5. The breakfast club

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Guardo il soffitto della camera di Sophie come se potesse darmi le risposte che cerco.
«Che ne pensi di questo?»
Mi siedo sul letto mentre Sophie indossa il vestito giallo che ha comprato questo pomeriggio.
«Era meglio il vestito azzurro»
«Hai ragione questo mi fa il sedere troppo grosso» sbuffo.
Come se fosse possibile per lei avere una parte del corpo "troppo grossa"

Mi sdraio ancora sul letto chiudendo gli occhi.
Io e Sophie, finita scuola, siamo andate a fare shopping.
Questo di solito mi rinvigorisce ma oggi nella mia testa ci sono solo problemi che non riesco a decifrare.
Uno tra questi è Chris Walker.

Non so perché ma quando penso a lui sento un fremito nel punto in cui ci siamo sfiorati.
Non mi piace per niente questo problema.

Insieme agli altri membri del club segreto, come lo ha chiamato Will, ci siamo accordati di incontrarci la sera della partita per porter entrare in biblioteca indisturbati.

Qualcosa di leggero che profuma di fragola mi cade in testa.
Lo scosto e trovo Sophie con le braccia incrociate che mi fissa torva.

«Ora mi racconterai cosa ti sta succedendo se no dovrò passare alle maniere forti»
«Non ho niente» bugia.
«Oh ti prego, sai che capisco quando menti»
«Sono solo stanca. In questo periodo ci stanno massacrando di studio»
«Allora non è perché si sta avvicinando la data dell'anniversario di morte dei tuoi genitori?»
Questo è un'altro dei problemi che mi stanno infestando.

I miei genitori morirono tre anni fa in un incidente stradale.
Era il compleanno di mia mamma e papà, per farle una sorpresa, ha deciso di portarla fuori a cena in un ristorante molto elegante.
Non dimenticherò mai la luce nei loro occhi quando si guardavano a vicenda. Si amavano tantissimo e ho sempre pensato che un giorno anch'io avrei trovato il ragazzo dei miei sogni come è successo a mamma.
Questo lo pensavo prima di quella sera.
Dopo aver finito la cena mi hanno chiamata dicendomi che stavano tornado a casa e che era inutile festeggiare senza di me, ma non arrivarono mai.

«Sai che non mi piace parlare di questo»
Anche se sono passati tre anni il dolore per la morte dei miei genitori non è ancora scomparso, e penso che non scomparirà mai.
«Lo so, ma ti vedo così strana in questi giorni. Mi sto solo preoccupando»
«Non serve, sto bene. Sul serio»
Sophie fa un sorriso triste sapendo che non sto bene da molto tempo.

«Fra te e William sta succedendo qualcosa?»
Il sorriso triste se ne va per far spazio a quello malizioso.
«No siamo solo amici, quante volte devo dirtelo»
«E io quante volte ti devo ripetere che lui ha una cotta per te»
«Non è assolutamente vero»
«Neghi l'evidenza»
Guardo il suo riflesso nello specchio mentre si prova il vestito azzurro.
«Fra me e Will non ci sarà mai niente»
«E questo lui lo sa?»
«Non c'è ne bisogno»
Alza gli occhi al cielo con fare meno drammatico.
«Continua pure a mentire a te stessa ma sappiamo entrambe la verità»
Prendo il telefono dalla borsa per non ascoltare più i suoi deliri d'amore.

È convinta che Will provi qualcosa per me, cosa assolutamente impossibile.
Siamo migliori amici e poi lui sa i miei problemi con le relazioni.
Uno dei tanti problemi da aggiungere alla lista a quanto pare.

«Ho deciso. Sta sera metto il vestito azzurro»
«Io non credo di venire alla festa»
«Cosa? E perché?»
«Come ho già detto sono stanca e poi mia zia ha organizzato una maratona di film anni '80»
Prendo la borsa e le do un bacio sulla guancia.
«Ci vediamo domani così potrai raccontarmi quanti ragazzi hai conquistato con questo vestito»
«Saranno troppi per potermene ricordare»
Esco dalla porta ridacchiando.

«Sono a casa!»
Mia zia sbuca dal salotto e mi viene incontro.
«Tempismo perfetto. Stavo per mettere un film, intanto tu prepara i popcorn»
«Si signor capitano»
Vado in cucina e prendo il sacchetto dei popcorn per poi metterlo in una padella.

In fin dei conti ho fatto bene ad non andare alla festa, posso divertimi anche stando comodamente seduta  sul divano a guardare un film.

Il rumore dei popcorn che scoppiettano mi fa trasalire.
Prendo una ciotola e li metto dentro con un po' di sale e burro.
Il profumo che emanano è paradisiaco.
Vado in salotto e trovo mia zia che cerca di mettere un dvd dentro il lettore con pessimi risultati.

«Hai mai sentito parlare di Netflix? Sai non vanno più di moda i dvd»
«Beh oggi mi sento un po' anticonformista e voglio guardare un film con un dvd»

Mia zia è davvero una bella donna ed è anche molto giovane per fare la preside. Sia professori che studenti ci provano spudoratamente con lei ma ricevono sempre un due di picche.
Dice che non le serve un uomo per sentirsi realizzata.

Dopo che finalmente è riuscita a far partire il film ci sediamo sul divano. Gli passo la ciotola con dentro i popcorn ma non prima di prenderne un po' per me.

«Che film guardiamo?» chiedo con la bocca piena.
«The breakfast club»
«Di cosa parla?»
«Di cinque ragazzi molto diversi costretti a stare in punizione un paio d'ore. È bellissimo fidati, alla fine diventano tutti amici e alcuni qualcosa di più»

Le opzioni sono due: o questa donna mi sta prendendo in giro oppure il destino è davvero crudele.
«Si sarà davvero fantastico» dico con falso entusiasmo.

Alla fine il film non è stato poi così male come pensavo.
Mia zia è ancora commossa e io cerco di trattenermi per non scoppiargli a ridere in faccia.

«Non è molto realistico però» dico stiracchiandomi come un gatto.
«Perché? Sono dei ragazzi che, anche se molto diversi, diventano gradi amici»
«Queste cose non succedono nella vita reale. Un atleta non guarderà mai la ragazza invisibile come il delinquente non diventerà mai il principe azzurro»
«Forse il cattivo ragazzo non ha bisogno di diventare un principe perché sotto sotto lo è sempre stato»
Si alza in piedi prendendo la ciotola ormai vuota di popcorn.

«È ora di andare a letto, ormai sono troppo vecchia per stare sveglia così tardi»
«Ma smettila, mentre guardavi il film sembravi una ragazzina»
«Perché mi ricorda la mia adolescenza. Buona notte tesoro»
Mi accarezza la guancia prima di dirigersi in camera sua.
Spengo la tv ma non ho voglia di andare a letto così intreccio le gambe e prendo il computer per fare un po' di ricerche.
Forse le pietre preziose che erano incastonate in cerchio nella porta hanno un significato specifico .

Cerco le dodici pietre che ho visto ma non c'è  niente di interessante finché su un sito trovo qualcosa.

Il diamante, oltre ad essere la pietra più preziosa è anche la più resistente, rappresenta l'amore eterno.
Anche lo smeraldo raffigura l'amore oltre alla fiducia
Lo zaffiro rappresenta la purezza e la saggezza.
L'ametista invece simboleggia l'umiltà e la felicità.
E il rubino rappresenta la passione e il coraggio.

Queste pietre, a differenza delle altre, erano più luminose, come se avessero vita propria.

Scuoto la testa cercando di mettere in ordine i pensieri.
Oltre alle pietre c'era inciso il motto della famiglia Lancaster.
Provo a cercarla su internet ma non trovo niente, come se non fossero mai esistiti.

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