Capitolo 16

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Restammo lì a guardare le stelle per circa dieci minuti, fin quando non guardai l'orologio e vidi che era già l' 1:00 di notte.

《Credo che si sia fatto tardi》 dissi un po' triste.

《Wow è già così tardi》 disse guardando l'orario sul telefono.

《 Eh già》 sospirai.

《Con te il tempo il tempo passa troppo velocemente, questa cosa non va bene》 disse scuotendo la testa divertito.

《Ma tutta questa dolcezza?》 dissi ridendo.

《Solo con te》 disse alzandomi il mento con due dita e dandomi un bacio.

《Va bene, ti accompagno a casa》 disse alzandosi.

Cominciai a raccattare qualche piatto, ma una mano si posò sulla mia lasciandomi cadere l'ultimo piatto che stavo impilando.

《Non devi fare nulla, oggi io sono al tuo servizio》 disse incatenando i suoi occhi ai miei.

《Okay》 dissi divertita, ma ancora un po' scossa da quegli occhi che ogni volta mi facevano sentire emozioni nuove.

Alvaro raccolse tutto e ci incamminammo verso la sua macchina, mi presi qualche momento per guardarmi indietro, il mio sguardo si fermò in quel punto della spiaggia che poco fa era occupato da noi, quel posto sarebbe stato sempre una parte di me, il mio primo bacio ed il mio primo ragazzo e anche se non volevamo darci un'etichetta io sapevo quello che provavo ed ero certa che se un giorno me l'avesse chiesto non avrei esitato a dire di sì.

Quella spiaggia sarebbe sempre stato uno dei ricordi più belli in mezzo al casino di vita che avevo, piccoli gesti d'affetto in un mare di solitudine che la mia famiglia aveva lasciato e che fino ad adesso nessuno aveva mai colmato a parte i miei amici più cari,  poi era arrivato quel ragazzo che stava camminando proprio davanti a me e ancora non mi pareva vero.

Una volta arrivati davanti la macchina vidi Alvaro un po' in difficoltà poiché entrambe le mani erano occupate.

《Almeno posso aprirti la portiera?》 dissi ridendo

《No, ce la faccio》 fisse cercando di aprirla senza far cadere niente

《Dai scemo, fatti aiutare  sennò facciamo mattina》 dissi prendendolo in giro

《Eh va bene 》 disse sospirando

Aprii la portiera e mise tutto nei posti anteriori, nel frattempo entrai in macchina e aspettai che Alvaro finisse per partire. Una volta entrato mise in moto la macchina e accese la radio. Cantammo a squarciagola ogni canzoni, fin quando non riconobbi il vialetto di casa. Spense la macchina e mi accompagnò fin sotto casa e ci furono attimi di silenzio quasi imbarazzanti.

《Beh allora, ti è piaciuta la serata?》 chiese spezzando quel silenzio.

《Non c'era neanche bisogno di chiederlo, è stato fantastico》 dissi sorridendo.

《 Prima che mi dimentichi, non ho il tuo numero, dovremmo pur sentirci, no?》 disse con un sopracciglio alzato.

《 Sì, ovvio, strano che ancora non abbiamo i numeri》 dissi prendendo il telefono divertita.

Dopo esserci scambiati i numeri, rimpiobò ancora quel silenzio, ma stavolta fu davvero per poco.

《Alvaro grazie di tutto, nessuno aveva mai fatto qualcosa del genere per me》 dissi sorridendo.

《Di niente ho fatto solo ciò che mi sentivo》 disse sorridendo a sua volta.

《 Allora... Buonanotte》 dissi concludendo.

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