3. Chiamate notturne

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«Sono arrivata!»
«Lo avevo capito da tutto il casino che hai fatto per salire le scale»
Ho fatto anche fin troppo movimento per oggi.

Mi avvicino a mia zia intenta a tagliare le zucchine e le do un bacio sulla guancia.
«Com'è andata la tua giornata zietta cara»
«Non provare a fare la ruffiana con me Helena Zoe Hale» Il nome intero, brutto segno. Mi appoggio al tavolo bianco della cucina pronta per una ramanzina.

«Piuttosto com'è andata in detenzione»
«E stato davvero molto... istruttivo»
«Lo spero. Sai che è vietato fumare a scuola»
Quando tua zia è la preside della tua scuola è difficile tenere dei segreti come questo.

«Si si. Prometto di fare la brava d'ora in poi» Rubo un biscotto da sopra il tavolo e mi avvio in camera mia
«Hey aspetta signorina. Non ho ancora finito di parlare»
«Ho molti compiti da fare. Possiamo posticipare la morale sulla vita più tardi?» dico con un tenero sorriso prima di chiudermi la porta alle spalle.

Mi butto a peso morto sopra il letto. Questa giornata è stata davvero faticosa. Mi guardo a torno incredula. Sono sempre stata disordinata ma ora la mia camera ha raggiunto un nuovo livello di disordine. La sedia nera della scrivania è sepolta sotto una montagna di vestiti, per terra ci sono scarpe, libri e quella che mi sembra una fetta di pizza. "Che schifo"
Con un grugnito mi giro a pancia in giù troppo stanca per riordinare.

Il telefono squilla e, ancora un po' intontita dal sonno, lo cerco in mezzo a tutto questo casino.
«Chi osa interrompente il mio sonnellino pomeridiano?» dall'altro lato della linea sento una risatina famigliare.
«Ciao anche a te raggio di sole»
«Sophie lasciami dormire»
«È vero?» Per un attimo penso che stia parlando del passaggio segreto che abbiamo scoperto oggi ma poi capisco che si riferisce ad altro.

Dopo che siamo ritornati in biblioteca abbiamo raccontato a Will e Cassie cosa c'era di sotto, o meglio i ragazzi glielo hanno spiegato dato che io sembravo in fin di vita.
Will si era anche offerto di farmi la respirazione bocca a bocca ma ho declinato gentilmente la sua offerta.

Abbiamo giurato di non dire a nessuno del passaggio segreto quindi è impossibile che Sophie ne sappia qualcosa.

«Di cosa stai parlando?»
«Eri in punizione con Chris Walker» mi chiede eccitata.
Alzo gli occhi al cielo «Purtroppo si» Sophie fa un gridolino acuto costringendomi ad allontanare il telefono dall'orecchio.

«Sei sempre tu la più fortunata» Sospira. «Io non la chiamerei fortuna» Borbotto.
«Oh ma andiamo. Hai passato due ore con uno dei ragazzi più belli della scuola. Molte ragazze ucciderebbero per stare al tuo posto»
Beh io sono quasi morta ma non per la bellezza di Walker.
«Sai che Chris non mi interessa»
«È vero tu hai una cotta per Mr. orsacchiotto coccoloso con gli addominali»

Meglio noto come Adam Garcia, uno dei ragazzi più dolci e simpatici che abbia mai conosciuto. Gli addominali sono una caratteristica in più molto apprezzata.

È sempre stato carino con me e ogni volta che sorride mi sento sciogliere.
«Sai oggi mi ha chiesto di te»
Mi alzo subito da letto interessata.
«Davvero?» Chiedo con voce eccitata.
«Si, voleva sapere perché mancavi alla lezione di biologia.
Appena gli ho detto che hai saltato le ultime ore perché eri stanca ha fatto una faccina da cane bastonato»
Il pensiero di essergli mancata mi fa battere il cuore all'impazzata.

Con un sorriso stampato in faccia chiedo a Sophie se hanno dato compiti «Certo che ci sono ma sei sicura di volerli fare?»
«Hai ragione ho anche fatto troppo per oggi»
«Ma se hai passato quasi tutta la giornata a dormire» dettagli.

«Helena! È pronta la cena»
«Sophie devo agganciare. Mia zia mi sta chiamando»
«Va bene, ma non credere di essertela cavata così facilmente. Domani voglio ogni dettaglio delle ore di punizione che hai passato con quel figo»
Con lui e altre tre persone, ma questo sembra non interessargli.
«Si signor capitano. Hai la mia parola»
«Baci raggio di sole»
«Adios baby»
Scuoto la testa sorridendo.

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