Capitolo 31

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Camelia's Pov

Purtroppo la scorsa notte non è stata semplice, avevo fatto un sacco di incubi, alcuni sul mio passato. Ma altri, i più brutti, erano sul mio futuro

Ho sognato che Stephen moriva per salvarmi da George e sono giorni che questo incubo mi perseguita così come la sensazione che qualcuno mi segui

Ovviamente non l'ho detto a Stephen perché conoscendolo mi avrebbe segregato in casa sua.

Scesi le scale del mio piccolo appartamento, per poter andare all'università ma un rumore al piano di sopra mi fece fermare.

Sembrava come se qualcuno avesse spaccato qualcosa, terrorizzata chiamai Stephen al telefono ma lui purtroppo non rispose

Cosa potevo fare? Presi un coltello dalla cucina e cercai di andarmene dalla porta di ingresso ma stranamente era chiusa a chiave

Cercai le chiavi nella mia borsa ma non feci neanche in tempo a prenderle che un uomo con un passamontagna mi tolse rudemente la borsa buttandola dall'altro lato del salone. Mi immobilizzai vicino alla porta, non capendo cosa potesse volere da me

"Ascolta bella piccina, tu ora farai una cosa per me" annuii terrorizzata

"Allora, non ti voglio fare del male" disse addolcendo la voce. Sicuramente era poco più grande di me se non la mia stessa età

Mi rilassai un attimo. In effetti non mi stava stringendo e non mi era vicino, quindi gli credetti

"Mi hanno detto di doverti far del male ma io non ne ho il coraggio, tu sai truccarti in modo tale da farlo sembrare?" disse gentile con la voce un po' distorta dal passamontagna

Annuii incerta, chi voleva farmi del male e perché? Probabilmente era uno scagnozzo di George. Ero fortunata che lui fosse una persona gentile se no a quest'ora sarei già stata spacciata

Gli presi il braccio e gli indicai il bagno, lui capì che dovevamo salire sopra

"Tu non parli vero?" disse cauto, scossi la testa

"Oh okay" disse lui un po' triste. Mi faceva tenerezza
So di essere strana, alla fine lui era venuto qui per picchiarmi. Però non lo aveva fatto e poteva farlo, ero indifesa e lui comunque ha scelto di non sporcarsi le mani

Entrammo nel bagno e sedendomi davanti allo specchio iniziai a farmi un trucco scuro su un occhio, tendente al viola

"Brava continua così. Stai andando benissimo" disse lui contento

Stropicciò il suo passamontagna perché gli dava fastidio

Gli indicai quest'ultimo

"No piccina non posso togliermelo anche se mi da fastidio" disse infastidito

Presi la lavagnetta che avevo portato con me nel bagno e iniziai a scrivere

"Di me ti puoi fidare, poi magari te lo rimetti quando esci" lui mi guardò incerto e poi scelse di toglierselo

Alla vista del suo viso urlai terrorizzata, cercando qualcosa per proteggermi

"Ehi ehi. Non ti faccio nulla, so di essere stato un coglione l'altra volta ma ero arrabbiato" disse cercando di rassicurarmi ma io mi racchiusi terrorizzata per terra

Era Elliot, quello delle gare. Se Stephen l'avesse visto qui si sarebbe infuriato

"Ascolta, guardami se volevo potevo già farti del male. Ora mi siedo qui a terra, quando te la senti ritorna lì e continua a truccarti, io rimarrò qui buono buono, ok?" disse gentile, andandosi a sedere dall'altra parte del bagno, vicino alla vasca

Disorder-Stephen James Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora