«Sei impazzito e hai dimenticato qual è il tuo Dormitorio, Flint?»
Lily osservò Ethan Flint aggirarsi curioso per la Sala Comune dei Grifondoro, completamente stravolta.
Inizialmente la rossa aveva considerato l'idea di sbattergli la porta in faccia, a dire il vero, ma il Serpeverde aveva sogghignato, rivelandole che non avrebbe avuto problemi ad urlare a squarciagola, svegliando ogni studente nei dintorni.
E Lily aveva ammesso con orrore quanto sembrasse sincero.
«Avevo bisogno di parlarti, senza occhi indiscreti intorno.» spiegò Ethan, arricciando le labbra in una smorfia di disappunto, nel vedere gli striscioni rosso-oro che adornavano la stanza.
«E se non avessi aperto io, cosa avresti fatto?» domandò Lily, stringendosi la vestaglia nera che copriva l'imbarazzantissimo pigiama rosa e bianco.
Ethan alzò le spalle, distendendo le labbra in un ghigno divertito.
«Mi sarei inventato qualcosa, un ricatto, una minaccia. Sono un tipo pieno di risorse, Potter.»
Lily sbuffò di fronte alla tracotanza del Serpeverde, e si arrese all'evidenza: Ethan non se ne sarebbe andato fino a quando non avesse avuto ciò che voleva.
Quindi la rossa si lasciò cadere su una poltrona, facendo segno all'altro di accomodarsi su quella di fronte.
Ethan annuì, spostandola però di modo che non fosse vicino al camino.
«Ci credo che voi Grifondoro siete così grezzi, questa fornace vi brucia i neuroni dagli undici anni.» commentò acidamente, scoccando uno sguardo d'odio al camino.
«Io direi che ci scalda il cuore, ma che ne vuoi sapere tu, voi Serpi siete di ghiaccio come la vostra tana.» rispose Lily con una voce al vetriolo che fece sorridere il moro.
«Touché.» sussurrò ironico, concedendosi qualche secondo per osservare meglio la rossa.
I capelli erano appena arruffati, probabilmente a causa del sonno da cui lui l'aveva destata, e Lily continuava a stringersi convulsamente la vestaglia addosso, quasi temesse che lui potesse scorgere qualcosa.
"Quando una donna fa così ci sono solo due ragioni: o indossa lingerie francese, o le mutande della nonna." sogghignò Ethan tra sé e sé, ma quando Lily gli parlò di nuovo, decise di lasciar perdere quel dettaglio per lui esilarante.
«Intendi dirmi cosa volevi di così urgente da me, dallo svegliarmi nel cuore della notte, o vuoi che prenda lo smalto e ci facciamo una manicure?» lo provocò lei, ed Ethan socchiuse gli occhi di ghiaccio, cercando di radunare in parole sensate i pensieri che lo tenevano sveglio di notte, come spifferi funesti.
«Avevo bisogno di parlarti Potter... di parlarti di Scorpius.» esordì piano il Serpeverde, studiando come le labbra di lei tremarono appena, e gli occhi nocciola si sgranarono per la sorpresa.
La Grifondoro cominciò a guardarsi le mani, a disagio, e passarono alcuni secondi, prima che Ethan decidesse di continuare.
«So che hai visto una ragazza baciarlo al matrimonio, e so che non vi siete più parlati, da quel giorno.»
Lily alzò lo sguardo e lo puntò stupita in quello gelido di Ethan.
«Tu come fai a saperlo?» esalò lentamente.
L'idea che Scorpius potesse aver detto qualcosa ad Ethan su loro due sembrò mandarla nel pallone, ma bastarono le parole del Serpeverde a rassicurarla e, forse, a deluderla.
«Diciamo che l'ho dedotto dalla situazione: Scorpius non sembra molto in vena di parole, al momento.»
Lily sentì lo stomaco rilassarsi ma allo stesso tempo una parte di sé non poté che sospirare, quasi dispiaciuta di non poter cogliere l'occasione per capire cosa provasse il biondo in quel momento.
«Beh, hai ragione. E credo di averne anche io quando sospetto che tra te, la Travers e lui non scorra buon sangue, giusto?»
A quel punto fu il turno di Ethan di sentirsi rabbrividire, vedendo spiattellata senza remore la realtà dei fatti. Era vero, di sicuro, ma dopo che Lily ebbe parlato non solo sembrò vero: divenne reale.
«Vedi, Potter, quella che l'ha baciato è Zoe, mia sorella gemella, anche se immagino che ormai tu lo sappia già.»
Lily si limitò ad annuire, ed Ethan continuò col suo discorso.
«Zoe ha sempre avuto lo straordinario talento di distruggere tutto ciò che le sta attorno. L'ha fatto con me, andandosene quando avevo più bisogno di lei, e con nostro padre, trasformandolo in uno stupido...»
Ethan sembrò aver bisogno di qualche istante per controllare la rabbia che veniva sempre a galla, quando parlava del padre.
Lily non gli intimò di continuare, attendendo pazientemente, e dopo poco il Serpeverde sospirò, tornando in sé.
«L'ha fatto con molte persone, ecco. E purtroppo è riuscita a farlo anche con Scorpius. Non mi dilungherò in dettagli, perché non è compito mio rivelarti quella parte della storia, e perché amo vedere le giovani fanciulle disperarsi nella suspense.»
Lily gli fece la linguaccia ed Ethan ghignò divertito.
«Potter...Lily.» sussurrò il Serpeverde, stupito quanto lei del coraggio che aveva avuto nel chiamarla per nome, nel prendersi tanta confidenza dopo cinque anni di sarcasmo e insulti.
Entrambi però sapevano che nessuno dei due stava giocando in quel momento, e che sul piatto c'era qualcuno a cui tenevano troppo, per mascherarsi dietro futili battibecchi.
«Tu sei importante per lui, più di quanto osi sperare. Ma Zoe non si farà scrupoli, e temo che possa sfruttare la confusione di Scorpius per ribaltare la partita a suo favore, ancora una volta.»
Ethan legò i suoi occhi chiari in quelli color del cioccolato di lei, deciso a mettere le carte in tavola, prima che fosse troppo tardi.
«Quello che ti chiedo è di parlare con lui, il prima possibile. Ascoltalo, capiscilo e, se puoi, aiutalo a perdonare me e Selene. Aiutalo a perdonare sé stesso, perché se c'è una cosa che Scorpius non sa gestire, è l'idea di ferire i sentimenti di qualcuno. E sa fin troppo bene che qualsiasi cosa farà, in questa situazione, finirà col farlo...finirà col farlo irrimediabilmente.»
Lily annuì senza accorgersene, colpita da quanto Ethan conoscesse Scorpius intimamente, e a quanto sarebbe arrivato, pur di proteggere il migliore amico.
«Io...io credo di poterci provare. Ma sarà difficile, insomma, sono discorsi delicati, dovremmo avere tempo e privacy.» commentò dubbiosa la rossa, e il viso di lui si illuminò all'improvviso.
«Ma certo! Invitalo al Ballo del Ceppo. Lì avrete modo di confrontarvi, complice il romanticismo e l'atmosfera della festa. E inoltre, con il tuo invito per la testa, Scorpius non rischierà di fare sciocchezze, dando retta a Zoe!» propose entusiasta il Serpeverde, e Lily sentì le guance arrossire.
Il cuore prese a batterle più forte, immaginando come sarebbe potuto essere invitare Scorpius Malfoy al Ballo del Ceppo, ma d'un tratto le parole di Ethan le vennero in soccorso, cullando il ritmo frenetico dei suoi pensieri, come un balsamo delicato.
"Tu sei importante per lui, più di quanto osi sperare".
Alla fine, Lily assentì, e prima che se ne potesse accorgere Ethan era balzato in piedi, un sorriso a trentadue denti che gli illuminava il volto.
Si stava giusto per congedare, quando Lily sentì sé stessa dare voce ad un dubbio improvviso.
«E se avesse già invitato qualcun'altra?»
Ethan si voltò, un piede fuori dalla Sala Comune e un sorriso sghembo in viso.
«Andiamo, con chi altro vuoi che ci vada?»
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Paper Walls
FanfictionScorpius Hyperion Malfoy avrebbe dovuto stare alla larga da Lily Luna Potter. Era nel corso degli eventi che le loro vite scorressero lontane l'una dall'altra. Eppure, lui non riusciva a dimenticare la stretta della mano di quella bambina dai capell...