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Quei momenti di pura magia terminarono presto, Agatha dovette tornare a lavoro. Andrew Star voleva quella nuova carta stellare al più presto. Tornò a dormire la notte al laboratorio e a tornare a casa la mattina presto. Dormiva a casa, si svegliava per pranzo e poi passava tutto il pomeriggio e tutta la notte in laboratorio a lavorare a quelle maledette carte stellari e a cercare le informazioni che gli aveva detto Jason. Cercò ovunque; nel PC personale del capo supremo, tra i suoi appunti, negli armadi ma non trovò nulla. Iniziò a perdere le speranze, ne parlò anche con Jason ma anche lui non seppe dargli risposta più incoraggiante. Andrew Star non aveva lasciato prove, non c'era niente contro di lui o contro quel posto che potesse portare i cittadini ad insorgere. Sarebbero rimasti lì per sempre, quel posto non aveva una piega, un difetto era perfetto. Invece loro lo sapevano che quel posto era tutto tranne che perfetto, ma come spiegarlo a tutti gli altri? Non si riusciva, perché loro non potevano capire. E intanto la vita trascorreva tranquillamente nel nuovo mondo, tra lavoro , Zoe e Jason. Ormai loro due avevano completamente fatto pace anche se a causa degli orari strani di Agatha si vedevano molto poco. In quel poco tempo che avevano a disposizione, tuttavia, cercavano sempre di restare da soli e recuperare il tempo che avevano perso in quei dieci anni ad odiarsi e a non guardarsi in faccia. Erano stati anni molto bui, per entrambi, avevano sofferto, a volte anche pianto, ma questo non se l'erano detti. Si erano trascurati in tutti quegli anni e adesso avevano solo voglia di recuperare il loro rapporto, il rapporto che avevano un tempo e ricordarsi ciò che si erano dimenticati.  Zoe e Jason avevano legato molto in quei giorni e Agatha era felicissima di questo. Erano diventati ottimi amici e Jason era diventato un faro, un punto di riferimento anche per la sua sorellina oltre che per lei. Il ragazzo dagli occhi blu come il mare conosceva il passato di Zoe perché questa gliel'aveva raccontato ed ogni volta che i frantami del passato riemergevano lui era sempre lì per infonderle il suo coraggio. Rivedeva il volto del fratello di Vincent e si sentiva ancora fortemente sbagliata come si sentiva allora, quando era presa di mira da tutti gli amichetti di Paul e lui le ripeteva che il passato non poteva più farle del male adesso che era lì con loro, al sicuro e che di certo non era lei quella sbagliata, ma Paul e tutti quegli altri ragazzi sciocchi che non capivano  e non vedevano la sua bellezza esterna e interna.

Una sera Agatha si trovava ancora nel laboratorio di Andrew Star, negli ultimi piani della torre di vetro. Tra dieci minuti avrebbe dovuto staccare, Zoe sarebbe venuta a trovarla per portarle il cambio di vestiti. Quella sera dovevano incontrarsi con Matthew, Stephen e Hailey alla loro abitazione, per cenare tutti insieme e passare una serata in compagnia. Proprio mentre stava per spegnere il computer e aspettare Zoe per poi andare a cambiarsi sullo schermo del computer personale del capo supremo comparve una notifica. Agatha era incuriosita e quindi la lesse.  D'altronde Andrew Star le aveva sempre detto che ciò che era suo era anche della ragazza dagli occhi color smeraldo. Poteva usare tutto ciò che trovava in laboratorio in completa autonomia. La notifica diceva: " Oggi come 65 anni fa il tuo esperimentò andò a buon fine, rileggi le tue memorie riguardo a quel giorno..."  Agatha decise di cliccare per vedere dove il link la portasse. Sembrava quasi come un diario segreto, un diario segreto tenuto giorno per giorno dal capo supremo da quando aveva cominciato quell'esperimento fino al giorno, a quel giorno, al giorno in cui tutto è andato a buon fine.

In quel momento Zoe entrò nel laboratorio con in mano una borsa contenente il cambio di vestiti per la sorella.

-Agatha ti aspettavo di fuori, dovevi staccare 10 minuti fa. Cos'è successo? Tieni i vestiti che siamo già in ritardo. Jason è già all'abitazione di Hailey e ci sta aspettando- disse sventolando in aria la sacca con il cambio di vestiti per la sorella che non ne voleva sapere di guardarla in faccia e di darle retta.

Agatha aveva lo sguardo fisso sul computer faceva scorrere velocemente le pagine del diario di Andrew Star senza però riuscire a leggerle. In tutti gli anni che aveva lavorato lì e aveva usato quel computer non l'aveva mai trovato, nemmeno adesso che lo stava cercando così accanitamente e ora che aveva lì davanti tutti i segreti di quel dittatore folle non poteva farsi scappare quell'occasione. -Zoe lasciami qua pure i vestiti e raggiungi Jason all'abitazione di Hailey, io arriverò. Penso di essere arrivata a una svolta nel mio esperimento e devo concludere oggi, altrimenti domani potrebbe già essere troppo tardi- disse indicandole con una mano di poggiare pure i vestiti a terra in un angolo a caso del laboratorio.    

Domani è un altro giornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora