Passeggiarono per quasi tutta la notte, traversando vicoletti in mattonelle di pietra levigata, sfiorando con due dita i muri grezzi delle casupole come erano soliti fare i bambini.
Guardandosi intorno e perdendosi in ogni minimo particolare: dall'illuminazione di semplici candele o lo scrosciare rumoroso del silenzio nelle vie abitate.
Pochi erano ancora in piedi, suggellando quell'ambiente piacevole ed intimo che ogni persona amava, colorato solo da fiaccole e pensieri.
Giunsero di fronte ad una catapecchia ben decorata "Venite, entrate" fece cenno agli altri tre di accomodarsi a casa sua.
Hoseok richiuse la porta alle sue spalle, sparendo in un'ennesima stanza di quel luogo accogliente ma mal ridotto.
Taehyung, con lo sguardo che brillava ed il cervello in fribillazione, si levò di scatto viaggiando e controllando gli angoli di quello che, a lui, pareva tutto nuovo.
"Piaciuta la 'gita'?" mimò le virgolette con due dita Namjoon, sorridendo ampiamente all'ultimo rimasto nel salotto.
Jungkook accennò un gesto di riconoscimento ma il rimorso gli attorcigliò la gola "Scusatemi, p-per prima" deglutì "Pensavo ci attaccaste" si grattò la nuca imbarazzato.
"Nessun problema, non siete pratici di qui" disse lasciando intendere il contenuto della frase, girando la testa verso destra "Ma dove si è cacciato quel rimbambito?" sbuffò.
Si alzò velocemente ed a grandi passi raggiunse la direzione dell'amico urlando "Deficiente! Dove sei?!" provocò una sommessa risata nel rosso.
L'omega ritornò saltellando felice "Kook hai visto quanto bella è questa cittadina?" scariche di gioia lo invadevano quindi, si lanciò sul morbido materasso del divano, non curandosi di averlo rovinato.
"È stata una magnifica idea venire qui" il suo sorriso quadrato e perfetto era particolarmente stupendo quella notte e l'altro se ne accorse.
Il platino, preso dalla grande euforia, poggiò di scatto entrambi i palmi su quelli del più alto congiungendoli e portandoli alle sue labbra, parlandoci poi sopra "Non essere troppo serio Kookie~" lo spronò.
Il minore perse un battito al gesto infantile ma tremendamente dolce di Taehyung, facendogli prendere d'istinto una sua guancia a coppa.
Il maggiore ci si strusciò volentieri il viso, serrando le palpebre al contatto per poi riapriarle avvertendo un leggero calore sulle guance.
Jungkook si sbilanciò in avanti e nè baciò una, mettendo oltremodo in imbarazzo il più grande, il quale nascose il rossore abbassando il capo e torturandosi le falangi.
L'alpha spostò il busto, ora completamente verso il fratello, incrociando le gambe ed aggrappando due dita al polso fino di Taehyung, lasciandolo a mezz'aria.
Stabilì un contatto visivo prima di intrecciare i polpastrelli e stingere leggermente la presa come a suggellare un patto che solo i due conoscevano.
Il cuore dell'omega tamburellò sul suo petto, iniziando una corsa infinita tra le immagini offuscate che la sua mente stabiliva, volendo abbracciarlo e rimanere in quella posizione per i secoli avvenire.
Il rosso sembrò leggergli nel pensiero, sciogliendo le mani e portando le braccia attorno alla sua vita, avvicinandolo cautamente al suo corpo.
Il più basso incastonò il naso nel suo collo ma, tutta quell'armonia venne spezzata da un movimento troppo azzardato, perchè, con sicurezza, le labbra del maggiore si posarono sul collo chiaro del ragazzo facendolo sussultare.
"Tae!" esclamò capendo di essere ritornati alle vecchie maniere quindi, pure lui, poteva soggiogarlo come gli pareva e piaceva.
I suoi occhi si curvarono in un espressione maliziosa, e, senza accorgersene, le bocche erano nuovamente incastonate come pezzi di puzzle.
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𝗛𝗶𝗺 & 𝗜 ; 𝗄𝗈𝗈𝗄𝗍𝖺𝖾
Fanfiction[𝙠𝙤𝙤𝙠𝙩𝙖𝙚 ! 𝙤𝙢𝙚𝙜𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚] - 𝖮𝗋𝖺 𝗌𝗉𝗂𝖾𝗀𝖺𝗆𝗂 𝗉𝖾𝗋 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖾 𝖺𝗌𝗌𝗎𝗋𝖽𝗈 𝗆𝗈𝗍𝗂𝗏𝗈 𝗂𝗅 𝗅𝖾𝗀𝖺𝗆𝖾 𝖼𝗂 𝗁𝖺 𝗌𝖼𝖾𝗅𝗍𝗂 𝖩𝗎𝗇𝗀𝗄𝗈𝗈𝗄. - 𝖯𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾̀ 𝗍𝗎 𝗌𝖾𝗂 𝖿𝗂𝗀𝗅𝗂𝗈 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝖫𝗎𝗇𝖺 𝖾𝖽 𝗂𝗈 𝖽𝖾𝗅...