1- She was free

12K 507 65
                                    

La dolce e indifesa principessa d'Olanda crebbe sino a diventare una ragazza troppo matura per la sua età, ma giusta come il padre.

In questi diciassette anni Sophie aveva imparato a combattere, ora poteva colpire un bersaglio con una freccia ad occhi chiusi, si poteva difendere dai malfattori usando la spada, tutte cose che richiedevano forza di volontà e coraggio.
Lei però era solo una ragazza, l'unica a maneggiare un'arma con la gonna. La madre era contraria a questo suo lato, quindi Sophie imparò anche a cucire, a seguire l'etichetta ed a distinguere i vari tipi di fiori.

Nessuno in realtà sapeva cosa piacesse veramente fare alla principessa: fuggire.
Fuggire dal castello per qualche ora insieme al suo cavallo.
Adorava come il vento le scompigliasse i capelli e facesse svolazzare il mantello, ma soprattutto adorava il paesaggio che l'accompagnava, facendola sentire, libera, protetta, a casa.

Quel giorno era riuscita a evitare tutti i suoi doveri per colpa di una lettere dalla Provenza che fece riunire i sovrani ed i consiglieri nella sala principale.

Così attraverso dei passaggi segreti, riuscì a non farsi vedere dagli occhi curiosi che vi erano a corte e si recò alle stalle dove preparò Achille, il suo possente cavallo morello.
Appena fu pronto la ragazza montò in sella e si tirò sopra il capo il cappuccio del mantello per non farsi riconoscere.

Era quasi arrivata ai cancelli quando qualcuno l'affiancò a cavallo.
"Non vorrei irritarvi vostra grazia, ma ho ordine di seguirvi" disse la figura misteriosa alla sua destra.

"Aäron desidero andare da sola" rispose Sophie senza guardare l'amico che conobbe molti anni prima, il primo giorno che dopo la sua interminabile malattia era riuscita ad uscire in giardino.
Il bambino timido era divenuto un ragazzo ventenne a capo delle guardie reali, come il padre d'altronde, che aveva salvato la famiglia reale da un' imboscata.

"Sophie sai bene che devo seguirti" disse amichevolmente lui.

"Stammi dietro allora" detto questo Sophie scoccò le labbra e fece una lieve pressione sulla pancia del cavallo che partì al galoppo. Il cappuccio si tolse quasi subito ed i capelli si liberarono nell'aria riflettendo il loro colore ramato.

Si piegò in avanti per tagliare il vento in modo che Achille, il suo grosso cavallo, potesse aumentare la velocità. La ghiaia della strada in poco tempo sparì, Sophie si lasciò alle spalle il castello mentre le vaste praterie verdi  la chiamavano.

Il respiro di Achille si fece più corto, i movimenti più veloci e per quanto possente fosse, alla terra non sembrava pesare in quanto corresse leggero senza buttare tutto il peso sull'erba verde.

Sophie capiva il cavallo e lui capiva lei, si era creato un certo rapporto fra loro, di simpatia ed empatia, entrambi erano assetati di velocità e di libertà.

Le vaste coltivazioni di tulipani si mostrarono davanti alla principessa la quale decise di tornare sulla strada per non rovinare il lavoro dei contadini. Adorava i fiori, i loro colori sgargianti le mettevano allegria e se capitava, durante le sue fughe, di imbattersi in un cespuglio di margherite non perdeva l'occasione di crearsi una deliziosa coroncina, o a decorare la criniera di Achille. Proprio per questi motivi la sua stagione preferita era la  Primavera.

All'orizzonte Sophie vide con piacere il mare, era arrivata alla scogliera, segno che il castello era lontano. Rallentò il galoppo del cavallo fino a farlo diventare un trotto, un passo e infine si fermò a qualche metro dal bordo scivoloso. Entrambi avevano il fiatone, Achille respirava forte riempiendo bene i polmoni e buttando fuori rumorosamente l'aria dalle narici.

La ragazza si guardò indietro, all'inizio pensò che l'amico non l'avesse seguita, ma non fece in tempo a realizzarlo che una macchia bianca e nera si stava avvicinando velocemente a lei.

She follows the flowersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora