Disorder-Stephen James

Capitolo 9(Parte 2)

"Quindi, lei non si può toccare eh"
"Ovvio che no, se non vuoi un naso rotto" disse Stephen con tono duro mentre stringeva i pugni, così forte da far diventare le nocche bianche.
Non l'avevo mai visto così arrabbiato e sinceramente faceva un po' paura
Lui con un sorriso sghembo avanzò verso di noi per poi rivolgermi uno sguardo assolutamente schifoso.
Non pensare Camelia, non farlo
Lui continuò ad avanzare fino a quando Stephen non gli mise una mano sul petto per respingerlo
"Non ti avvicinare a lei" dice lui incazzato
"Perché no?"
"Perché lei è mia"
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Stephen's Pov
Ero incazzato nero, Elliot si era avvicinato a Camelia senza che io potessi far nulla. Ed è stata colpa mia, non dovevo lasciarla da sola, cazzo pensavo di metterci poco per prendere le bibite

Solo le dolci carezze sulla schiena fatte da Camelia mi stavano tranquillizzando, purtroppo ho sempre avuto problemi a gestire la rabbia e in questo momento vorrei solo prendere a pugni sto deficiente
"Quindi è tua eh? E mia sorella?"
"Cosa centra tua sorella?" dissi io incazzato
"Beh, te la facevi ed ora l'hai rimpiazzata con questa qui"
"Come hai detto tu, me la facevo e basta" dissi io con sorriso sghembo.

La cugina, Kate, era una brava ragazza ma comunque molto lasciva. Le avevo detto che non volevo una relazione seria ma solo una storia di una notte e lei l'ha accettato. È vero che è stata più di una notte, ma ora ho Camelia e non mi interessa nulla di lei

"Non dire nulla su mia cugina, stronzo" disse lui incazzato
"Tu sai com'è tua cugina e sai anche che lei è venuta volontariamente da me, non sono io il problema ma tua cugina. Concludo dicendoti che se ti avvicini di nuovo a lei, giuro che non mi limiterò a farti il culo in pista" dissi io ringhiando.

Non ho mai costretto nessuna ragazza, è una cosa che ho sempre odiato, ho sempre messo in chiaro che volevo solo una notte

Lui strinse i pugni ma non fece nulla, ma prima di andarsene, guardò Camelia e disse: "Non finisce qui"
Se ne andò ed io potetti girarmi verso la mia piccola

Ma la trovai profondamente sconvolta, con una chiazza rossa sul vestito, i punti cazzo
"Camelia, stai sanguinando" dissi io preoccupato ma lei non reagiva, guardava il vuoto con sguardo assente. Che cosa diamine le prendeva
Portala fuori
Giusto, la presi in braccio delicatamente e la portai fuori, la misi sui sedili posteriori dell'auto.
"Piccola, guardami, ci sono io qui" lei finalmente mi guardò e appena focalizzò lo sguardo su di me, si buttò sul mio petto abbracciandomi forte. Quanto era piccola

"Tesoro ora andiamo a medicare questi punti e poi andiamo a casa"
"Ti ho rovinato la serata, mi sono fatta prendere dal panico" scrisse lei sulla lavagnetta
"Camelia, io amo questo posto, è dove riesco a svagarmi, ad essere me stesso. Io corro da quando avevo neanche quindici anni" lei abbassò il capo ma io non le lasciai tempo, le alzai il viso e le dissi: "Ma sceglierei sempre te, sempre. Tu mi fai sentire vivo, cosa che non sentivo da anni nonostante le corse" lei arrossì e si avvicinò verso di me per darmi un bacio a fior di labbra
"Andiamo a casa"
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Appena arrivammo a casa sua, la feci stendere sul divano, dovevo alzarle il vestito per poter guardare la ferita ma non volevo spaventarla, quindi presi la coperta che era sulla poltrona e la coprii.

"Piccola, dovrei alzarti il vestito per poter controllare che vada tutto bene, se vuoi puoi coprirti meglio con questa coperta"
Lei arrossì ma annuì lo stesso, accarezzando la mia mano
Alzai delicatamente il vestito, la ferita non si era aperta, era saltato solo un punto probabilmente per lo sforzo
Le tolsi il sangue secco e le ripulii la ferita. Non sanguinava più, perfetto
"Sei stanca?" chiesi notando che ogni due per tre, le sue palpebre si chiudevano
Lei annuì ed io la presi di nuovo in braccio per poi portarla in camera sua. Lei era mezza assonnata e quindi l'aiutai a cambiarla per mettersi più comoda.
Le tolsi prima le scarpe, lasciando i suoi piedi nudi, poi le tolsi piano il vestito, si irrigidì ma mi fece continuare.
Alla fine le misi un suo pigiama che trovai sulla sedia vicino il letto e infine l'aiutai a districare i nodi nei suoi capelli. La feci sedere sul letto ed io dietro di lei le pettinavo i capelli. Erano bellissimi e soffici, con un profumo dolcissimo
(Sei fuori di testa per lei) si lo ero e non lo avrei più negato
L'aiutai a coricarsi e le rimboccai le coperte.
"Buonanotte Camelia" dissi io dandole un bacio fra i capelli per poi dirigermi verso la porta

"R-ri" disse lei. Disse? Camelia stava cercando di parlare
Corsi verso di lei, felice dei suoi sforzi
"Riprovaci tesoro, è tutto ok" dissi speranzoso
"R-rim" disse lei faticando. Capii che era già tanto per lei
"Brava piccola, bravissima"
ero felicissimo, lei stava cercando di parlare, finalmente
"Volevo dirti rimani" scrisse lei sulla lavagnetta, con occhi tristi
"Volevo farlo per te, ma non ci sono riuscita" scrisse ancora
"Camelia sei stata bravissima, io rimango qui, sempre" le dissi accarezzando le sue guance per poi darle un leggero bacio sulle labbra
"Ora dormi, piccola"
Lei si accoccolò e mi strinse forte a sé."Sogni d'oro piccola mia"
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Camelia's Pov
Mi svegliai con un peso enorme sul fianco, non riuscivo a muovermi ma per la prima volta non mi agitaii, sapevo chi fosse
"Buongiorno Camelia" disse lui sorridendomi
Quanto è bello
Gli sorrisi ma il nostro momento venne interrotto dal campanello, chi era a quest'ora

"Aspettavi qualcuno?" chiese Stephen, negai con la testa. Mi alzai dal letto e mi avvicinai alla porta, appena aprii, un ragazzone di un metro e ottanta si buttò su di me, prendendomi in braccio e facendomi ruotare
"Principessa" disse Derek euforico, risi per il suo modo di fare
Sentii un ringhio e sapevo già chi fosse
"Principessa lo dici a qualcun'altro, ragazzino" disse Stephen con tono duro ma con sguardo divertito. Non lo avrebbe ammesso ma da quando si erano conosciuti all'ospedale, le cose andavano meglio tra loro.
Derek rise a quel commento e gli diede un pugno scherzoso sulla spalla
"Tranquillo non te la rubo, anzi..Camelia ero venuto per chiederti un favore enorme, ma non prendermi in giro" disse lui nervoso, strofinando le mani sul suo jeans
"Che succede ragazzino?" chiese curioso Stephen
"Beh..io..ecco..a me piace Jiin ed io non so come dirglielo" disse lui impacciato
"Awww che carino, ti piace Titti" era da un po' che lui la chiamava Titti e lei lo chiamava Silvestro, per ricordare il loro primo incontro. Erano così carini
"Come vuoi che ti aiuti?"
"Non so"
"Facciamo così, io fingo di essere lei. Tu cosa le diresti o faresti" scrissi io
"Beh le direi che è bellissima e divertente e stupenda e poi la bacerei e..." venne interrotto da un'altro ringhio di Stephen, questa volta non scherzava
"Però magari ti allontani da Camelia eh" disse lui avvicinandosi a me
"Ahahahah certo mister muscolo, a me piace Jiin non Camelia, oddio non che tu sei brutta, cioè è più bella Jiin ooh andiamo avete capito" disse Derek parlando velocemente
Risi di nuovo a quel ragazzone, era uno spasso.

"Digli quello che provi, fidati che lei ricambia"
"Lo pensi sul serio?" chiese lui speranzoso
"Dovevi vederla quando siamo andati a trovare tua sorella"
"O quando siete venuti a trovarmi in ospedale"
"I suoi occhi erano sempre rivolti a te"
"Oddio Camelia, spero tu abbia ragione" disse lui per poi abbracciarmi forte
"Vado a conquistarla, ciao principessa, ciao mister muscolo" disse lui sorridendo ad entrambi e poi, così come era entrato, se ne andò.

"Tu hai degli amici strani" disse Stephen, guardandomi
"Lo so" scrissi
"Mi piaci tanto" disse lui con sguardo dolce, mentre si avvicinò ancora di più
"Anche tu" mimai con le labbra e in un attimo lui mi baciò
Fu un bacio meraviglioso, con tanto trasporto, ed in quel momento lo capii. Mi stavo innamorando

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Angolo autrice
Ciao a tutti, oggi finalmente ho.finito la seconda parte del capitolo. Spero vi piaccia. Ricordatevi di Elliott, sarà un personaggio chiave nella storia. Un bacione gigante

Anteprima
"Si è svegliata" disse lui incredulo