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Entriamo nella cantina e io inizio subito a guardarmi intorno.

È un posto immenso, ma molto buio, pieno di botti poste su più piani.

Ci sediamo dietro alcune di esse e comincio a raccontare.

"Allora, come prima cosa mi chiamo Peter Parker, ho 21 anni e provengo dal Queens. I miei genitori si chiamavano Richard e Mary Parker. Sono morti in un incidente quando io ero ancora piccolo, infatti non mi ricordo molto di loro. Da quel giorno ho vissuto con i miei zii, fino a quando un ladro uccise anche mio zio, Ben Parker. Dunque ora gli unici Parker rimasti siamo io e mia zia." concludo.

Lui non apre bocca.
"Vedi? Non sei l'unico ad aver perso la tua famiglia. Ti capisco sai? So perfettamente quanto deve essere doloroso per te essere qui, adesso, vicino a tua madre che sai che a breve morirà, ma hai questa fortuna di poterla reincontrare un'ultima volta, perciò non essere triste e concentriamoci prima sulla missione, poi se vuoi potrai fare un salutino a tua madre." dico sorridendo.

Dopo un po' di minuti di silenzio finalmente Thor parla.
"Wow, ragazz- Peter, non pensavo avessi subito così tante perdite già alla tua età. Mi sono sbagliato su di te e mi dispiace." dice abbassando il capo.

"Ehi, tranquillo. Non potevi saperlo, perciò è comprensibile. Vieni, ora  torniamo alla missione." dico consolandolo. Io che consolo Thor? Ma che ca-

"Quale missione?" chiede una voce femminile.

Salto in braccio a Thor dallo spavento.
Quando finalmente entrambi realizziamo chi ha parlato, Thor esclama: "Mamma...!" mi lascia cadere a peso morto e corre ad abbracciarla.

Io, un po' dolorante, osservo la scena.
Quanto vorrei poter riabbracciare  anch'io mia madre... Una lacrima riga la mia guancia. Me l'asciugo velocemente quando Thor mi presenta a sua madre.

"Mamma, lui è Peter." non so cosa fare, perciò mi inchino.
"Piacere regina, signora."
"Oh ragazzo" dice lei con voce dolce "alzati pure" mi dice.

Subito dopo si avvicina e mi prende il viso tra le mani in modo dolce.

"Vedo molti sentimenti contrastanti in te. Dolore, determinazione, paura..."
"Cosa, come..." dico confuso.
"Beh, devi sapere che sono stata cresciuta dalle streghe, perciò posso fare questo e altro." dice, ma prima che possa ribattere, continua: "Ora venite, vi porto dalla gemma."

Come fa a saperlo? Forse gliel'ha detto Thor mentre pensavo ad altro...

Ci mettiamo un po' a recuperare la gemma, ma grazie all'aiuto della mamma di Thor, tutto fila liscio.

Arriva, però, il momento dei saluti.

"Addio, madre." dice Thor abbracciandola.
"Addio, figlio mio" saluta lei "e addio anche a te ragazzo, mi raccomando, tienilo d'occhio." mi dice facendo l'occhiolino.

"Mamma!" urla lui e tutti e tre ridiamo.

Stiamo per ripartire, quando Thor mi blocca.

"Aspetta!" urla, per poi bloccarsi in una posizione strana.

Dopo un po' che non succede niente guardo confuso sua madre.
"Oh, a volte ci mette un po'" dice rassicurandomi.

Subito dopo entra dalla finestra del corridoio un oggetto che Thor afferra al volo. Lo guardo per poi rimanere a bocca aperta. Il Mjolnir: il suo martello magico.

"Sono ancora degno!" dice lui.

Subito dopo, ripartiamo per il quartier generale.

E se... // Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora