Hoseok e Namjoon divennero presto amici dei due fratelli con i quali si divertivano ad uscire quasi tutte le sere. Taehyung e Jungkook avevano preso l'abitudine, la notte, di saltare quel balconcino e dirigersi a passo spedito verso la casa del rosso scuro.
Era quasi sorprendente che, relazionarsi con altri esseri uguali a loro, potesse risultare così piacevole e rilassate; svuotarsi delle proprie paure, avere finalmente qualcuno in cui riporre idee e pensieri senza essere giudicati.
Qualcuno solare e di mente aperta alle nuove prospettive, come Hoseok, o qualcun altro appassionato alla storia del suo villaggio, con radici molto ferree alla tradizione ma con il concetto contorto ed astratto di un poeta, quale il bruno.
Il platino, disteso sul letto con le gambe accavallate, si lasciava travolgere da pensieri e conversazioni avute nell'ultima settimana. Quella mattina si era alzato particolarmente presto per il compleanno della figura che, ora, riposava beatamente alla sua destra.
Il suo sguardo sfiorò la schiena di Jungkook ed il sorriso idiota che aveva in volto sparì ad un tratto. Da quella volta, sul divano del loro amico, non si erano più minimamente sfiorati e nemmeno parlati. Preferivano impegnarsi nei lavori di casa piuttosto, riempire la mente di faccende a qualsiasi scopo che non fosse trovarsi in una conversazione con l'altro.
Il biondo luna, in cuor suo, si sentiva abbandonato. I gesti dell'alpha non lo turbavano più di tanto, l'unica cosa che lo infastidiva erano le sue stesse reazioni: brividi, piccoli lampeggi azzurri negli occhi, tremolii ed il sentirsi deboli.
Distolse le pupille dal letto del fratello sbuffando, scacciando via le parole dalla sua immaginazione come si scaccia una mosca. Si alzò ed a piccoli e delicati passi uscì dalla camera. La sua attenzione era concentrata a non fare il minimo rumore in modo che, l'altro, non si incuriosisse e lo seguisse.
Per la maggiore età, Taehyung aveva creato con le sue stesse mani un ciondolo da regalargli. Era poco ma sapeva che il gesto sarebbe stato apprezzato: un piccolo dente di lupo che da cucciolo aveva trovato in giardino mentre scavava buche ed una cordicina raccattata tra le cianfrusaglie in casa Jung.
Fece spallucce rigirando il dono tra le dita, facendo spazio ai dubbi nella testa. Per questo motivo andò a sbattere dritto dritto sullo spigolo del muro "Aish ma chi ce l'ha messa qui questa parete" borbottò tra sè tenendosi la testa con un palmo.
"Taehyung!" esclamò sussurrando la voce piena e dura di suo padre "Si, eccomi" lo raggiunse in quella che si poteva chiamare a stento cucina, sedendosi poi su una sedia scricchiolante.
"Jungkook ti ha sentito?" chiese l'uomo con il volto turbato dal comportamento infantile del figlio, già diciannovenne ma con le maniere di un bambino "No padre anche se sono andato a sbattere contro una porta" si grattò la nuca imbarazzato il platino con un tono di scuse e gli occhi puntati verso i piedi.
L'adulto sbuffò dando poi le spalle al ragazzo e rimettendosi ad impastare la torta: una delle uniche cose che potevano permettersi a feste occasionali, quindi, quasi mai.
"Cos'è questo buon odore?" un muoversi di assi dall'altra stanza mise in fibrillazione l'udito dei due "Presto Taehyung, distrailo!" lo spinse fuori dalle quattro mura rovinate chiudendo la porta di scatto, il genitore.
Ma cosa devo fare io adesso, sono giorni che non ci rivolgiamo la parola, la sorpresa verrà rovinata a causa mia e oh, il ciondolo! Devo nasconderlo! Ma dove lo metto?! l'ossicino venne scagliato con forza dentro ad un vaso nel salotto "Ma che fai con quel coso" Jungkook apparve dietro di lui, troppo vicino per i gusti del più basso che rimase immobile.
Il modo con cui aveva articolato la frase lo feriva: quasi glaciale, di rimprovero, dura come a volerlo seppellire sotto macerie di colpevolezza. "Stavo spolverando, vattene, non c'è nulla da vedere" sbottò di rimando voltandosi e respingendolo con un palmo.
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𝗛𝗶𝗺 & 𝗜 ; 𝗄𝗈𝗈𝗄𝗍𝖺𝖾
Fanfiction[𝙠𝙤𝙤𝙠𝙩𝙖𝙚 ! 𝙤𝙢𝙚𝙜𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚] - 𝖮𝗋𝖺 𝗌𝗉𝗂𝖾𝗀𝖺𝗆𝗂 𝗉𝖾𝗋 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖾 𝖺𝗌𝗌𝗎𝗋𝖽𝗈 𝗆𝗈𝗍𝗂𝗏𝗈 𝗂𝗅 𝗅𝖾𝗀𝖺𝗆𝖾 𝖼𝗂 𝗁𝖺 𝗌𝖼𝖾𝗅𝗍𝗂 𝖩𝗎𝗇𝗀𝗄𝗈𝗈𝗄. - 𝖯𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾̀ 𝗍𝗎 𝗌𝖾𝗂 𝖿𝗂𝗀𝗅𝗂𝗈 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝖫𝗎𝗇𝖺 𝖾𝖽 𝗂𝗈 𝖽𝖾𝗅...