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Mi ributto sul divano, ancora perplessa dalla situazione.
Sto tremando anche se ho addosso una felpa di lana.
Sento ridere e scherzare dalla casa affianco, sono probabilmente in giardino.
Mi metto le cuffie inizio a ripassare le materie in cui sono indietro. Riesco a finire tutto e a farmi un caffè fino a quando non mi interrompono nuovamente.

Due colpi decisi alla porta mi fanno sobbalzare, vado ad aprire.
«Ciao, ecco la tua fella Jasmine è andata via.»
Guardo furtivamente l'orologio, sono le sei e mezza, solo!
«Si grazie»
Faccio per prenderla quando lui la sposta velocemente.
«Dai non ho voglia di scherzare dammi la felpa!»
Gli ringhio contro, per oggi ne ha fatte abbastanza.
«Prima rispondi alla mia domanda: Ti da fastidio che stia con le altre ragazze?»
«No. Ora dammi il maglione»
«La verità, grazie» dice ammiccando
È serio, sembra sicuro di se, come sempre.
«No, non me ne frega niente di con chi stai!» urlo esasperata.
«Va bene»
Mi lancia la felpa e se ne va, senza degnarmi di uno sguardo.
Lo odio, perché deve fare questo!
Finché gli parlavo avevo le farfalle nello stomaco. Con i suoi occhi puntati contro è tanto che non sia svenuta, ottimo direi.

<<mine story>>

Per sempre, scusaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora