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<<Come puoi sostenere con certezza che io sia l'Elemento dominante? Fin'ora non ho notato alcuna differenza, se non il grosso mal di testa, che persiste da quando ti ho incontrato e fidati, la magia non è la causa, tu lo sei>>

Mentre gli altri sono usciti per comprare qualcosa da mettere sotto i denti, io sono rimasta in albergo con il custode, il quale smanetta sui suoi aggeggi elettronici dalla dubbia funzionalità.
<<Non avrei alcuna ragione per mentire: se dipendesse da me la scelta, non avrei di certo suggerito il tuo nome>> borbotta in uno sbuffo, distraendosi solo un attimo per bere acqua da una bottiglietta di plastica.
<<Asher riesce ad usare i suoi poteri>> mormoro, sapendo come la questione non sia passata inosservata al ragazzo dai capelli bianchi e l'ignota età.
<<Non ha alcuna importanza, il tuo ruolo non dipende da questo>> solleva le spalle, cercando di mettere fine al discorso con le sue parole.
<<Essere come lui mi aiuterebbe a credere in tutto questo, non potresti aiutarmi?>>
<<Crystal, ci sono certamente dei metodi per portare la tua magia a liberarsi dalla cella in cui il tuo corpo la tiene prigioniera, ma noi crediamo sia meglio lasciare che la natura faccia il suo corso. In passato non erano tolleranti con i Discendenti e fin dalla tenera età, a causa dei metodi utilizzati, si sono verificate innumerevoli perdite>>
Abbasso lo sguardo sulle mie mani, torturando le per il leggero sconforto.
Cosa posso fare per velocizzare il processo?
Ryan mi ha spiegato più e più volte, che questo accadrà nel momento in cui ci troveremo in pace con noi stessi, quando saremo fiduciosi nei confronti delle nostre capacità e quando saremo pronti ad affidarci ad esse, alla nostra magia.
Credi in te.
Io sono pronta ad affidarmi alla magia, insomma, già mi sono affidata ad essa fin da quando ero nelle fasce, ma la fiducia in me è una ricerca che porto avanti da troppo tempo, senza ottenere alcun risultato.
<<Dev'esserci qualcosa che posso fare: non è possibile che esistano solo questi metodi>>
Afferro il suo zaino, pronta a frugare al suo interno per trovare qualcosa di utile.
<<Tieni le mani a posto signorina!>> mi rimprovera, avvicinandosi a me e sollevandomi di peso, per poi buttarmi sul letto.
<<Devo formulare qualche frase in latino? Hai un rosario per caso? O forse potrei provare con il greco antico, ho sentito dire che->>
<<Ciò di cui hai bisogno è pace, fiducia e concentrazione>> Ryan interrompe il mio flusso di parole, facendo un cenno con la mano destra per zittirmi.
<<Voglio la conferma>> replico testarda.
<<Che motivo avrei per mentirti?>>
<<E quale motivo avrei io per crederti?>>
Sento il suo sbuffo, seguito dal suo coricarsi a peso morto sul letto, con le mani premute sul volto.
<<Non sarò mai in pace con me stessa Ryan e tu hai detto che è essenziale, magari potresti aiutarmi ad iniziare questo percorso>>
Sono sincera, la paura che provo per me, il costante terrore di perdere nuovamente il controllo mi attanaglia lo stomaco stringendolo in una morsa.
Come posso provare pace, se la mia più grande nemica sono io?

<<Stenditi a pancia in su!>> mi ordina, dando qualche colpetto sul materasso sul posto accanto al suo.
<<Chiudi gli occhi>> aggiunge poi e, seppur confusa, lo faccio, rimanendo in assoluto silenzio.
<<Dai alla tua mente un po' di pace, libertà dai pensieri tuoi e di chi ti circonda, permettile di concentrarsi solo sul tuo corpo, sulle tue sensazioni, di lavorare libera e leggera>>
<<Come faccio a smettere di pensare?>> domando stupidamente con tono forse troppo infantile.
<<Percepisci ciò che il tuo corpo vuole suggerirti, dagli la voce che da tempo ti ostini a privargli>> mi suggerisce.

Inizialmente provo ad aiutarmi con il mio potere, entrando in quell'abituale stato di trance, che da sempre mi permette di separare la mia mente dal mondo esterno. Approfondisco questa sensazione in modo da raggiungere il nulla, quel vuoto tanto bramato, un silenzio tale da farmi desiderare di non essere mai esistita. Non so dove mi trovo, non ho idea di cosa stia accadendo all'infuori di me, ma è piacevole, è liberatorio.
In lontananza mi sembra di sentire un sussurro: <<La senti quell'energia, Crystal?>>

Elements: I PresceltiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora