Per sempre, scusa

5

Mi siedo in finestra, le gambe che pendono, sensazione di vuoto. La mia preferita. Guardo la casa affianco alla mia.
Cazzo quello stronzo è la dentro! Mi da fastidio averlo così vicino.
Per quanto non lo sopporti più non capisco perché mi abbia lasciato così l'altro giorno, si forse lo ho messo in difficoltà ma trattarmi male non ha senso!
Sto leggendo. Sono tranquilla, guardo la gente che passa, tutto perfetto.
«Buttati giù»
Qualla voce, quelle parole, quel ragazzo.
«Vattene»
«No seriamente buttati giù!«
Mando giù con sforzo.
«Mi fai schifo!»
«Perché sei li?»
Ignora quello che gli ho detto, come sempre.
«Perchè è la parte più bella della casa, la finestra.
Vedi fuori, pensi a quello che accade, è una via di fuga.» è troppo tardi per rendermi conto che dovevo stare zitta.
«Sei diventata filosofica» fa un sorrisetto saccente.
«Lasciami in pace...»
«Ti piace la mia nuova macchina?»
«Vattene»
«Calmati sono semplicemente in
finestra a casa mia.»
Mi guarda con un sorriso soddisfatto e perdo la pazienza.
Con una spinta forte chiudo la finestra e mi butto sul letto.
Lo odio.

Il giorno seguente mi sveglio stranamente di buon umore, esco di casa frettolosamente, e finché sto camminando per strada sento il telefono vibrare. È un messaggio.
<Ciao Kelly! Come va? Sono Tom Curley sono appena tornato dal mio anno in Italia, ti racconterò. Ti va se ci vediamo?>
Il mio cuore salta un battito.

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