Era passata un'ora dall'inizio del torneo ed il principe Thomas non poteva essere che affascinato dalle capacità di Sophie.
La principessa, infatti, aveva già fatto uscire di gara tre concorrenti, mentre lui e Stephen solo un paio a testa.
Erano rimasti quindi in tre e Thomas non voleva di certo lasciarsi umiliare così, non da una principessa, anche se l'idea di farla vincere lo rendeva parecchio curioso, voleva sapere cosa sarebbe successo dopo.Il suo flusso di pensieri venne interrotto dall'annuncio della regina: "I tre finalisti avranno a disposizione tre frecce, il concorrente che farà il maggior punteggio vincerà".
Il primo sarebbe stato Stephen, il quale si posizionò e preparò l'arco, Thomas approfittò di questa pausa per scambiare qualche parola con la principessa con la quale quel giorno non era mai riuscito a dialogare.
Si guardò attorno e proprio a qualche metro di distanza da Stephen, Sophie osservava la scena.Sembrava tutto un enorme ossimoro, pensò il principe, la postura eretta ed elegante di Sophie stonava con il magnifico arco in legno che aveva fra le mani, ma nel caso della principessa nulla poteva risultare disarmonico. Nel suo vestito lilla era meravigliosa, il corpetto decorato con dei disegni oro le fasciava il busto risaltandole il seno, ma non esageratamente, i capelli erano legati in una lunga treccia decorata con qualche viola. I bellissimi occhi nocciola osservavano il cugino, determinati e concentrati a cogliere ogni minimo movimento, come per impararne qualcosa di nuovo.
"Buongiorno principessa" incominciò Thomas avvicinandosi alla reale. Sophie lo guardò e gli sorrise. "Buongiorno Thomas, state gradendo il torneo?" chiese giocando con l'arco che aveva in mano.
"Molto, sto imparando molte cose.." rispose il principe ridendo.
"Mi fa molto piacere, ma cosa avreste imparato mai da un torneo?" una leggera e fresca risata uscii dalle labbra della principessa, provocando un sorpresa nell'animo del principe, una piacevole sorpresa.
"Le principesse sono molto brave con l'arco" affermò Thomas.
"Sí qui le principesse non seguono l'etichetta" disse Sophie.
"Devo ammettere che è stata una piacevole scoperta, ma ditemi, dove avete imparato?" chiese curioso.
"Mio" si interruppe e sorrise tristemente, come se un ricordo l'avesse travolta improvvisamente "mio padre, me lo insegnò quando compii sei anni, era..era così orgoglioso di far crescere una figlia che si sapesse difendere" concluse stringendo di più a se l'arco.
Solo in quel momento capì come la sua domanda potesse essere risultata poco piacevole alla principessa, farle ricordare che il padre che amava era nel pieno di una guerra, invece di essere a corte a governare, non doveva essere stato un buon affare per Thomas.
"Lo sarebbe chiunque" sussurrò alla principessa per provare a risolvere il danno che aveva combinato. Per tutta risposta un leggero rossore colorò le guance di Sophie, facendo sorridere il giovane.
"Prima o poi sarete voi a parlarmi delle vostre esperienze passate Thomas?" chiese lei improvvisamente. E di colpo gli sembrò come se l'avesse appena trafitto con una spada, senza la minima pietà.
Demoni oscuri minacciavano di uscire.
Senza saperlo Sophie li aveva risvegliati tutti, ora come poteva il principe rispondere? Era curiosa, era ovvio, Thomas non aveva mai detto nulla di sé.Forse l'espressione del ragazzo risultò troppo allarmata perché la principessa si maledì "Oh mi spiace essere stata così poco discreta, non volevo offendervi, se non..".
"No non vi preoccupate" incominciò a dire Thomas affidandosi a tutto l'autocontrollo che possedeva, non doveva trasparire nessuna insicurezza, nessun dolore. "Sophie dovete sapere che il mio passato è stato parecchio...turbolento, pieno di scelte sbagliate che mi porto dietro come rimpianti" concluse soddisfatto della sua risposa.
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She follows the flowers
ChickLitEtà rinascimentale in Olanda. Quella primavera tutto il regno splendeva, dalle praterie in fiore agli affari economici. Sophia d'Orange non era la classica principessa che ci si aspetta di conoscere e lo capirà bene Thomas, secondogenito del sovrano...