18.

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Hailey quella mattina si era svegliata col pensiero di Jason e Agatha e continuava a chiedersi se si fosse ripreso, se si fosse svegliato, se stesse meglio. Aveva anche pensato di andare all'abitazione per vedere se c'erano miglioramenti e se poteva dare ancora una mano, ma non voleva disturbare e forse poteva aiutarli anche in un altro modo. Si alzò dal letto e aprì il suo armadio cercando il vestiario più adatto per la situazione. Alla fine scelse di indossare una camicia bianca a maniche lunghe una gonna nera, stretta e lunga fino alle ginocchia, un giubbino leggero, nero e molto elegante, scarpe bianche scollate e col tacco a spillo molto alto e una borsa nera, piccola che portava a tracolla. Quando scese in soggiorno trovò Stephen che la aspettava seduto sul divano. -Matthew?- 

-é uscito presto stamattina, aveva delle cose da fare- le andò incontro per salutarla e l'abbracciò teneramente - Dove vai?- 

- Sto uscendo- rispose lei ancora abbracciata a lui e con la testa poggiata sul suo petto. 

-Vai da Jason?- chiese lui guardandola, erano tutti al corrente del pericolo che aveva corso Jason solo il giorno prima inseguito all'iniezione del siero blocca-crescita. 

-No, vado a cercare una soluzione per farlo stare meglio- rispose lei ricambiando il suo sguardo.

 -Ma Hailey è solo febbre- 

-A me quello che aveva Jason ieri sembrava tutto fuorché febbre e poi mi sembra molto strano che gli sia venuta dopo aver fatto l'iniezione. Sembra tutto molto strano. Io questo non l'ho detto ieri ad Agatha perché non volevo spaventarla ma penso che ci sia di più. Tu non sai nulla ok, questo sarà il nostro piccolo segreto va bene?- 

-Va bene Hailey- disse stringendola ancora di più a sé come per proteggerla da qualcuno o qualcosa di molto cattivo a cui non sapevano dare un nome e tantomeno un volto. Stava succedendo qualcosa di strano lì e non solo a Jason ma a tutti e bisognava scoprire la verità il prima possibile, prima che diventasse tardi. 

La ragazza uscì dall'abitazione e si diresse verso l'ospedale. Aveva delle cose da risolvere prima di andare a cercare la soluzione che avrebbe fatto stare meglio Jason. Quando arrivò trovò Amelia, una ragazza che lavora lì con lei, molto simpatica e anche molto carina: aveva una folta capigliatura ramata però molto corta, occhi verdi, moltissime lentiggini e gambe lunghissime. Le due ragazze aveva lavorato insieme parecchie volte e a si aiutavano a vicenda quando potevano. Hailey chiese a lei se per caso quel giorno riusciva a sostituirla negli esami del sangue perché aveva un phylum ammalato e voleva essere d'aiuto. Amelia era davvero molto carina e accettò subito di sostituirla così Hailey si diresse immediatamente alla torre di vetro. Quando arrivò prese l'ascensore a forma di stella e salì fino al piano dove Matthew e Stephen le avevano detto varie volte di aver incontrato Andrew Star. quando scese ed entrò nell'enorme stanza circolare rimase quasi meravigliata, il soffitto era altissimo e terminava in una cupola di vetro colorato, come il rosone di una chiesa. Il gioco di luci era affascinante, meraviglioso e la stanza incredibilmente vuota. C'erano solo due poltroncine e un tavolino, quasi nascosti e su uno di loro era seduta la segretaria preferita di Andrew Star; Francesca. La ragazza dava le spalle ad Hailey, perciò non la vide entrare. 

-Mi scusi?!- Hailey imitò un colpo di tosse e la giovane donna dall'eleganza sopraffina si girò per vedere chi fosse entrato e cosa voleva. Francesca era bellissima come sempre, i capelli biondi morbidi e setosi erano raccolti in una morbida crocchia in cima alla testa, portava un tailleur nero e una cintura argento, collana e orecchini di perle e scarpe argento dal tacco a spillo altissimo. 

-Lei chi è e cosa vuole?- Aveva un'aria tutta impettita, era molto snob e antipatica. 

-Sono Hailey Star sono qui per vedere il capo supremo- esclamò la ragazza dai capelli neri in tutta sicurezza.

Domani è un altro giornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora