12. Sogno o realtà?

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Cassie ha appena ripreso coscienza ma non ha ancora emesso un suono.
Gli occhi dorati della ragazza ritratta nel quadro mi guardano come se potessero vedermi.
Quegli occhi sono identici ai miei.
Ma non posso essere io.
È impossibile.

«Facciamo tutti un respiro profondo e calmiamoci» Oliver è da almeno un ora che cerca di tranquillizzarci con scarsi risultati. Siamo nel panico più totale.
Il mal di testa è aumento, e questa volta non è neanche colpa di Barbie.
Nella mia mente continuano a vorticare mille pensieri diversi.

Chris è inginocchiato accanto a me e anche lui sembra in difficoltà.
Ascolto i consigli di Oliver e faccio un respiro profondo prima di alzarmi.
Non posso permettermi di sembrare debole.
«Okay facciamo il punto della situazione. Abbiamo trovato una stanza segreta in cui, al suo interno, c'erano delle pietre preziose che ci hanno teletrasportato qui e ora abbiamo trovato dei quadri in cui le persone ritratte ci assomigliano molto. Beh devo dire che nella mia testa suonava meno assurdo» mormoro l'ultima frase confusa.
Chris emette una risatina di scherno.

«Questi quadri non ritraggono delle persone che ci assomigliano ma ritraggono noi! Guarda in faccia la realtà principessa. Niente di tutto quello che è successo questa settimana è normale, e noi ci siamo dentro fino al collo»
«Allora sapresti spiegarmi cosa sta succedendo?»
Distoglie lo sguardo dal mio per puntarlo sui ritratti.
«No. Ma niente di tutto questo è normale»

«Magari sono morto» Ci giriamo tutti contemporaneamente verso Will.
Scuote la testa per riprendersi dal suo stato catatonico.
«Pensateci. Magari stiamo facendo un sogno collettivo. Oppure sono finto in coma e sto sognando» Continua a blaterare assurdità senza senso finché non mi avvicino a lui posandogli delicatamente le mani sulle guance.

«Will guardami» sussurro.
«Nessuno di noi è morto e tu non sei in coma. Tutto questo è reale anche se è molto strano»
Chiude per un attimo i suoi splendidi occhi color smeraldo per poi puntarli nei miei.
«Ti prometto che andrà tutto bene» Gli accarezzo il viso lentamente e lui rabbrividisce.

Una porta che si apre fa sussultare entrambi.
«Signor Lancaster vuole qualcos'altro?»
«No, non mi serve nulla. Ora puoi ritirati Lucas»
Le voci di due uomini si fanno sempre più vicine e chiare.
Chris mima con la bocca di nasconderci e trascino con me Will dietro uno scaffale.

Il mio cuore batte così forte che ho paura che si possa sentire.
Il rumore dei passi di un solo uomo si fa più distinto quando si avvicina al nascondiglio di Oliver e Cassie ma poi l'uomo si ferma.
«So che siete qua»
Will accanto a me mi prende per mano.
«Credi che stia parlando con noi?» sussurra al mio orecchio.
«Si signor Anderson sto parlando con voi»
Cavolo. Quell'uomo deve avere un udito da super eroe.
Prendo coraggio e esco dal mio nascondiglio mentre Will rimane alle mie spalle.

L'uomo davanti a me deve avere all'incirca trenta anni. È davvero bello. I capelli neri come l'onice sono tenuti indietro da del gel e due occhi blu molto famigliari mi ammirano eccitati. È alto, forse di più di Chris, e la sua stazza incute terrore. Ma sono i suoi abiti a farmi spalancare gli occhi. Indossa un completo molto elegante blu con delle righe verticali sottili bianche. Il fazzoletto che tiene nel taschino è giallo come la cravatta. Sembra appena uscito dal Il Grande Gatsby.

Chris si mette di fronte a me  bloccandomi la vista dell'uomo.
Cerca di spingermi ancora più indietro ma io punto le scarpe con il tacco, che mi stanno massacrando i piedi, per non spostarmi.
«Era da molto tempo che aspettavo questo momento»
Mi sporgo oltre le enormi spalle di Chris per vedere l'uomo che si accende un sigaro.

«Chi è? E cosa vuole da noi?»
Appoggia il sigaro su un posacenere e si volta verso Chris.
«Mi chiamo George Sebastian Lancaster. È un piacere conoscervi finalmente»
Mi chino per superare la barriera che Chris ha creato con il suo corpo e mi avvicino all'uomo.
«Cosa intendeva quando ha detto che ci aspettava da molto?»
«Tu devi essere Helena. Il quadro non rende giustizia alla tua bellezza»
Prende la mia mano per poi lasciarci un delicato bacio sul dorso.
La ritiro immediatamente mentre Chis mi circonda da la vita con un braccio con fare protettivo. Appoggio una mano sul suo petto e sento il suo cuore battere all'unisono col mio.

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