Capitolo 24

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Jade uscì dalla cucina mettendosi in bocca una manciata di popcorn.

- Ridammi il cellulare, Bradley. Odio questo gioco. - gli disse sedendosi accanto a lui sul divano.

- Non è un gioco. - disse lui freddo.

- Piantala e dammi il cellulare.

- Perché?

- Perché è il mio cellulare e ne ho bisogno. - disse lei guardandolo male. - Dammelo.

- Ma tanto nessuno ti cerca, a parte Shawn. - Bradley la guardò. - Quindi posso tenermelo.

- Dammelo. - lui sbuffò e prese il cellulare della sorella dalla tasca posteriore dei jeans neri.

- Tieni, così puoi rispondere al tuo Shawn. - disse prima di alzarsi e sparire in cucina. Jade sbuffò e alzò gli occhi al cielo.

- Se avessi saputo che eri così geloso...

- Cosa? - disse lui ricomparendo. - Avresti scelto lui? Oh, aspetta. Avresti fatto sposare tuo padre con sua madre così da poterlo scopare quando ti pare, poi magari ti saresti innamorata di un suo amico e ti saresti pentita di tutto. - Bradley si pentì subito di ciò che aveva detto. Non solo aveva dubitato del suo amore nei suoi confronti, ma l'aveva paragonata a una ragazza molto... ehm... aperta con i ragazzi. Una troia, insomma. - Jade... - disse con voce di scuse. Jade lo guardava, seduta sul divano a gambe incrociate.

- Ora. - cominciò lei. - Potrei arrabbiarmi, alzarmi e andarmene, oppure restare, mangiare i popcorn e guardare il film con l'unico ragazzo che amo. - fece finta di pensarci. - Scelgo la seconda. - Bradley le sorrise a trentadue denti e si buttò accanto a lei. Si girò a guardarla.

- Sai che ti amo, vero? - lei gli sorrise.

- Anch'io ti amo.

[...]

- Bradley... - Elis scosse leggermente il figlio. - Bradley! - spaventato, il riccio si svegliò di colpo, svegliando pure la sorella che si era addormentata sulla sua spalla. Bradley guardò la madre, poi capì.

- Oh...

- Il film dev'essere stato noioso. - sorrise sua madre. Aveva capito? Probabile, e Bradley cercava di scrutare il volto della madre per scoprire qualcosa, nulla. Elis era impassibile. Anzi, sembrava... felice. Bradley si stropicciò gli occhi.

- Sì, era palloso. - commentò Jade stiracchiandosi. Poi si guardò attorno. - Papà? - Elis sorrise.

- Sta parcheggiando l'auto. - poi batté le mani. - Chi ha fame? - e sparì in cucina. Bradley guardò Jade.

- Secondo te...?

- No... - Jade guardò la porta della cucina. - Non credo. Insomma... stavamo solo dormendo.

- Già... - Bradley si massaggiò il collo dolorante dalla posizione scomoda cui si era addormentato. Controllò che la madre fosse fuori dalla vista e diede un veloce bacio a stampo a Jade. - Ti amo. - le sussurrò per poi alzarsi. - Mamma, hai bisogno di aiuto? - e sparì in cucina. Jade sorrise. Bradley era capace di farla sentire così... speciale, unica, amata, bella. Lui la amava, e a lei bastava quello. Niente aria, niente acqua, niente sole, niente cibo, niente notte, niente giorno, niente di niente. Bradley era l'unica cosa di cui lei aveva veramente bisogno. I suoi pensieri furono interrotti dalla vibrazione del cellulare, lo tolse dalla tasca e lesse: Shawn. Controllò che Bradley se ne fosse realmente andato e rispose.

- Pronto?

- Jade! - la voce preoccupata di Shawn le invase il cervello ancora assonnato. - Credevo ti fosse successo qualcosa!

- Oh, perché?

- Non rispondevi al cellulare!

- Scusa, mi... - Jade si fermò quando vide Bradley passare davanti alla porta, per poi sparire ancora. - Mi ero addormentata. - Shawn rise. Una bella risata, già.

- Senti, mi chiedevo... - oh, no... perché aveva risposto? Ora quello le chiedeva di uscire e... avrebbe dovuto dirgli di no. Ma lei non riusciva mai a dire di no. Dio, che situazione. - Mi chiedevo se... - Shawn continuava, balbettante. - Ti andrebbe di uscire ancora con me? - disse questa volta diretto. Jade aspettò prima di rispondere. Non aveva mai avuto uno straccio di ragazzo, e in quel momento aveva un riccio figo, con un bel fisico, con due fossette da brividi, degli occhi da svenimento e delle labbra da paura e un altro riccio figo, anche lui con un bel fisico, alto 1,88 e una voce sexy. Ma la cosa più importante, per lei, era come Bradley la faceva sentire. Andando al di là della bellezza, che Bradley senza dubbio aveva, lui la faceva sentire importante, ecco. Shawn... semplicemente non ne aveva avuto l'occasione. Si conoscevano da tanti anni ma lei non gliene aveva mai dato l'occasione.

- Io... - ora era lei, a balbettare. Sospirò. D'altronde, lei non sapeva dire di no. - Io... n-non posso. - silenzio. Shawn non parlò per un paio di secondi.

- È un no? - chiese infine, con voce rotta.

- No, non è un... un no. - Jade si sentiva in colpa ma... cos'altro avrebbe dovuto fare?! - Non posso, Shawn. Mi dispiace.

- Che significa "non posso"? - e fu lì che Jade si sentì fortunata che Shawn l'avesse chiamata. Immaginate una conversazione così imbarazzante dal vivo!

- Che... che non posso!

- Ma...

- Scusami. - disse lei prima di riattaccare. Avrebbe dovuto ascoltare Bradley. Non avrebbe dovuto rispondere a Shawn, o richiamarlo. Dannazione.

[...]

Jade sorrise ad una email ricevuta da una sua vecchia amica. Le mancava la sua vecchia vita, ma non abbastanza da abbandonare la nuova. Nella nuova c'erano Elis, Connor, Tristan, James, Shawn e... Bradley. Shawn e Bradley. Jade amava Bradley, ma questo ormai si era già capito. Ma cosa si è capito di quello che Jade provava per Shawn? Nulla. Semplicemente perché a Jade, Shawn, non piaceva sotto quel punto di vista. Ok, lui era bello, figo, e chi più ne ha ne metta, ma non era... Bradley. Sbuffò. Possibile che ogni cosa facesse, arrivava sempre a pensare a quello?

[...]

Che palle. E non aveva nemmeno finito il compito di biologia. Ma chi la capiva quella materia. Infondo non serviva a un granché. E quella prof era proprio antipatica. Ma tutti sapevano che Jade l'avrebbe fatto, quel compito. Infondo, lei era secchiona. Si chiese cosa fosse un rumore fuori dalla finestra alzandosi. Si avvicinò a dove proveniva il rumore. La finestra. Non bene. La aprì e si affacciò.

- Era ora! - un ciuffo riccio le sorrise. No, cazzo. - Aspetta, salgo.

- No! - ma Shawn si stava già arrampicando troppo facilmente sul piccolo albero di fronte alla sua camera, e, con poco sforzo, entrò dalla finestra.

- Ciao. - le sorrise.

- Cosa ci fai tu qui? - lui alzò le spalle.

- Ero venuto a vedere se stavi bene. Mi hai fatto preoccupare, prima.

- Tu fai preoccupare me! - sussurrò lei. - Se mio padre ti vede mi uccide! - sì, proprio suo padre. La ragazza scrollò la testa per non pensare.

- Tranquilla, non ci scoprirà. - Jade sbuffò e si passò le mani tra i capelli.

- Ma si può sapere che vuoi?! - disse acidamente. Il suo vicino sorrise falsamente, un po' ferito da quelle parole dette con quel tono.

- Ottima domanda. - si sedette sul suo letto e la guardò. Le prese una mano e la fece avvicinare a lui. - Voglio te.

- Shawn... - lei lo guardò con occhi dolci. - Non posso.

- Ma perché?

- Ora te lo dirò ma... - sospirò. - Non lo dovrai dire a nessuno, tranne a Tristan, se gliene vorrai parlare, lui lo sa. - disse con un gesto veloce della mano libera.

- Cosa?

- Vedi, io e...

- Jade, hai visto... - Bradley spalancò la porta e quello che vide fu il suo vicino di casa mano nella mano con la sua "fidanzata-sorella-scopamica", nella camera di lei. - A quanto pare no.

Troppo Speciale Per Essere Mio|| Little Mix & The VampsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora