Dopo qualche ora di 'ronda militare obbligatoria in paese', vedemmo in cielo una palla di fuoco creare una scia e dirigersi verso un punto ben preciso.
- "Il segnale", indicai a Kara.
- "Bene. Andiamo", mi invitò a fare presto.
Andammo nel punto indicatoci da Mikail, e ci ritrovammo il Vampiro davanti.
- "Sta fermo o sparo", minacciò Kara.
("Questa non ha mai visto un film poliziesco"), pensai.
Il vampiro, scappò immediatamente con la sua velocità.
("Eh, lo sapevo"), continuai a pensare, ("mai dire a qualcuno 'fermo', tanto scappano tutti").
Ma prontamente Kara sparò un colpo che lo colpì alle gambe, facendolo cadere a terra gemendo dal dolore.
- "Figlio di puttana, schifoso Vampy del cazzo", me la presi con lui ignorando la presenza di Kara, "non sai quanto minchia abbiamo faticato per trovarti. Ora crepi stronzo."
- "Calmati, prima lo interroghiamo", tentò di fermarmi Kara.
Ma come se non mi avesse detto nulla presi la Verbena e gliela lanciai addosso, assistendo imparziale alla sua agonia. E dopo qualche secondo, presi una revolver e gli sparai un colpo nel cuore.
- "Ahhh...soddisfazione immensa", proclamai vincitore.
Ma per qualche assurdo motivo, quello si rialzò, incazzato, e con la super velocità e forza mi prese e mi scaravento per 2 metri indietro.
- "Ma che significa?", dissi sgomento. "Kara, SPARAGLI , SPARAGLI, SPARAGLI!", urlai.
Lei lo fece, ma il vampiro schivò ogni proiettile e la scaraventò a terra.
- "Sparagli, sparagli, sparagli; eh...", mi rispose Kara come a dire 'ora son cazzi amari'.
Infatti lo furono: gli lanciai addosso tutta la Verbena ma non voleva crepare. Si feriva ma non moriva; si rigenerava troppo in fretta.
Kara, intanto, sparava tutti i colpi che aveva in canna ed anche a mano, ma questo o li bloccava o li schivava.
("Qui si mette male"), pensai.
- "Che facciamo?", chiesi nel panico.
- "Dimmelo tu genio", mi rispose irritata lei.
Ci dovetti pensare un po' ma mi ricordai che Mikail aveva detto a Kara che il suo gioiello le poteva dare forza.
- "Kara trasformati e usa il gioiello", le suggerì.
- "Ma...", esitò.
- "Fallo e basta o siamo morti", insistei.
Lo fece.
Un'aura blu la avvolse e ne uscì fuori la 'ragazza-farfalla'.
("Adoro quando si trasforma"), pensai guardandola esterrefatto.
- "E ora come faccio ad usare il gioiello?", mi chiese mentre lottava con il vampiro, essendosi potenziata nelle abilità personali grazie al mutamento.
- "Concentrati e incanala qualsiasi cosa si può incanalare e poi sparagliela addosso; che ne so", risposi.
(Lo fece, parte seconda...)
Gli sparò addosso quello che sembrava un raggio laser e colpendolo in pieno, lo strapazzò come un uovo e lo scaraventò a terra per 4 metri filati.
Ci avvicinammo a lui cauti.
Appena ci vide arrivare prese un paletto e se lo conficcò nel cuore.
- "Non saprete mai nulla da me e vi assicuro che lei arriverà molto presto e porterà con se la distruzione che merita questo mondo". E morì.
- "Scherziamo?", feci sgomento. "Dopo tutto quello che abbiamo fatto, se ne esce così?!".
- "Torniamo a casa e facciamo rapporto", disse Kara.
Così facemmo e, dopo esserci curati e bendati le ferite - io più che altro, visto che Kara aveva dalla sua parte la rigenerazione, andammo a riposare.
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La ragazza della spiaggia che assomigliava ad una farfalla.
FantastikUna storia di avventura e di amicizia (forse) tra una ragazza, che conserva un segreto e un ragazzo che aspira a diventare detective.