Voglia di ribalta, di vendetta.

9 2 0
                                    

Passarono alcuni giorni e li passai nel letto dell'ospedale a curarmi: Mikail mi lanciò un paio di incantesimi per velocizzare la guarigione e il resto del tempo lo passai con Kara che mi aiutava nelle piccole cose.
Molto spesso capitava che i nostri visi fossero vicini ma non riuscivo mai a portare a termine quello che avevo provato ad osare il giorno che ripresi coscienza. Volevo, ma non riuscivo.
Ed oltre a Kara, Rose alle volte mi veniva a trovare, ma per la maggior parte del tempo, la passava scherzando sul fatto che aveva intuito qualcosa su quello che stava accadendo tra me e sua sorella, mentre noi negavamo.
Passò una settimana prima che fossi considerato dai medici 'completamente operativo'.
Così, uscito dall'ospedale, mi recai subito da Mikail e gli chiesi un incantesimo in grado di farmi protezione e delle armi per mandare all'inferno strega e demone.
Kara, mi raggiunse poco prima della mia uscita dalla casa di Mikail e vedendomi, mi domandò: - "Dove stai andando?"
- "A fottermi quei due bastardi", dissi con tono vendicativo.
- "Stai calmo", mi fermò, "Non abbiamo neanche un piano".
- "Sono stato troppo senza far nulla, è il momento di controbattere", le feci e la spostai.
Mikail mi comparve davanti: - "È meglio che le dai ascolto. Io ti ho dato una minima protezione, ma solo ti farai massacrare".
- "E cosa proponete?", chiesi alla fine sconfitto.
- "Dobbiamo prima togliere di mezzo la strega", suggerì Kara, "E serve il tuo intervento", concluse rivolgendosi a Mikail.
- "Sicuramente il demone sarà con lei", sottolineai.
- "Dobbiamo separarli", fece Mikail.
- "Come?", domandai.
- "Con un attacco simultaneo", spiegò lui.
- "E allora, pronti?", incitò Kara.
- "PRONTO!", dissi a gran voce.
- "Anch'io!", concluse Mikail.
E così partì il piano.

La ragazza della spiaggia che assomigliava ad una farfalla.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora