Capitolo 38

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Qualche giorno dopo...

Bradley era tornato a casa, finalmente. Derek aveva deciso di mollare un po' la presa, i controlli, etc... ma non del tutto. Derek non era un cattivo padre, anzi. Lui voleva che sua figlia avesse tutto quello che desiderava, ma in realtà non capiva realmente quello che lei voleva. Lui l'amava, come mai aveva amato qualcuno. L'amava e avrebbe dato tutto per un suo sorriso. Ma perché tutto riguardava sempre e solo Jade? Perché non Bradley? Anche lui era suo figlio. Ma, dentro di sé, Derek sapeva di voler più bene a Jade, per il semplice fatto che era lei la figlia che aveva cresciuto, quella non frutto di un tradimento.

Tristan lo sapeva. Tristan sapeva sempre tutto, e aveva una dote innata nel convincere gli altri. Grazie a questo, dopo aver fatto a Bradley una ramanzina per avergli fatto quasi venire un infarto, era riuscito a convincerlo a non arrivare a conclusioni affrettate, che ci sarebbero state alternative a quella cosa. Tristan soffriva nel vedere il suo migliore amico ridotto in quello stato senza poter far nulla che potesse aiutarlo, allora si limitava a stargli accanto, a dirgli quello che Bradley si voleva sentirsi dire, ad evitare che peggiorasse ancora, ma Tristan si era stancato, non tollerava che Bradley si aggrappasse e seguisse quella decisione, per cui si era rimboccato le maniche e aveva dato sfogo al suo... dono.

- Secondo me è una gran puttanata, ragazzi... - erano i soliti ripensamenti quelli di Bradley, dovuti soprattutto alla paura di quello che sarebbe potuto succedere.

- L'hai detto già quattro volte, Bradley. - James lo bloccò per le spalle e lo guardò dritto negli occhi. - È l'unica cosa che potresti fare per riprendertela.

- E se non funzionasse? - Bradley abbassò lo sguardo, incapace di sostenere quello di ghiaccio del suo amico. - Se la perdessi definitivamente?

- Bradley, svegliati! - Tristan lo scosse per fargli alzare lo sguardo. - Non vedi che l'hai già persa? - scrutò i suoi tristi e gonfi occhi.

- Mantieni la promessa, lotta! Fai quest'ultimo tentativo, Bradley. A meno che... tu in realtà non la ami... - disse Connor e James si staccò da lui allontanandosi leggermente, pensieroso. Bradley fissò Connor.

- La amo più della mia stessa vita, lo sai. - ai ragazzi si congelò il sangue nelle vene, pensando all'altra "soluzione", quella di Bradley. Eccome, se lo sapevano. Tristan guardò l'amico con dolcezza.

- Allora perché hai dei dubbi? - già, perché aveva dei dubbi? Nemmeno il riccio lo sapeva, lì, fuori dalla porta di "casa sua", in cui si sentiva più prigioniero che a scuola.

- Tris... - uscì quasi come un sussurro, ma bastò. - Ti è mai capitato di perdere qualcuno che ami? Di lottare con tutto te stesso per non accettare di... averlo perso, mentre il resto del mondo va avanti senza di te? Di non sentirti all'altezza di tutto questo? - guardò l'amico, assottigliando gli occhi per il sole, allargando le braccia per indicare il "mondo". Sospirò. - Ti è mai capitato di essere deluso, soprattutto da te stesso? - Tristan lo guardò, scuotendo la testa. - Io amavo il compagno di mia madre, ragazzi... - continuò quello rivolgendosi a tutti e tre. - Lo consideravo come un padre e non avete idea di quanto lo amassi... e quando se ne andò, io... non volevo accettarlo, sapete. - fece un gesto strano con la mano, come per dire "andiamo avanti". - Ero deluso, da lui, sì, ma anche da me. Da me per essermi fidato di un uomo del genere. - Connor strinse leggermente gli occhi.

- Bradley, questo cosa c'entra? - domandò James e Bradley rise.

- Io le ho fatto una promessa, ma non l'ho mantenuta. Se ora seguissi il tuo consiglio, ma non andasse a finire bene, mi deluderei ancora, e non è una bella sensazione. - Tristan rise leggermente.

- Pensi che la tua, di soluzione, sarebbe stata meglio? - Bradley scosse la testa.

- No, ma sappi che era il piano B. - James alzò le sopracciglia.

Troppo Speciale Per Essere Mio|| Little Mix & The VampsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora