Ultima grande battaglia

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Eravamo noi tre contro uno: un umano, un mago ed una muta-forma, contro un demone potenziato dalla magia oscura di una strega.
Era giunta la resa dei conti.
Mikail lanciò qualche incantesimo, prontamente neutralizzato.
Io gli sparai addosso tutto l'armamentario di cui disponevo.
Kara, oltre ad altri colpi magici, provò con le classiche armi, ma tutto sembrava inutile.
Agli attacchi, rispose con i contro attacchi: due palle incendiarie verso Mikail, che deviò con uno scudo magico; un giavellotto, di materia oscura verso Kara, che schivò grazie alla super-velocità e verso di me un raggio di ghiaccio, che non mi colpì solo perché con un grande riflesso, lo evitai gettandomi a terra.
Era forte quanto tutti e tre assieme e sembrava non esserci modo per fronteggiare tale potenza e superarla.
Poi mi ricordai di una nota che lessi tempo fa su un sito di fanatici delle arti mistiche e dell'occulto: se la magia attraversa un umano, questo ottiene capacità enormi seppur per un tempo limitato. L'unico problema era che erano solo dicerie di qualche fanatico e mai testata realmente.
("Beh...sembra che non abbiamo scelta"), pensai mentre vidi il demone abbattere lo scudo di Mikail e farlo volare all'indietro per quattro metri.
- "Ragazzi, ho una idea, ma non vi piacerà", dissi agli altri.
- "Che cosa?", dissero in coro.
- "Devo incanalare la magia di entrambi per ottenere una potenza tale da poterlo fronteggiare", spiegai.
- "Ma dove l'hai letta questa pazzia", mi sgridò Kara.
- "Su un gruppo online di fanatici", risposi.
- "Non esiste. Non correrò questo rischio perché l'hanno detto dei pazzi su Internet", tagliò corto lei.
- "Non abbiamo scelta! O tentiamo, o siamo spacciati", dichiarai.
- "Ci dobbiamo fidare di quattro cretini? Ma sei fuori?", mi domandò lei.
- "Dobbiamo. Se dicono il vero, abbiamo una chance", sentenziò Mikail.
- "Finalmente qualcuno dalla mia parte", dissi contento.
Dopo altri otto attacchi schivati, anche Kara accettò l'idea.
Lei si trasformò, per potenziare l'incantesimo, mentre Mikail teneva a bada il demone.
Dopo pochi minuti eravamo pronti a provare e sia Mikail che Kara, lanciarono verso di me un incantesimo ed una forza mi attraversò il corpo.
Sentivo amplificate ogni mia capacità e la forza fisica era come triplicata.
Così, senza perdere tempo, mi scagliai contro il demone che preso alla sprovvista da quell'attacco, non riuscì a schivarmi e riuscii a colpirlo in pieno petto.
Purtroppo per me non bastava. Era molto più forte del previsto ed io avevo il tempo contato prima dell'esaurimento dei poteri.
Così feci l'unica cosa possibile: - "Più potenza, mi serve più potere".
- "Ma che ti succederà?", chiese Kara.
- "Non lo so, ma non è il tempo di discutere", tagliai corto.
Mi ascoltarono. Sentii le energie fuoriuscire da ogni parte del corpo.
("Ora sei fottuto lurido bastardo"), pensai. Ed il combattimento tra me e lui riprese.
Stavolta era alla pari, ma io avevo lo svantaggio del tempo. Dovevo trovare un modo per colpirlo e non dargli modo di proteggersi; ci misi poco a trovarlo.
- "Kara colpiscimi", comandai.
- "Ma che cazzo dici?", domandò.
- "Fallo e basta",  ordinai.
- "Ma se lo faccio ti uccido", fece lei.
- "FALLO", urlai.
E lei lanciò il colpo.
Appena un secondo prima che mi colpisse, mi scansai e il colpo prese il demone che non si aspettava tale mossa.
Non gli detti un'istante: presi un paletto e dopo averlo intriso della magia che possedevo, lo piantai dritto nel suo cuore.
("È finita, stronzo"), pensai mentre il suo corpo iniziava a bruciare.
Il combattimento era finito.
All'improvviso però, accadde qualcosa a cui non ero pronto: le forze magiche mi abbandonarono, ma assieme a quelle, iniziarono a scomparire pure le mie forze vitali. Caddi in ginocchio e stramazzai a terra.
- "MAX!!", sentii gridare.
Kara mi raggiunse e mi prese tra le sue braccia. - "Max, che succede?", chiese in preda al panico.
- "Gli effetti collaterali, immagino", dissi debole.
- "Dobbiamo fare qualcosa", fece a Mikail.
- "È troppo tardi", disse Mikail vedendomi.
- "È tutto ok. L'importante è che tu stia bene", le parlai sempre più debole, "però dovete fare una cosa per me".
- "Cosa?", chiese Mikail.
"Andate dai miei e soggiogateli. Non devono ricordare che hanno avuto un figlio", gli risposi.
- "Sarà fatto", mi promise lui.
- "C'è un'ultima cosa", dissi a Kara.
- "Cosa?", disse lei disperata.
-"Questo...", e la baciai con tutte le forze che mi erano rimaste.
Lei rispose al bacio, come convinta che nel farlo mi potesse tenere in vita.
Quando mi staccai, vidi il suo viso rigato dalle lacrime.
- "Era da troppo tempo che aspettavo...tu sei la ragazza più bella al mondo e sei fantastica...", e mi lasciai morire tra le sue braccia.

La ragazza della spiaggia che assomigliava ad una farfalla.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora