Capitolo 4

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La mattina dopo, quando Jade si svegliò, trovò tutte le coperte sporche di sangue. "È avvenuto un omicidio sul mio letto per caso?" fu il suo primo pensiero. Ah, no, l'era solo venuto a trovare il ciclo. Bene, le sarebbe dovuto venire due settimane dopo. Non era mai stato così sballato. Il mese prima le era venuto dieci giorni in anticipo. Se anche il mese dopo le fosse venuto troppo presto, o troppo tardi, pensò, sarebbe andata dal ginecologo, perché sicuramente c'era qualche problema. Tolse le lenzuola e le mise in lavatrice. Andò in bagno e mise l'assorbente. Erano le sette. Quando andò in cucina trovò Bradley intento a leggere un libro.

- Che leggi di bello? - chiese mettendo il latte nella tazza.

- Bello è un parolone! Orgoglio e Pregiudizio. Che palle.

- Io l'ho letto e mi è piaciuto tanto. Jane Austen era proprio una brava scrittrice.

- Era? È morta? - domandò il fratello staccando gli occhi dal libro.

- Oh, mio Dio, Bradley! Leggi un libro e non sai nemmeno se l'autrice sia viva!

- Che ci posso fare io! Beh, spiegamelo tu allora.

- Va bene. - si schiarì la voce e continuò. - Jane Austen è nata nel 1775 e morta nel 1817. È una delle autrici più popolari della letteratura inglese, famosa per i suoi romanzi icona del romanticismo. Nonostante il successo riscosso mentre era in vita, Orgoglio e Pregiudizio è diventato un classico, oggetto di numerosi adattamenti per il teatro, il cinema e la televisione, venduto in più di 20 milioni di copie in tutto il mondo, fino ad oggi. - Bradley le fece un breve applauso.

- E questo quando l'hai inventato?

- Stupido, l'ho imparata la settimana scorsa, quando l'ho letto. Sai, io mi informo. - disse la ragazza e lui rispose con una linguaccia. Mentre Jade beveva il latte li raggiunse suo padre, anzi, loro padre.

- Buongiorno, ragazzi.

- Ciao, papà. - disse Bradley. Jade lo guardò male. Doveva ancora abituarsi a sentire qualcun altro in casa sua che chiamava suo padre "papà". Non che Bradley non fosse il figlio, ma era strano e basta.

- Ciao. - lo salutò per poi alzarsi perché aveva finito di fare colazione. Doveva andare a scuola, ma non le andava proprio, ed era anche venerdì. - Papà, oggi posso non andare a scuola? Non mi sento bene.

- Che hai? - chiese mentre faceva il caffè con la moca.

- Mi fa male la pancia. - e là Derek capì. Infondo decise di accettare anche per via dello shock della sera prima che aveva colpito sua figlia. Doveva conoscere meglio e accettare suo fratello e la sua matrigna e un giorno di assenza a scuola non faceva niente. Annuì solo perché c'era Bradley e Jade andò in camera sua. Si tolse il pigiama e si vestì. Andò in bagno per lavarsi i denti e ne approfittò anche per pettinarsi. Quando uscì dal bagno trovò Elis che aspettava fuori la porta.

- Buongiorno, cara. - la salutò.

- Ciao. Se avessi saputo che eri fuori, sarei uscita prima.

- Oh, non ti preoccupare. Fai pure con calma. - Elis continuava a guardarla come se volesse dirle qualcosa ma non sapeva come fare e Jade continuava ad annuire come un'ebete.

- Che c'è? - disse infine la ragazza per rompere quel silenzio imbarazzante che si era creato.

- Ieri sera ho sentito quando parlavi con tuo padre. So che non potrò mai sostituire tua madre, mi sembra giusto e non lo farei mai, ma adesso tuo padre è felice. Ha due bellissimi figli e una compagna che lo ama. Ti chiedo di accettarmi, se non come matrigna, almeno come tua amica, come confidente. - Jade rimase a bocca aperta. E chi se lo aspettava questo?

Troppo Speciale Per Essere Mio|| Little Mix & The VampsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora