Neville

73 16 12
                                    

-Ci saresti dovuta essere anche tu ieri a vedere il film- bisbiglia Veronica mentre il prof di Storia spiega

-Avevo da fare scusa- cerco di spiegare mentre scrivo le esatte parole del prof

Ruota gli occhi al cielo e sospira divertita.

Entra la preside in classe e chiama a se il professore.
Quando rientra dietro di lui c'è un ragazzo.

*Pov Neville*
Ed eccomi in questa stupida classe composta da stupidi ragazzi.
Tutti a fissarmi.

"Magari è per il tuo piercing sul labbro, o quello sul sopracciglio"
"Oppure sono i tuoi tatuaggi ben visibili e diversamente piccoli"

Sospiro.

-Bene Neville, ri chiederei di sederti dove ti sembra più opportuno- mi dice quell'obeso del prof -Ti va bene li in ultimo banco accanto alla ragazza coi capelli rosa?-

Mi volto verso di lui, e con quella che potrei definire la faccia più gentile del mondo, annuisco e mi dirigo al banco.

Questa ragazza mi fissa con un sopracciglio alzato, come il ragazzo pieno di lentiggini, però mi accorgo dopo dell'altra ragazza dai capelli ricci. 

La ragazza coi capelli rosa mi comincia a parlare -io sono Veronica-

-bene- rispondo ed osservo il suo cambio espressivo adesso evidentemente infastidito

-lui è Brian- continua indicando il ragazzo lentigginoso -e questa ragazza cosi taciturna è Charlotte: la nuova arrivata-

La riccioluta si gira senza pero guardarmi negli occhi: che maleducata, e poi dicono di me.

"Magari si chiede come uno si possa trattare la pelle in questo modo"
Bah.

*Pov Charlotte*
Questo ragazzo mi fissa così intensamente: che disagio.
Non lo guardo dritto negli occhi ma vedo un vaporoso ciuffo biondo indicare nella mia direzione con la coda dell'occhio.

"Cosa penserà?"
"Chi è questa scema cosi muta?"

-bene- esclama Veronica mentre camminiamo verso casa -perché ti piace cosi tanto quello lì?-

Sbianco -a me non piace proprio nessuno-

-Finalmente hai detto più di tre parole- alza le braccia al cielo -sembra che ti osservi spesso-

Alzo le spalle e cerco di cambiare discorso finché non raggiungiamo casa mia. La saluto ed entro.

Vedo Kathrine parlare felice al telefono per poi spegnerlo alla mia entrata.

-Lei è Veronica- dico indicando la finestra -È simpatica-

-sono contenta che tu abbia tanti amici- risponde

Rimaniamo avvolte in un imbarazzantissimo silenzio.

"Ora ti parlerà di ieri sera"
Spero di no.

-domani sera verrà mia sorella, e porterà suo figlio adottivo, ha più o meno la tua età credo- interrompe il silenzio -spero non ti dia fastidio-

Scuoto la testa -mica sono la capa del mondo-
Mi sorride e mi abbraccia.

Rimango spiazzata per poi lasciarmi a quello che tutti chiamano amore materno.

La sera dopo arriva, ed io odio rimanere spiazzata come ora...

Can You Look Into My Eyes?  [IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora