Camelia's Pov
Passarono circa due giorni prima che potessi finalmente uscire dall'ospedale. Stephen mi è sempre stato vicino, raccontandomi storie per farmi addormentare o barzellette per farmi passare il tempo.
L'amore che provavo nei suoi confronti cresceva sempre di più e non riuscii a tenerlo per me. Lui non mi aveva risposto ma non ero arrabbiata, so che sforzo ho provato io nel dirglielo e penso possa essere lo stesso per lui
Solo che adesso, che sto varcando l'uscita dell'ospedale, i pensieri su Stephen scompaiono e l'unica cosa che mi viene in mente è che devo capire perché Steven mi ha fatto questo
Mi guardo intorno, nel parcheggio deserto a quest'ora della notte, con la paura che l'obiettivo di Steven fosse Stephen. Io lo proteggerei sempre
A distrarmi fu proprio il mio Stephen, che mi aprì la portiera della macchina, per dirigerci finalmente a casa.
Non parlammo per tutto il tragitto, lui era molto silenzioso ed io ero pensierosa. Però questo silenzio stava per farmi ammattire quindi scelsi di interromperlo
"Stephen" scrissi sulla lavagnetta e gliela sporsi leggermente per fargliela vedere senza oscurargli la vista mentre guidava
Lui però probabilmente aspettava questo per poter parlare quindi scelse di accostare e poi si girò verso di me
"Piccola cosa c'è che non va, ti vedo pensierosa, è a causa mia?" disse lui affranto
Oh tesoro, pensa che sia lui il problema
"No Stephen, non pensarlo neanche" scrissi io velocemente e lo guardai cercando di fargli capire dai miei occhi che stavo dicendo la verità
Lui tirò un sospiro e poi con voce bassa parlò
"E allora cosa c'è piccola mia"
Non volevo farlo preoccupare, desideravo solo stare tranquilla fra le sue braccia e non pensare a niente almeno fino all'indomaniQuindi mi alzai e mi misi sulle sue gambe per poi appoggiare la mia guancia sul suo petto. Le sue braccia non aspettarono oltre e si avvolsero attorno al mio busto
La sensazione che provavo ogniqualvolta stavo fra le sue braccia, era qualcosa mai provata prima
Lui iniziò a coccolarmi i capelli ed io mi avvicinai sempre più stringendolo come se dovesse sparire da un momento all'altro
"La mia piccolina" disse lui in tono affettuoso, senza mai interrompere le sue carezze
Gli diedi un leggero bacio sul petto e lui iniziò ad irrigidirsi. Gliene diedi un altro un po' più verso la clavicola, sentire la sua pelle sotto le mie labbra era puro paradiso. Non riuscivo a dare un nome reale a tutte quelle sensazioni che provavo, era di più di un semplice ti amo, era di più, molto di più
"Camelia" disse lui affannato, stringendomi più forte cercando di fermarmi. Ma io non ne avevo la minima intenzione, volevo tutto di lui, I baci, le carezze, le parole sottovoce, i silenzi rumorosi o i silenzi carichi di parole. Volevo lui con tutte le sfaccettature.
Mi sporsi e lo baciai con leggerezza sulle labbra, lui rimase di nuovo rigido ma dopo poco iniziò lui a baciarmiSpiegare a parole l'emozione che provavo quando le sue labbra si sfioravano con le mie, era impossibile
Eravamo un insieme di cose mai sperimentate prima, di promesse mai dette, di baci desiderati e a volte trattenuti, di paure, di dubbi ma una cosa la sapevo con certezza
Mai al mondo avrei potuto fare a meno di Stephen, non ora che mi ha fatto conoscere cos'è l'amore, non ora che so cosa si prova ad un bacio desiderato, non ora che so che le persone buone esistono
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Disorder-Stephen James
FanfictionCamelia è una ragazza con un passato da dimenticare, dolce e innocente. Ha 19 anni, bassina con dei lunghi capelli ricci e degli occhi verdi. Il suo passato purtroppo le ha causato un disturbo post traumatico, cioè la perdita della voce. Vorrebbe in...