Solo Miller e Luke erano rimasti in casa, gli altri erano riusciti ad uscire -escludendo Mac a casa di Jane - e a dirigersi come avevano programmato con Greg.
Erano nascosti nell'armadio e, a causa del poco spazio, si ritrovarono con i visi pericolosamente vicini. Miller sapeva che Luke era davvero un bel ragazzo ma sapeva anche che pensarlo non la avrebbe aiutata: sorgeva sempre il problema, per tutti, che non potevano neanche rivolgersi il saluto perché erano di due quartieri della città totalmente diversi. Miller sapeva che se non fosse stata ciò che era - come Mac e Healy -, avrebbe potuto essere amica di Jane, suo fratello... Ci pensava molto spesso a quanto sarebbe potuto bello essere "normali" per una volta.All'improvviso si sentì la porta della camera sbattere e Miller riuscì a intravedere, dall'anta socchiusa, un uomo entrare. Aveva una pistola alla mano destra. Luke spostò le labbra vicino all'orecchio della ragazza in modo che potesse sussurrare e non farsi sentire dall'uomo nella stanza «Dobbiamo riuscire a stordirlo in qualche modo e scappare dalla finestra» ed Miller annuì. L'unico problema era che non avevano niente con cui stordirlo: l'unica cosa che poteva mandarlo fuori gioco era il coltellino che Miller aveva in tasca. Lo tirò fuori dalla tasca posteriore e posò lo sguardo sul viso di Luke: non aveva mai ucciso qualcuno ma ora doveva per forza farlo se avesse voluto vivere.
Aspettò solo che l'uomo diede le spalle all'armadio che gli saltò addosso e, senza pensarci due volte, infilzò il coltellino alla base del suo collo. Appena si staccò vide che il collo dell'uomo era diventato una fontana da quanto usciva il sangue. Aprì l'armadio e trovò Luke impietrito dalla scena: posò la mano insanguinata sulla sua maglietta, che sporcò, e lo trascinò con sé verso la finestra. Riuscirono ad uscire facilmente anche perché erano al piano terra. Come si erano messi d'accordo, corsero nel boschetto dietro la casa e si nascosero dietro ad una collinetta.
Luke si sedette vicino a Miller e non tolse per un secondo lo sguardo sulla sua mano ricoperta di sangue.
«L'hai mai fatto prima?» le chiese.
«Cosa?»
«Uccidere.»
«No, ci pensava sempre Mac a questioni più serie, come questa» si guardò attorno sperando di vedere qualcuno di famigliare «lo fa solo per difenderci, anche quando è lei che ha bisogno di noi.»
«Sembra strano da dire, ma è una cosa dolce da parte sua.»
Entrambi ridacchiarono «sì, abbastanza strano.»
«Possiamo continuare il discorso di prima?»
«Che discorso?» lo guardò confusa.
«Sai... La cosa che ti stavo dicendo prima che ci interrompessero...» Luke abbassò lo sguardo evitando quello della ragazza.
«Oh... ok, dimmi.»
Prese un profondo respiro, si calmò e proseguì con il discorso «Mi piaci e...»
Lo interruppe chiedendo semplicemente «perché?»
«Non te lo so spiegare... Ma so che tu non sei così, me lo sento.»
Le sue parole provocarono una piccola risata a Miller «e come sarei, scusa?»
«Intendo, non così cativa come fai vedere» prese una pausa «già dal fatto che hai pensato a mia sorella quando il casino ha iniziato a degenerare.» Miller posò lo sguardo su di lui e gli fece segno di proseguire «sei misteriosa... Non so neanche se Miller è il tuo vero cognome.»
«Beh, mi dispiace distruggere la tua favoletta ma non è così» spostò di nuovo lo sguardo davanti a sé «lo dico una sola volta, quindi stai bene attento a quello che dico. Una volta ero anche io come tua sorella che si preoccupava per tutto e cazzate del genere ma la vita non è buona con tutti. Devo ringraziare solo Mac e suo fratello Liam se ancora sono viva. Non sai cosa si prova a vedere la tua famiglia morire proprio davanti a te, non lo sai e ti auguro solo che non ti succeda mai.»
«Però non hai detto una cosa» la interruppe.
«Smettila con questi tranelli del cazzo, vai al sodo e basta.»
«Non ha detto se ti piaccio.» In effetti a Miller piaceva, ma voleva e non voleva dirglielo.
Passarono pochi secondi prima che pensasse ad una risposta adeguata «è come se ci fosse il pittore più bravo del mondo e gli chiedessero di fare il suo dipinto più bello su una tela che gli danno ma a questo povero sfigato non danno le tempere.»
Luke capì subito e sul suo viso comparve un piccolo sorriso. Si avvicinò lentamente a lei e le prese il viso tra le mani attirandolo al proprio, inclinò di poco la testa e avvicinò le labbra alle sue e la baciò dolcemente. La cosa che lo sorprese era che ricambiasse e che non si fosse ancora staccata da lui.
Da dietro si sentì qualcuno schiarirsi la voce «Hey, piccioncini...» entrambi si voltarono di scatto e videro Michael che stava trattenendo una risata.
Continuò ma si rivolse a Calum che li stava raggiungendo «Calum! Cosa ti sei perso!» e ridacchiò.
Gli rispose Luke «Mickey, non fare il coglione.»
Non lo ascoltò e urlò «Luke si stava baciando Miller!» e Calum, sorpreso, gli rispose «Oh dio! Appena lo sa Ash lo ammazza di botte!» e gli provocò una risata.
Miller guardò la scena incuriosita: notò anche che Michael e Calum non erano timidi, ma erano dei semplici ragazzi normali. Forse erano solo terrorizzati da come Mac, Healy e Miller si comportassero con loro.
Vide da lontano Healy e Helen avvicinarsi e parve incazzata «perchè hai baciato quel coglione?»
Per risponderle, alzò di poco la voce in modo che gli altri potessero sentire «parla quella che è innamorata persa di Michael.»
«Troia» urlò «ti ammazzo una volta finito tutto ciò.»
«Cara, devi solo ringraziarmi. credo che a lui farebbe piacere scoparti senza pietà. Dico bene, Michael?» disse, voltandosi a guardare il diretto interessato. Non gli diede il tempo di rispondere che tornò a guardare Healy «ma finiamola qui. Dove sono Mac, Ashton, Greg...»
Intervenne Calum «non hai letto i messaggi?» e scosse la testa «Jane e Mac sono intrappolate mentre Ashton si è offerto di andare con Greg per farle uscire. Dopo sarebbero venuti qui e saremmo andati al magazzino.»
«E noi stiamo qui ad aspettare?» chiese Luke, rivolgendosi a Healy.
«Vuoi andare a farti ammazzare?» disse avvicinandosi a lui «fallo! Ma poi non voglio sentire latua fidanzatina lamentarsi perchè sei morto, ok?»
Intervenne Miller «Healy, tappati quella fottuta fogna. uno non sono la sua "fidanzatina" e due ti consiglio di stare zitta perchè so cosa pensi di Michael e non vuoi che lo dica a tutti, vero?»
«Smettetela» interruppe Calum, infasidito. Il suo atteggiamento sorprese tutti «restiamo qui e preghiamo che ce la facciano.»
Greg e Ashton erano accampati nella casa di fronte a quella di Jane. Era pieno di uomini vestiti di nero che sorvegliavano l'entrata e alcuni erano entrati in casa a prendere Jane e Mac. Greg si rivolse ad Ashton «passami la Gol-Magnum che è nel borsone. Prendi anche il silenziatore.» Ci vollero alcuni secondi prima che Ashton riconobbe il fucile da cecchino e glielo passò. Erano in un punto strategico perché Greg aveva una buona mira e nessuno lo vedeva: in pochi minuti riuscì a togliere di mezzo tutti gli uomini davanti alla porta. Riportò lo sguardo su Ashton e gli chiese «te la cavi con i fucili d'assalto?» scosse la testa «Beh... Ti avrei insegnato a come usare questa bellissima Scar-H, ma non c'è tempo... Tu resta nel furgone e io vado a prenderle, intesi?»
«Intesi.»
Si divisero per le loro strade: Ashton si nascose nel furgone e Greg andò in casa.
Ashton aveva paura, una paura tremenda: era anche confuso sul fatto se gli piacesse o meno Mac. Continuava a pensare a quel bacio e ogni volta che ci pensava, pensava a quanto fossero morbide le labbra di Mac. E sapeva anche che ci sarebbe rimasto male se non avesse visto uscire Mac da quella casa.
Ogni minuto che passava parve durare ore, ma quando vide Mac, Greg e Jane correre fuori dalla casa, si tranquillizzò. Erano salvi.
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Anarchy || 5sos
FanfictionNon per tutti la vita ha in programma un'esistenza felice. Alcuni nascono crescono e muoiono accompagnati dalla felicità; altri se ne vanno senza averla mai provata. Per alcuni tutto è sempre semplice; per altri il destino è crudele. Alcune perso...