End Up Here

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Sentirono bussare alla porta. Mac si diresse per prima, e per precauzione prese il coltellino che teneva sempre in tasca, ma tenne la mano nascosta per non farla vedere all'ospite. Aprì la porta e si rilassò vedendo Greg. Le rivolse un sorriso «sono arrivato il prima possibile» disse, mentre Mac si spostò da davanti e lo fece entrare, chiudendo successivamente la porta.

«Quante ce ne sono?» chiese Miller.

«Tutte e sei. In più, visto che siete le mie migliori clienti, vi ho messo anche qualche pallottola in omaggio» aggiunse Greg, appoggiando il borsone sul divano. Lo aprì e si poi ne tirò fuori una, per farla vedere anche alle altre «sono nuove di zecca» disse «per il prezzo possiamo discuterne» e guardò Mac. Era l'unica delle tre che riusciva a trattare un buon prezzo con Greg.

«Prima però» intervenne Healy «dobbiamo chiederti una cosa. Sai cosa è successo?»

La guardò un attimo confusa e poi parve capire ciò che disse «mi dispiace dirvelo, ma ormai lo sanno quasi tutti e non so se riuscireste ad arrivare a domani, sinceramente.»

Mac imprecò a bassa voce ed aggiunse «Siamo ufficialmente nella merda.»

«Sai anche di chi si tratta?» chiese Miller a Greg.

«Ho sentito voci... Ma non ne sono sicuro» disse «ma se avrete bisogno del mio aiuto, non abbiate paura a chiamarmi.»

Scrisse il suo numero su un foglio e lo diede a Mac, uscendo poi dalla casa e lasciandole con la borsa piena di pistole.

Healy si alzò dal divano e disse «io vado nella camera degli ospiti» e sparì per il corridoio. Aveva un conto in sospeso con Michael e doveva portarlo al termine. Anche perché forse sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe potuto farlo.

Entrò nella stanza e vide tutte e due i ragazzi: Michael stava girando per la stanza, mentre Calum era sdraiato su un letto che guardava il suo telefono. Si avvicinò prima a Calum e gli tolse il telefono dalle mani «spero tu non abbia scritto a nessuno!» alzò appena la voce. Sbloccò il telefono e vide alcuni messaggi scritti a Jane.

«Cosa cazzo hai fatto?» aggiunse «chi ti ha dato il suo numero?»

«È quello vecchio...» ribatté semplicemente.

«Sai che ci possono rintracciare lo stesso?» disse «ormai l'hanno già fatto e così stai solo diminuendo le nostre ore di vita! Se sei innamorato di Jane, non dobbiamo subirne noi le conseguenze!»

«Healy...» intervenne Michael, portando la sua attenzione su di lui.

Si avvicinò a lui e lo prese per il gomito, trascinandolo in un angolo della stanza «vorrei indietro la mia bustina.»

«Perché?» chiese Michael.

«Perché la situazione sta degenerando, come ho già detto, e vorrei andarmene da questa merda felice, almeno.»

«E se poi non è il tuo ultimo giorno?»

«Dammi quella cazzo di bustina, ora!» alzò la voce Healy.

Michael portò la mano tremante nella tasca dei jeans, tirando poi fuori la bustina e porgendogliela alla ragazza. Healy avvicinò le labbra all'orecchio del ragazzo mentre prese la bustina «sei così adorabile quando hai paura.»

Si avvicinò alla porta e diede un'ultima occhiata ai ragazzi «cercate di non fare cazzate» ed uscì.

Ritornò dalle altre due e le trovò a parlare. Mac, come al solito, teneva una bottiglia in mano, mentre Miller si girava e rigirava un coltellino fra le mani.

«Healy, vieni qui, abbiamo bisogno di te» disse Mac.

«Questo tuo commento mi stupisce, Mac.»

«Non iniziate» intervenne Miller.

«Dobbiamo decidere dove scappare, nel caso ci attaccassero» disse Mac.

«Al vecchio magazzino? Dove ci avete portato tu e Liam?» chiese Healy.

«No, no, no, troppo prevedibile» continuò Mac «se questa persona ci conosce sa benissimo che andremo lì.»

«Ma se tipo chiamassimo Greg? Nessuno sa qualcosa su di lui e forse ha anche un nascondiglio per noi» aggiunse Miller «o meglio per loro.»

«Si, potremmo anche, ma in qualsiasi caso dovremmo avere un piano di riserva.»

«Chiama Greg, poi vediamo se farci un altro piano» intervenne Healy.

Mac tirò fuori il telefono dalla felpa e digitò il numero di Greg. Dopo solo alcuni secondi rispose «Ciao Mac.»

«Hey Greg, avrei da chiederti una cosa.»

«Ti ascolto.»

«Dovremmo cercare un posto dove nasconderli e volevamo sapere se tu conoscevi qualche luogo sicuro e il più lontano possibile.» Dal telefonò sentì dei rumori sospetti «Greg?»

«Scusami. Ero al negozio e avevo clienti: non potevo mettervi di più a rischio. Comunque sì, ne conosco tanti di posti dove nessuno ci mette piede.»

«Perfetto, tieniti pronto in qualsiasi momento. Prepara un furgoncino dove possiamo starci tutti e poi non lo so. Sei tu l'esperto, mi fido di te.»

Agganciò e tornò a parlare con le due ragazze, riferendogli ciò che le aveva appena detto.

«Visto? Non ci serve un piano d'emergenza. Forse Greg è l'unico di cui possiamo fidarci, oltre a noi» disse Miller.

Anarchy || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora