Capitolo 18

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Capitolo dal punto di vista di Draco.

Erano settimane che Draco Malfoy osservava da lontano Harry Potter.
Ma che dico settimane, mesi!
Da quando erano tornati a Hogwarts quell'anno, dopo la guerra, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, facendo pensieri poco consoni sul ragazzo che tanto aveva odiato.
Non che negli anni precedenti non avesse notato la sua bellezza, d'altronde Draco era gay dichiarato, e non poteva fare a meno di notare un ragazzo carino. Ma per Harry aveva sempre avuto una particolare attenzione..

Quel giorno stava "seguendo" la lezione di Incantesimi, ma come al solito si ritrovò a guardare il Grifondoro piuttosto che seguire le parole del professor Flitwick.
Faceva caso a tutti i più piccoli particolari di quel ragazzo: ai capelli ricci e mori che gli ricadevano disordinatamente sul viso, il volto corrucciato in un'espressione distratta, con i brillanti occhi verdi che ovviamente pensavano ad altro, la pelle abbronzata tirata in una smorfia e le piccole labbra rosso ciliegia strette con aria annoiata.
Le dita affusolate che tamburellavano sul banco, accanto al foglio degli appunti.
Le spalle allenate da giocatore di Quidditch, la schiena muscolosa.
Harry era bello da far male, e Draco non poteva smettere di pensarci.

Finché non si accorse che anche lui lo stava osservando. Così fece il suo solito ghigno, che ormai da un periodo era palesemente finto, e distolse lo sguardo, tentando di mantenere l'attenzione per il resto dell'ora sul libro della materia, ma la sua mente viaggiava completamente da un'altra parte.

"Per la prossima volta esercitatevi sull'incantesimo che abbiamo studiato oggi ragazzi! Buona giornata!" Lo risvegliò la voce del professor Flitwick, esortandolo ad avviarsi alla lezione di Erbologia a cui avrebbe dovuto prendere parte.

Sulla soglia dell'aula sentì un corpo caldo che si appoggiava alla sua schiena, e un ragazzo che con voce sensuale gli sussurrava all'orecchio "La prossima volta, invece di guardarmi, prova a parlarmi. Magari tramite una frase su un aeroplanino di carta.."
A Draco si gelò il sangue nelle vene, e avvampò, ma non fece in tempo a ribattere che Harry si era già allontanato, e il biondo si trovò ad osservargli il sedere sodo ondeggiante con la bocca spalancata, ma fu solo per un secondo.
Come poteva pensare che Harry non avesse capito che si trattava di lui? D'altronde, quella sera, sulla torre.. che stupido era stato!
Si riscosse, e prese la sua decisione. Avrebbe parlato con quel ragazzo che ormai da tempo lo ossessionava.
Non ne poteva più di questa situazione, in cui c'era un palese flirt, che Draco sperava fosse ricambiato dal Grifondoro, ma che non portava a nulla di concreto.

Così, scese le scale di corsa, raggiunse il suo dormitorio, sapendo che avrebbe fatto tardi alla lezione successiva, prese la sua piuma e scrisse su un foglietto azzurro "Torre di Astronomia. Stasera, 21 in punto. Stavolta non mi tirerò indietro."
Scelse di nuovo quello come luogo, perché lo riteneva particolarmente significativo e perché la luce della luna faceva risaltare gli occhi smeraldo di Harry sulla sua pelle delicata in un modo che lo lasciava completamente senza fiato.

Piegò la carta con precisione, sussurrò il nome del destinatario e, soddisfatto e ansioso all'idea della serata che lo stava aspettando, si diresse alla serra per la lezione della professoressa Sprout.

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Buongiorno a tutti!
Volevo avvisarvi che le cose da qui cominciano a farsi più interessanti...😏
Beh, ora inizia il bello, no?
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Un bacio e...
Al prossimo capitolo!🥰

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