Katherine strinse la principessa in un abbraccio così stretto da farle perdere il respiro. Sophie non ricordava da quanto tempo non vedeva la cugina. Molto. Troppo.
I capelli lunghi e neri della parente la avvolsero sprigionando il profumo di lavanda, caratteristico della Provenza.
"Quanto mi sei mancata Sophie!" disse Katherine allontanandosi un po' dalla principessa.
"Anche tu mi sei mancata.." rispose ridendo Sophie.
La cugina non era più la ragazzina che ricordava, ormai era una donna. Per il banchetto indossava un abito verde smeraldo. Il corpetto era semplice e senza ricami particolari, la gonna era ampia, ma non esagerata. Aveva delle spalline dello stesso colore dell'abito e sull'avambraccio ricadevano dei nastri verdi scuro come decorazione. I capelli erano in parte raccolti con delle perle, mentre altri ciuffi le sfioravano le spalle risaltando il colore pallido della pelle.
"Forza siamo in ritardo e devi ancora vestirti! Dov'è finita la servitù?" urlò battendo le mani.
Juditte e Marie entrano nella stanza con un vestito bordeaux che la ragazza non aveva mai visto.
In poco tempo Sophie fu pronta e si ritrovò davanti allo specchio mentre la cugina le spazzolava i capelli ramati. Guardò il suo riflesso.
Il corpetto aderente era decorato da ricami dorati e le risaltava il seno, ma non troppo. La gonna cadeva morbida e gonfia nascondendo le scarpe. Katy aveva colorato di un rosso acceso le labbra della cugina aiutandosi con un pennello e aveva commentato che doveva imparare a farlo da sola. Katherine era il tipo di persona che amava tenersi curata, forse perché doveva trovare un buon marito o semplicemente perché la faceva stare bene.
"Sei pronta cara.." disse Katy.
"Cosa mi è accaduto?" chiese Sophie avvicinandosi al suo riflesso.
"Oh, mi sono presa la libertà di renderti più graziosa di quanto tu già sia!" rispose orgogliosa.
I capelli ramati erano sciolti mentre i ciuffi ribelli erano sostenuti dalla tiara dorata che non le circondava la nuca, ma le ornava solo la parte superiore della fronte.
"Grazie Katy" disse sincera la principessa, usando il nomignolo che usava da quando erano bambine.
"Di nulla ora andiamo".
Le due fanciulle camminarono veloci fra i corridoi ormai deserti, cosa che fece preoccupare ancora di più Sophie. Arrivarono alla sala del banchetto dove la guardia appena le vide tirò un respiro di sollievo.
"Principessa siete arrivata giusto in tempo, il re stava per cominciare il banchetto"
"Annunciaci velocemente allora!" comandò Sophie. L'uomo entrò nella sala, le due cugine si guardarono.
"Sophie d'Orange principessa d'Olanda e la Contessa Katherine della Provenza" urlò la guardia facendo zittire tutti i presenti.
Sophie entrò notando con piacere che nessuno si era ancora seduto alla grande tavolata. La folla si inchinò alla principessa a parte i genitori, entrambi avevano assunto uno sguardo severo, ma rilassato al tempo stesso.
Sophie raggiunse i reali e quando il re si sedette tutti seguirono il suo esempio, così il banchetto poté cominciare.
La cena non fu più lunga del previsto, e per la principessa non fu affatto un sollievo perché si sarebbero spostati tutti nella sala da ballo e significava avere uno scontro con i genitori, di cui aveva evitato gli sguardi.
"SOPHIE!" sentì urlare dal fondo del corridoio che li stava conducendo nell'altra sala, fu una voce calda e famigliare. Stephen. La ragazza si girò sorridente aspettandosi di incontrare il viso famigliare del cugino, ma non fu così.
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She follows the flowers
ChickLitEtà rinascimentale in Olanda. Quella primavera tutto il regno splendeva, dalle praterie in fiore agli affari economici. Sophia d'Orange non era la classica principessa che ci si aspetta di conoscere e lo capirà bene Thomas, secondogenito del sovrano...