Capitolo 2

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Oltrepasso l'insegna e finalmente sono arrivato alla New York Accademy. Le persone ne parlano molto bene...speriamo non mi deluda come la vecchia. Di fronte a me c'è un'enorme struttura, non sapendo dove andare decido di entrarvi; subito sulla destra c'è la segreteria.
«Lei è?» mi domanda un signora con un largo sorriso, da dietro ad un vetro.
«Jackson Austine. Mi sa dire dove devo andare? È tutto nuovo per me.» rispondo mentre mi avvicino a lei. 
Mi guarda da capo a piedi, con sorriso alquanto strano e la penna fra i denti. 
«Prima di tutto devi posare la tua roba nella tua stanza. È la 105, mi informa guardando dei fogli d'avanti a lei, vai li e mettiti a tuo agio.»
Ha un che di strano questa qui. 

Esco dalla struttura e mi fermo un momento alla macchinetta posta vicino all'ingresso, per prendere qualcosa da bere. Decido di acquistare una Monster, inserisco i soldi e il codice, ma la lattina non vuole uscire. «Maledizione.» dico mentre prendo a pugni la ruba-soldi. 
«Hai dei problemi?» mi chiede una voce maschile alle mie spalle. 
«No tranquillo, ce la faccio anche da solo.» 
Lui rimane in disparte a guardare. Faccio per andarmene e rimanere lì la bevanda, ma quel ragazzo sconosciuto mi ferma e dice: 
«Guarda e impara, ha un piccolo segreto.» dice gesticolando le mani tipo mago e con un mezzo sorriso stampato sulla faccia, dopo di che smuove un po la macchinetta e fa qualcosa di strano e magicamente esce dalla fessura la mia lattina. 
«Tieni.» dice voltandosi e ponendomi la bevanda. 
«Oh...ok...grazie.» 
Scendo le scale d'ingresso ma mi fermo dopo poco. 
«Hai almeno un vaga idea di dove devi andare?» 
«Mhh...no, lo scoprirò.» 
«Ti do una  mano io se vuoi. Sono del secondo anno, quindi ne capisco qualcosa.» 
«Ok, come vuoi.»
Scende in fretta e furia le scale ed infine mi porge una mano.
«Io sono Nick Brown.»
«Jack.» continuo a camminare ignorando la sua mano. 
«Di poche parole vedo. Andremo d'accordo, non che io non parli mai, anzi io parlo un po troppo spes...»
«Parli troppo.» dico in tono freddo sperando che stia zitto, ma lui continua a farfugliare parole fino all'arrivo del dormitorio maschile, ma cerco di non ascoltarlo. 
«Ecco la mia stanza...la 104. Tu in che stanza sei?» mi dice lui.
Proseguo ignorandolo ed entro nella 105. 
«Uh, vicini di stanza, interessante.» mi dice mentre chiudo la porta alle mie spalle, ma dopo pochi secondi sento bussare. Poso la valigia sul letto e vado ad aprire. 
«Ancora tu!» dico esasperato mentre Nick mi porge un foglio. 
«Questa è la cartina della scuola, ci sono segnate tutt...» 
Spezzo a metà il suo discorso chiudendogli la porta in faccia, scocciato dal suo continuo parlare. Mi sta già sui nervi. 
Osservo per un momento la mia stanza. Ci sono 2 letti e due scrivanie, ciò significa che avrò un compagno di stanza...che rottura.

Una volta disfatta la valigia mi stendo sul letto e osservo la cartina. 
Il college è diviso in 5 settori: al centro vi è un immenso giardino, a destra vicino all'entrata vi è il dormitorio maschile, mentre, di fronte a quest'ultimo, c'è quello femminile, troppo distante però per spiare le ragazze...stupido giardino; proseguendo per il cortile c'è la struttura in cui sono entrato prima, chiamata Middle Structure, dovrebbe essere dove vengono svolte le lezioni; e di spalle c'è un'enorme serra per le lezioni di botamica; infine vi è la palestra posta in fondo al giardino, dietro alla serra.
Poso la cartina sul mobiletto di fianco al letto e inizio a pensare a quali lezioni  mi dovrò inscrivere domani mattina. 
Tolgo la maglietta, indosso dei pantaloncini e mi addormento sul mio letto...decisamente più comodo di quello del hotel. 

Mi sveglio per il trillio della sveglia impostata sul telefono. Mi alzo a sedere e mi giro di fianco per vedere chi sarà il mio compagno di stanza, ma il letto è vuoto, ancora intatto, come se non ci avesse dormito nessuno, così spero di non avere un compagno, ma dovrò aspettare ancora un paio di giorni per scoprirlo, purtroppo. Indosso gli stessi abiti del giorno prima, prendo lo zaino, un paio di fogli e una penna ed apro la porta per dirigermi verso la Middle Structure, ma un ragazzo sulla soglia della porta mi ferma.

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