●capitolo 15●

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"io? Paura di lui? Pff ma chi ha paura di lui" dissi io cercando di nascondere le mie solite guance rosse.

Alle mie parole Seonghwa si avvicinò quasi azzerando la distanza tra i nostri volti

"e-ei spazio vitale" dissi io girando la testa di lato e iniziando a respirare pesantemente

"paura?" disse Seonghwa con sorriso malizioso mentre gli altri lo spronavano con risatine

"ma quale- non respiro" dissi appoggiando una mano sul suo petto per poi allontanarlo

"grazie" dissi appena si rimise al suo posto lasciandomi concentrare a far tornare il mio respiro regolare.

Quella vicinanza tra di noi non mi aveva fatto bene.

Per niente.

"mmmm guarda i due fidanzatini" disse Jongho ridacchiando.

Non ne potevo più così sfoggiai le mie doti da attrice di Hollywood.

"aish! che mal di testa!" dissi mettendomi una mano in fronte sembrando che fossi sul punto di morte sfoggiando le mie doti di attrice di Hollywood per cacciarli.

Quella situazione stava diventando fin troppo imbarazzante.

"fuori tutti. Ciaaao" dissi per poi alzarmi di fretta e spingendo tutti fuori dalla porta per poi chiudermi dentro e fare la linguaccia ai ragazzi.

"ahhh che rotta." dissi io per poi buttarmi di peso sul letto

"noi?" disse Yeosang sporgendosi dalla porta

"che? Come avete fatto?" chiesi io sconcertata dal vedere di nuovo ragazzi nella stanza

"hai solo chiuso la maniglia genio. Non la chiave.." disse lui facendo spallucce e facendomi sentire una completa idiota..

"ah. Beh-"

"ce ne stiamo andando tranquilla" mi interruppe nuovamente Seonghwa per poi avvicinarsi e lasciarmi un semplice bacio in fronte

"B-buonanotte anche a te" dissi io diventando leggermente rossa in viso per poi tornare a letto.

Sto in riva al fiume Han, le foglie degli alberi a terra per via dell'arrivo dell'inverno. Una leggera aria fredda che ti fa venire quel piccolo brivido lungo la schiena.
Mi appoggio a una delle tante ringhiere a guardare il riflesso della luna nella acque del fiume finché delle braccia non mi avvolgono da dietro.
"Seonghwa!" urlai io felice girandomi verso di lui e subito questo mi baciò.

La sveglia risuonò rumorosamente nella stanza.

Ma che sogni vado a fare?

Subito mi misi le mani sulle guance per nascondere il rossore di queste.
Rimasi così per un po' finché il mio battito cardiaco, a causa del sogno, non tornò regolare.

Poi guardare l'orologio e vidi l'ora : 9am così decisi di preparare il borsone.

Appena finii con le mie cose entrò l'infermiera insieme al dottore che mi fecero gli ultimi esami, ma questo mi occupò praticamente tutta la giornata.

"puoi andare Garin. Sei libera" disse il dottore ridacchiando per poi darmi una leggera pacca sulla spalla.

"ne è sicuro?" chiesi io per cercare di rimanere anche un po' lì.

Dal giorno prima quando i ragazzi avevano scoperto tutto tra me e Seonghwa e il suo modo di fare, tra cui il spogliarmi con gli occhi, avevo solo voglia di rimanere da sola.

Non perché non volessi vederli ma solo perché non sapevo che fare.

Ero letteralmente in palla.

Okay...

Ci misi un po' per orientarmi in quell'enorme ospedale.

Chiedere ai dottori o infermiere?

Niente da fare.

Tutti correvano su e giù e non si capiva più niente ma alla fine seguii una piccola bimba diretta verso l'uscita con la madre.

Grazie bambina.

Appena scesi al piano terra vidi un gruppo di fan scatenate nell'atrio dell'ospedale e appena si accorsero della mia presenza fu la fine.

Tutte iniziarono a correre come una mandria di tori nella mia direzione e appena prima di essere investita da da una trentina di ragazzine ormonate qualcuno mi tirò in una sala d'attesa privata.

"Seonghwa?" dissi io appena vidi colui che mi aveva appena strattonata in una stanza buia e vuota

"uuuu sei guarita sul serio allora " disse lui prendendo il mio viso tra le mani e studiandone ogni singolo centimetro come se non mi vedesse da anni

"hai fatto un casino!" dissi io riportandolo alla realtà e facendogli scomparire il sorriso

"che?" disse confuso

"non credo tu non abbia notato le tue fan ormonate che ti hanno seguito fin qua" dissi indicando il piccolo oblò sulla porta e così si affacciò a questo e le urla delle fan aumentarono

"ah si... Infatti non so come uscire ora..." disse lui abbassando la testa e grattandosi leggermente la nuca

"che?!" dissi io alzando il tono di voce.

A quella sua affermazione iniziai a camminare su e giù per la stanza, ed fu tanto se non feci un buco per terra dal mio nervosismo.

Perchè ero nervosa?

Eravamo in un'ala dell'ospedale che a momenti sarebbe stata chiusa poiché aveva determinati orari, eravamo chiusi dentro da soli.

Io e Seonghwa...

"che c'è? Hai paura di rimanere qui da soli..?" disse lui avvicinandosi pericolosamente a me facendomi indietreggiare fino a sbattere sul muro.

Il mio respiro si fece pesante.

Quel ragazzo mi faceva una bellissima sensazione, ma allo stesso tempo mi terrorizzava.

"ma dai tu-" non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai con le sue labbra sulle mie.

Secret Love | Seonghwa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora