capitolo 13: la missione (Maya p.o.v.)

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Ciao a tutti, eccomi di nuovo, a metà di una settimana piena di emozioni. Lavoro a pieno ritmo, le scuole che riaprono, sempre più traffico e sempre più stress... ma poi c'è la mia scrittura che mia aiuta a rilassarmi e a sentirmi bene e ci siete voi che mi sostenete leggendo il mio racconto. Se a qualcuno piace come scrivo ricordo che ho pubblicato altri 2 romanzi cartacei: Passetti di seta e Storie di donne coraggiose. 

Con questa nuova parte comincia a chiarirsi il ruolo di Nike e sicuramente anche i sentimenti di Lukas. 


La missione (Maya p.o.v.)

Sono ancora aggrappata al braccio di Lukas, ma sento che blocca la nostra fuga facendo resistenza. Ci siamo spostati dal centro della piazza e ci ritroviamo dietro ad una siepe, abbastanza nascosti dalla vista della gente.

- Fermati Maya.

Sono furiosa, se non mi trattengo finirà come l'ultima volta e perderò il controllo dei miei poteri e non posso permettermelo in pieno centro Viterbo e in pieno giorno. Quindi con più calma di quanta non ne senta cerco di chiarirgli il mio punto di vista.

- Che diritto credi di avere per piombare dove lavoro quando ti avevo apertamente avvisato di starmi alla larga.

- Tutto mi sembrava quello che stavi facendo tranne lavorare, piuttosto mi pare che ti sia esposta senza veli alcuni alla sua ingordigia, ti ha toccato in tutti i modi possibili e immaginabili e nemmeno lo hai capito.

Quanto lo odio.

- Non dire scemate, non mi ha nemmeno sfiorato e quasi nemmeno guardata... lo stesso non posso dire di te. Eri dietro a quelle tende, ma mi fissavi come se riuscissi a vedere oltre... e decisamente mi preoccupa più la tua di ingordigia.

Spero di sbagliarmi, spero che il suo sguardo fosse diretto a caso e sempre a caso piombasse dritto sul mio corpo nudo. Quelle tende sono oscuranti, è la prima cosa che ho notato e a meno che Lukas non abbia usato un qualche potere speciale non avrebbe dovuto vedere cosa succedeva all'interno dello studio. Se arrossisce è perché ho colpito nel segno, ma non succede. In compenso arrossiscono i suoi occhi che da nocciola sono diventati piccole fiamme ipnotizzati. Va bene, mi vedeva. Non facciamone un dramma, mi ha già vista nuda e abbiamo fatto ben altro, quindi manteniamo il controllo e cerchiamo di capire perché è piombato nello studio come un folle.

- Deduco dal tuo silenzio che è andata esattamente come ho detto io e non credere che mi faccia piacere che tu continui a vedermi nuda. Preferirei indiscutibilmente decidere io quando e se farmi vedere nuda da qualcuno. Al contrario ogni volta che capita con te immancabilmente non è così. Sei pregato quindi di usare i tuoi poteri per scopi un po' più nobili di questi.

- Preservarti da un maniaco non è abbastanza nobile come scopo?

La parte divertente di tutta questa faccenda è che non scherza affatto. Il suo tono non è canzonatorio o strafottente. È invece serio e nervoso, arrabbiato e forse anche deluso. Quest'ultima considerazione mi fa innervosire ancora di più e non riesco a non aggredirlo.

- Nike non è un maniaco e io non sono un'innocente vergine immolata sull'alater della lussuria come sacrificio umano. Non siamo più a Veio o a Roma o ad Atene. Siamo nel XXI secolo e se non lo hai ancora capito so difendermi da sola e non ho mai chiesto il tuo aiuto. Non solo sono adulta e vaccinata, ma soprattutto ti ricordo che sono Terra e posso trasformare Nike in cenere semplicemente alzando un braccio. Sono stata chiara?

Chissà perché ho nominato quelle tre città e soprattutto chissà perché quando le ho nominate Lukas ha sussultato.

- Maya non mi piace quell'uomo, nasconde un segreto. Non devi fidarti. Tu non hai visto cosa ti stava facendo. Sembrava che le sue mani fossero su di te e che ti toccassero, sembravi in preda all'eccitazione...

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