Inizio avventura

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Cademmo per pochi minuti e finimmo in una specie di cripta, sbattendo il didietro.
- "Ecco, si inizia alla grande", mi lamentai.
- "Ma dove siamo finiti?", fece Kara.
- "Possibile che siamo in una cripta sotto la montagna, costruita per qualche emergenza o utilità", osservai.
- "Forse, però c'è qualcosa di strano qui", rispose.
- "Sarebbe a dire?", domandai.
- "Non lo so", disse con aria un po' vaga, che notai ma a cui non diedi troppa importanza. Però era come se cercasse qualcosa.
- "Allora, da dove partiamo?", incalzai.
- "Beh, seguiamo il sentiero" ed iniziò a camminare.
("Dannazione a me ed alla mia curiosità per questa ragazza"), pensai mentre la seguivo.
Percorremmo il sentiero e mentre avanzavamo, notai delle strane pietre blu conficcate nel terreno, che emanavano luce.
- "Che ficata", esclamai.
- "Cammina e non pensare alle pietre", disse Kara, con un tono che mi appariva come preoccupato.
- "Cosa c'è che non va?", chiesi.
- "Nulla", tagliò corto.
("Ogni volta che le ragazze dicono 'Nulla', non è mai veramente 'nulla'"), riflettei.
E senza farmi notare da lei, presi dal terreno una piccola pietra blu e la misi in tasca.
- "Ehm...visto che il sentiero sembra un luogo da dove ho la netta sensazione che non ne usciremo vivi, potrei conoscere di più su di te?", chiesi, "in più, almeno, non stiamo in silenzio in questo momento".
- "Se devi proprio, domanda", rispose.
- "Che musica ascolti?", iniziai.
- "Rock alternativo, pop e rap", rispose.
- "Tu, rock alternativo? Serio?", le domandai, ridendo.
- "Perché?", disse.
- "Perché non hai l'aspetto di una che ascolta Rock", conclusi.
- "Hai da chiedermi altro?", chiese con tono.
- "Che fai quando stai a casa e non vai a mare od a risolvere enigmi e misteri?", incalzai.
- "Tv e The Vampire Diaries o Vikings o altre serie tv, come il Death Note", rispose.
- "Minchia te la spassi a ca...", ma non mi fece concludere.
- "Eccoci arrivati alla fine del sentiero", esclamò.
- "Ma che cazzo è? Fichissimo!", potei solo dire visto che mi si presentò davanti una scena da film: un enorme castello sotto la montagna.
- "Su, andiamo e chiudi quella bocca... faccia da pesce lesso" e lo disse come se per lei non era una cosa assurda.
Avanzammo fino alla porta. Chiusa, ovviamente.
- "Dobbiamo entrare da qualche parte", disse.
- "Io ho una idea, stupida ma geniale", le risposi. Ed iniziai a bussare.
- "Si, bussa alla porta di qualcuno o qualcosa che non sappiamo se è o meno malvagio, soprattutto con le morti che ci sono in giro", si lamentò con fare seccato.
Eppure, la porta si aprì.
- "Dopo di lei, mademoiselle", le feci cenno ridendo.
Entrammo e la porta si chiuse.
("Classica scena dei film"), pensai.
- "Chi è che entra nella mia dimora!", sentimmo.
- "Stà dietro di me!", fece Kara tirando dal nulla una spada.
- "E quella da dove cazzo l'hai tirata fuori?", dissi sgranando gli occhi.
- "Ci sono cose che non puoi capire", rispose.
- "Aspetta prima di attaccare, dobbiamo capire chi è e cosa sa fare e soprattutto cosa potrebbe volere", le suggerì.
- "Se prima non ci ammazza!", mi sottolineò.
E dopo qualche minuto vedemmo materializzarsi un vecchio con le mani che 'controllavano' il fuoco, in una ed il ghiaccio nell'altra.
- "Questa è la mia dimora, cosa volete?", chiese e ci sparò contro due palle di entrambi gli elementi che controllava nelle mani.
Kara, non so manco io come, con la spada, li deviò entrambi.
- "FERMO E LASCIACI SPIEGARE, SPECIE DI STREGONE DEL CAZZO!", urlai.
Quello, incredibilmente si fermò.
- "Parla", intimò.
- "Mi chiamo Max e lei è Kara. Sono stato trascinato in un'avventura alla ricerca di qualcosa, credo, che possa spiegare delle morti inspiegabili, almeno così mi ha detto lei".
- "Io sono Mikail e voi avete fatto irruzione in casa mia", sentenziò e ci sparò altre due palle che Kara deviò di nuovo. ("Questa ragazza mi piace sempre di più, ma devo ricordarmi di non farla mai incazzare"), riflettei per un instante.
- "SENTI MAGO O STREGONE DI 'STA GRAN FUNCIA DI MINCHIA, NON VOGLIAMO ROGNE! SMETTILA DI LANCIAR PALLE O TI SGUINZAGLIO LEI!", urlai.
- "Come prego?", si voltò e mi chiese Kara.
- "Ehm...beh", dissi con imbarazzo.
- "Senti Mikail, non vogliamo attaccare casa tua, ci siamo arrivati per caso dopo aver scoperto con questo amuleto la strada", fece lei e mostrò il gioiello.
Appena lo vide lo stregone, si fermò.
- "Dove lo hai preso?", domandò.
- "Mi è stato dato dalla mia famiglia, si tramanda di generazione in generazione da più di mille anni.", rispose Kara.
- "Tu non sai cosa porti al collo, ragazza.", fece lui.
- "E mostrami, allora", lo incalzò lei.
("Sono tutti strani qui"), pensai mentre loro discutevano.
- "Non solo è una guida, quello che porti,  ma è anche una fonte di potere", spiegò lo stregone.
- "Ehm...io avrei una domanda", mi intromisi.
- "Parla", fece con tono duro lui.
- "Ho trovato questa per terra" e tirai fuori la pietra.
- "Oh shit", fece Kara appena la vide.
E come se colpita da un proiettile cadde a terra ed iniziò ad emanare una luce blu.
- "Ma che..." e poi vidi qualcosa che non mi sarei mai aspettato,
Quella ragazzina dagli occhi scuri e dai capelli con i dread, la bocca nella media ma un po' carnosa, un viso leggermente arrotondato, si era trasformata in una splendida e bellissima giovane dai capelli lisci e blu scuro con due ali anch'esse blu, ma più chiaro, di farfalla.
- "Oh porco Criper!", esclamai, "sei un mutante?!"
- "Questo è il mio segreto. Ti avevo detto di stare alla larga da quella pietra", mi incalzò.
- "Lei è una Lepidoptera Cangiantis, ovvero una farfalla muta forma", disse lo stregone. "Sono antiche guardiane delle città e dei paesi e lottano contro quelle anomalie che minano la quiete dei luoghi dove esse abitano", concluse, "ecco perché sei qui".
- "Esatto", si limitò a dire Kara.
- "E quando avresti voluto dirmelo?", le domandai seccato.
- "In teoria non avresti dovuto scoprilo. Ma la pietra che hai in mano, ha il potere di rivelare la vera natura delle creature magiche muta forma", mi spiegò.
- "Che altro devo sapere su di te?", chiesi preoccupato, "quali poteri hai?"
- "Non posso cancellarti la memoria, se è questo che ti preoccupa, ma posso leggere nella mente e, oltre a volare, so lanciare incantesimi e combatto anche con arco e spada", mi informò.
- "Non devi provare a leggere la mia mente", mi lamentai, "non ne hai il diritto". Lo dissi preoccupato perché temevo che scoprisse che ora mi piaceva sempre di più.
- "Tranquillo, non violerò la tua mente, promesso" e si girò verso lo stregone. "Ora che le presentazioni sono concluse, possiamo procedere?", domandò.
- "Seguitemi", disse, "vi mostro una cosa che potrebbe aiutarvi".
Ci condusse in una cripta, dove al centro vi era una sfera.
("Beh, ovvio che ha la sfera di cristallo"), risi nella mente.
- "Ecco qui", disse, "con questa sfera monitoro gli avvenimenti all'interno e nei dintorni della città. Date un'occhiata e vedete se trovate qualcosa".
Kara si avvicinò e come se sapesse già cosa fare, toccò la sfera che creò come una proiezione della città.
("Mi sembra il frutto dell'Eden di Assassin's Creed"), pensai.
- "Ecco. È qui che è avvenuta l'ultima strana morte" e toccò il luogo nella mappa, che si aprì mostrando una tridimensionale realtà aumentata, stile Google Maps,
- "Puoi vedere cosa accade quel giorno", spiegò il mago.
- "Mostrami come", chiese Kara.
E il mago fece vedere tutta quella giornata in pochi minuti: vedemmo pure la morte di una donna.
- "Uhm, troppo veloce, non si capisce come...", notai.
- "Si può rallentare?", domandò Kara.
E rivedemmo la scena, stavolta notando per pochi secondi una figura scura.
- "Ma che roba è?", chiesi, "sembra un animale con le ali che si attacca alla donna e poi vola via".
- "Oh no. Non è possibile", disse Kara.
- "Cosa?", dissi impaziente.
- "So io che cosa, anzi chi, uccide", fece una pausa poi continuò, "è un vampiro".
- "COSAAAAA????", urlai, "UN FOTTUTO SUCCHIA SANGUE???"
- "Si. E smettila di agitarti.", si innervosì. "Dobbiamo fare qualcosa."
- "DOBBIAMO? COME PREGO?", entrai nel panico, "QUELLO MI TRASFORMA IN UN PALLONCINO SGONFIO E MI UCCIDE PROSCIUGANDOMI IL SANGUE!!"
- "Rilassati, sarai protetto per affrontarlo", mi fece Kara. "Grazie per l'aiuto Mikail, ora ti lasciamo e torniamo in superficie a prepararci per la sfida", disse rivolgendosi allo stregone.
- "Buona fortuna", ci salutò.
Tornammo in superficie ed intanto Kara aveva ripreso le sue sembianze umane.
("Spettacolare, questa ragazza mi fa triggerare che non ne ha idea"), pensai seppur preoccupato del fatto che lei potesse leggermi nel pensiero; ma non disse nulla.
Entrammo a casa di Kara e ci accolse suo fratello Jonathan: - "Che novità?", chiese.
- "Vampiro", tagliò corto Kara senza rivelare che sapevo della trasformazione.
- "Maledizione", si lamentò Jonathan, "dobbiamo agire al più presto".
- "Ci pensiamo domani, la giornata è conclusa", fece Kara.
E andammo a mangiare. ("Chissà chi prepara"), pensai.
Dopo cena, ognuno andò nella sua stanza, ma Kara mi fermò e mi sussurrò: - "Loro non sanno che sai, quindi tieni la bocca chiusa ed anche la mente".
- "Quindi anche loro...", iniziai a dire.
- "Si, anche loro. Quindi attento". E se ne andò.
Rimasi qualche minuto a guardala, estasiato. Ok, qualcosa in me era scattato ma non volevo ammetterlo.
Me ne tornai nella mia stanza e chiusi la porta.
("Domani è un altro giorno...quindi nuovi guai e misteri e nuove rivelazioni"), pensai tra me mentre mi coricavo.
Però prima di cadere nel sonno profondo, mi balenò in testa un'immagine: Kara trasformata.
Poi crollai ed iniziai a dormire.

La ragazza della spiaggia che assomigliava ad una farfalla.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora