto in modo da non farsi sentire e poi Mac inviò un messaggio alle due amiche.
A: Miller; Healy
Ho visto un furgone fuori dalla casa e ora ci siamo nascoste in soffitta.
Inviò un messaggio anche a Greg, ma ci aggiunse di andare ad aiutarle per farle uscire dalla casa.
Miller si trovava nella sua cameretta con Luke: stava girando per casa per vedere se nessuno fosse sparito. Appena se ne stava andando, Luke la chiamò e lei li si avvicinò.
«Qualche problema?»
«Prima devo sapere perché ti comportavi così con mia sorella.»
«Devo per forza?»
Annuì come risposta, Miller sbuffò irritata e continuò «beh, non lo so sinceramente. Non puoi capire quanto sia meraviglioso terrorizzare qualcuno e con lei ti esce così facilmente.»
«Ma non ti senti nemmeno un po' in colpa?»
«Sinceramente? No.»
Miller si diresse verso la porta, ma la voce di Luke la interruppe «ti posso dire una cosa?»
Miller alzò gli occhi al cielo: era seccata dal fatto che dovesse parlare ancora con lui. Luke percepì di dover continuare a parlare «non so come sia possibile, ma mi piaci.»
Le ultime parole catturarono l'interesse di Miller «in che senso?»
«Non lo so neanche io.»
Da fuori la stanza si sentì la porta sbattere e tutti capirono che non si trattava qualcuno di familiare.
Miller prese per il polso Luke e lo trascinò con sé nell'armadio e successivamente portò le labbra vicino all'orecchio del ragazzo «fai meno rumore possibile.»
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Anarchy || 5sos
FanfictionNon per tutti la vita ha in programma un'esistenza felice. Alcuni nascono crescono e muoiono accompagnati dalla felicità; altri se ne vanno senza averla mai provata. Per alcuni tutto è sempre semplice; per altri il destino è crudele. Alcune perso...