Capitolo 15

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Due settimane dopo...

- Allora... racconta. - Bradley abbassò il libro di biologia e guardò interrogativo sua madre.

- Cosa? - gli chiese. Elis alzò le spalle.

- Ti conosco, Brad. - lo guardò dolcemente. - Ti conosco. Cos'è successo? - sì, sua madre lo conosceva benissimo. Bradley era a pezzi da due settimane, ormai. Parlava poco, non rideva mai, usciva solo per la scuola e non mangiava quasi niente. Tutti se ne erano accorti, persino Jade, che si sentiva a pezzi anche lei, ma riusciva a celarlo agli occhi della famiglia. Jade odiava essere la causa di quel dolore, odiava vedere Bradley in quel modo, odiava guardarlo e sapere di averle causato una ferita inguaribile, e Jade soffriva, molto. Bradley alzò le spalle e fece un finto sorriso.

- Sto benissimo. - sua madre scosse la testa.

- No, tu non stai bene. - Bradley sbuffò trattenendo a stento le lacrime.

- È a causa di una ragazza, ma... - sospirò. - Non è niente.

- Vuoi che parli con lei?

- Cosa?! - Bradley la guardò sorpresa, poi scoppiò a ridere. - Ma su, piantala.

- No, sul serio. Se ti è di aiuto, le parlerò.

- Mamma, smettila. - Elis alzò le spalle.

- Ok... - sospirò e guardò la camera del figlio, ancora con qualche scatolone qua e là, con alcune foto di lui con i suoi amici e alcune foto di lui e Jade. Era felicissima che suo figlio e la figlia di Derek andassero d'accordo, davvero.

- È pronta la cena. - sentì suo marito urlare dal piano di sotto - che quella domenica aveva deciso di preparare la cena. - E sono arrivati Leigh-Anne, Tristan e Perrie. - Elis fece per uscire dalla stanza, ma, prima di farlo, avvisò il figlio, nel caso non avesse sentito.

- Brad... c'è qualche amica di Jade. Non è un problema, vero? - chiese al ragazzo. Lui avrebbe voluto aprire la finestra e buttarsi di sotto, ma sorrise e scosse la testa. Elis ricambiò il sorriso e uscì dalla sua stanza. Il riccio sospirò e si guardò attorno. Un'altra cena non l'avrebbe retta. Ma cosa avrebbe dovuto fare? Non poteva rinchiudersi a vita nella sua stanza, anche se la sua, non era più vita. Lui amava incondizionatamente Jade, ma l'aveva lasciato dopo averci fatto sesso, classico, no? Diamine, eppure non sembrava una ragazza del genere. Ma la cosa peggiore era che doveva vederla ogni giorno. In ogni caso, adesso aveva una cena, non solo con lei, ma anche con le sue amiche. Sbuffò e si alzò, si mise una felpa e scese per andare a mangiare. Arrivò in cucina e le tre ragazze e i suoi genitori erano seduti a tavola ad aspettarlo.

In quel momento Bradley si rese conto che non aveva mai conosciuto le amiche di Jade seriamente, le aveva viste qualche volta di sfuggita e ricordava i loro nomi, nulla di più, non che la cosa gli dispiacesse particolarmente. Non voleva avere più niente a che fare con lei, che era lì, seduta a tavola che guardava il cellulare con Leigh-Anne. E il posto per Bradley c'era, esattamente di fronte a Jade, come ogni singola sera. Il ragazzo sospirò e si andò a sedere.

- Leigh-Anne e... Perrie, giusto? - disse sua madre per poi voltarsi verso la bionda.

- Giustissimo. - poi Perrie si girò verso Bradley e gli sorrise. Lui fece un gesto fugace con la mano, come per salutarla. Sua madre sospirò.

- Non prendetela sul personale, è un periodo che è triste per una ragazza. - Bradley fulminò la madre con lo sguardo e cercò di farsi piccolo piccolo sulla sedia. Basta, era l'ultima volta che avrebbe detto qualcosa a quella donna. Con la coda dell'occhio vide Jade alzare lo sguardo e Tristan fissarla per un interminabile secondo, poi girarono entrambi lo sguardo.

Jade si sentiva in colpa, certo, ma sapeva che aveva fatto la cosa giusta, no? Ma era confusa, addolorata e le serviva solo Elis a farglielo notare. Vide che anche Tristan fissò Bradley. Sì, perché Tris sapeva. Era il migliore amico di Bradley, la sua ancora quando era triste e sprofondava nelle lacrime, e in quel periodo aveva bisogno di lui più che mai, e il ragazzo c'era, ogni singola volta. Tristan era l'unico in quella stanza, al di fuori di Jade e Bradley, a sapere quella storia, e un po' gli dispiaceva. Gli dispiaceva vedere Bradley stare così male. "Oh, ma che cavolo. Guardatela!" pensava. "Anche lei sta male! Allora perché non si svegliano e si mettono insieme, al diavolo tutti?" Lui non riusciva a capirlo. Ma lui credeva fermamente nell'amore, e sapeva che la loro storia non sarebbe finita in quel modo. Anche perché Tristan non voleva starsene con le mani in mano.

Troppo Speciale Per Essere Mio|| Little Mix & The VampsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora