CAPITOLO V - parte III

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Quando Ron entrò nel soggiorno di Charlie, trovò Ginny accovacciata sul divano mentre leggeva una copia del Settimanale delle Streghe che aveva trovato sotto il sofà. Si era rifiutata di sedersi in cucina con loro, era ancora furiosa per essere stata lasciata fuori dalla spedizione.

«Ciao Gin» disse Ron cautamente.

Ginny guardò la rivista con gli occhi socchiusi «Sei un bastardo, Ron.» disse senza alzare lo sguardo «E ti odio.»

«Ginny...Ti ho detto che mi dispiace. Charlie ha detto che dovevamo andare senza di te.»

«Beh, non è stato poi tanto male.» il volti di Ginny, che era accigliato, si aprì in un riluttante sorriso «Ho dato da mangiare ai draghi.»

«Da sola?»

«No, con due amici di Charlie. Giovani maghi carini in pantaloni di pelle. Non è stato il giorno peggiore che io abbia mai avuto.»

Ron roteò gli occhi «Mi fa piacere che tu sia stata lontana dal pericolo.»

L'espressione gioiosa di Ginny si addolcì in un leggero cipiglio, e guardò oltre Ron, verso la cucina. Charlie sembava estremamente serio, Harry solo leggermente meno. Hermione sembrava semplicemente esausta «È vero, Salazar Serpeverde è tornato?» chiese al fratello in un mezzo sussurro «Stavo ascoltando, ma non sono sicura di aver capito bene.»

«È ciò che ha detto Hermione.» le rispose «E lei non è tipo da esagerare. E Malfoy ha confermato.» scrollò le spalle «Non che conti qualcosa, davvero, siccome mente con la stessa frequenza con cui la maggior parte delle persone respira. Ma non trovo ragioni per cui avrebbe dovuto mentire.»

Ginny rabbrividì «Ricordo la statua di Serpeverde nella Camera dei Segreti...aveva un volto crudele, orribile.»

Ron spostò lo sguardo da lei, verso lo specchio che gli restituì il suo riflesso: stanco, pallido e preoccupato.

«Buon dio, sei alto.» disse lo specchio, in una specie di fusa «Sai quello che si dice degli uomini alti.»

Ron fece un salto indietro, fuori dalla vista dello specchio. Non appena lo fece, Draco uscì dalla cucina, rivolse uno sguardo poco piacevole a Ron, e piuttosto ostentatamente si sporse sul retro del divano per vedere
cosa stava leggendo Ginny.

«Quel Ragazzo Carino a Pozioni - Sette Semplici Incantesimi per Farti Notare da Lui» lesse, e alzò un sopracciglio nella sua direzione.

Ginny arrossì «Gli incantesimi d'amore comunque sono un mito.» disse.

«Lo sono?» disse Draco, e le prese la rivista dalle mani «Non c'è niente qui che spieghi come annullare un incantesimo d'amore?»

La ragazza sbuffò «Perché qualcuno dovrebbe volerlo fare?»

«Ottima domanda.» disse Draco «Grazie per la rivista.» aggiunse, e la salutò con la mano mentre usciva dalla tenda.

Ginny guardò Ron «Mi ha preso la rivista.» disse sorpresa.

«Giusto» disse il fratello «Andrò a picchiarlo fino a quando non te lo restituirà, allora.» e seguì Draco fuori dalla tenta, con alle sue spalle l'eco di Ginny che diceva «Ron! Stavo solo scherzando!»

Era quasi il tramonto, il cielo sopra all'accampamento stava iniziando a diventare scuro. Draco camminava così velocemente che a Ron - le cui lunghe gambe di solito gli permettono di camminare più veloce degli altri - ci volle del tempo per poterlo raggiungere.

«Malfoy» disse «Aspetta.»

Draco continuò a camminare.

«Malfoy» disse Ron, con tono più alto, mettendogli una mano sul braccio.

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