16. Per mille anni ancora

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Dopo che Chris è tornato al bar clandestino, dove lo stavamo aspettando, si è comportato in modo strano, come se qualcosa lo avesse turbato.
Quando la festa è finita siamo tornati tutti a casa con ancora più domande di prima ma non cambierei niente di quella sera. È stata fantastica. Lui è stato fantastico.
Non ho neanche ascoltato mia madre quando mi ha chiesto perché ero vestita così. L'unica cosa a cui riuscivo a pensare erano le sue labbra sulle mie. Se non fosse stato per l'uomo inquietante avrei perso la verginità su una scrivania degli anni venti. Sarebbe stata una bella storia da raccontare almeno.

Mi sveglio con un sorriso ebete stampato in faccia. Anche se sono passati tre giorni da quella sera sento ancora la pelle formicolare nei punti in cui i nostri corpi si sono toccati.
Quindi un po' ovunque.

Sento il telefono suonare e lo prendo in mano accettando la chiamata senza guardare chi è.
«Pronto?»
«Ciao amore sarò da te fra 5 minuti»
Ecco come farmi ripiombare nella realtà.
«Hey Adam. Non è necessario che mi vieni a prendere. Ho deciso che voglio essere una donna indipendente, quindi prendo la mia macchina»
«Okay... Va tutto bene fra di noi vero?»
No che non va bene. Neanche mi ricordo come siamo finiti insieme.
«Certo certo. Ora devo scappare mia mamma mi sta chiamando. Ciao»
Gli chiudo la chiamata in faccia e non mi sento neanche in colpa.
Okay forse un pochino si ma questa non è la mia vita e lui non è il mio ragazzo. Devo trovare un modo carino per rompere con lui.

Metto i libri dentro l'armadietto e sento che mi manca qualcosa, o meglio qualcuno. Mi giro verso un gruppetto di ragazze che non ho mai visto e guardo Sophie. Mi manca la mia migliore amica ma non so come far tornare le cose come prima.

Quando siamo tornati nel 1927, mentre ballavo con George gli ho fatto qualche domandina.
"Io direi più di qualche domandina. Tipo una valanga di domande"
Dettagli.
Comunque gli ho chiesto com'è possibile che i miei genitori siano vivi mentre mia zia sembra non essere mai esistita. La sua risposta è stata una alzata di spalle.
In quel momento, per sbaglio ovviamente, gli ho schiacciato il piede con il tacco delle scarpe.
Poi, improvvisamente, ha trovato una risposta più soddisfacente.
Ha detto che qualcosa nella nostra prima vista nel passato ha cambiato il futuro, cioè il mio presente, ma non sapeva cosa.
È stato al quanto inutile, però era davvero un bravo ballerino.

La campanella suona quando entro nell'aula di biologia.
Alcuni ricordi di me e Chris in questa stanza mi fanno arrossire.
Mi siedo all'ultimo banco e quando vedo entrare Barbie alzo una mano per farmi notare.
«Si tu bionda. Siediti qua» Mi guarda sconcertata mentre si lascia cadere sulla sedia di fianco a me.
«Allora, come va Barbie?»
«B-Bene?»
La guardo corrugando la fronte.
«È una domanda?»
Si schiarisce la voce a disagio. È strano provare un certo piacere nel vedere quanto la terrorizzo?
"In effetti si"

«Sto bene. Perché stai parlando con me?» Sbuffo infastidita.
«Perché tutti mi fanno questa domanda? Insomma non sono mica la regina D'Inghilterra»
«Ti comporti come se lo fossi» Dopo essersi resa conto delle sue parole si tappa la bocca con una mano.
«Oddio scusa. Non intendevo dire questo...»
«So che alcune volte posso sembrare una stronza ma, notizia flash, anch'io ho un cuore. Anche se non lo uso spesso come dovrei»
«Certo che hai un cuore solo che beh... C'è una gerarchia scolastica che bisogna seguire. Tu sei ai vertici mentre io sono "la ragazza carina ma non abbastanza per ricordasi come si chiama"»
«Non mi interessa questa assurdità e non dovrebbe importare neanche a te. E poi non sei solo carina, sei molto di più»
«Mi hai appena fatto un complimento?» Mi chiede con gli occhi lucidi.
«Si Barbie ma non abituarti. Comunque volevo chiederti cosa sta succedendo fra te e Oliver»
«Oliver è davvero carino e dolce ma...»
«Ma hai ancora una cotta per Chris vero?» Strigo i pugni finché non sento le unghie conficcarsi nella pelle.
«Non sono stupida come tutti pensano. So che Chris è in raggiungibile. Tranne per te ovviamente»
Il rossore sul mio viso si estende anche alle orecchie.
"Beccata"

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