"Fidati soltanto di chi si fida di te"

72 14 5
                                    

-Che cosa strana eh?- dice lui alzandosi

Annuisco e lo seguo dentro la casa.

Subito Noah lo abbraccia affettivamente come se si fossero già
incontrati in passato.

-come ci sei mancato Neville- esclama Noah

"Neville? Paciock ?"
"Adesso spunta zio voldy"

Medison gli corre incontro e lui la fa roteare fra le sue braccia.

-Nevi, lo sai che Charlotte è bravissima a disegnare?- mi indica la piccola

Io balbetto -ehm sì.. ehm sono br.. me la cavicchio-

Mia madre arriva e ci sediamo a tavola.

Sento parlare del marito di Erica in Australia per lavoro, poi di Neville che secondo Erica ha troppi tatuaggi, e poi arrivano a me.

-quindi come ti stai trovando?- azzarda mia "zia"
-bene grazie- rispondo brevemente per poi notare uno sguardo di Kathrine verso Erica
Lei rimane perplessa per poi ignorarla e chiedermi la cosa più proibita di tutte...

"E quindi non parlare mai agli estranei" una donna bionda sistema la giacchetta di una piccola bambina piena di capelli

"Ma se gli sconosciuti sono bravi?" Azzarda la bimba

"Non puoi conoscere veramente qualcuno finche non ci hai passato molto tempo insieme" la riprende la madre

"Papà dice che basta guardare qualcuno dritto negli occhi.." dice la riccioluta ma la donna la ferma

"Tuo padre dice un sacco di cavolate" esclama arrabbiata "ricorda questo: fidati soltanto di chi si fida di te"

"Quindi papà non si fida di te?"

"Non ti preoccupare di questo, andiamo a prendere il gelato"

La piccola annuisce...

-tua mamma ti ha contattata da quando sei qui?- domanda Erica

Un imbarazzante silenzio cala sulla sala da pranzo.

Kathrine spalanca gli occhi; Noah si sistema la cravatta silenzioso; Neville smette di masticare; E la piccola Medison mi guarda imbarazzata.

Io abbasso lo sguardo e rispondo -ehm... vorrei andare in bagno per piacere-
Kathrine mi annuisce ed io mi alzo dirigendomi al piano di sopra.

Sento una lacrima correre il mio viso ed un nodo alla gola.

Arrivo nella mia camera e mi siedo sul letto.

Rimango in silenzio a pensare.

"Ma tra tutte le domande che poteva farti, proprio di lei doveva parlare?"

"Tu non hai una mamma, ricordalo"

"Ti ha rubato la vita, ricordalo"

"Ti ha rubato un padre, ricordalo"

-posso entrare?- una voce maschile adulta risuona

Asciugo il viso e vado ad aprire.

Noah mi guarda, ma io rimango attaccata alla porta.

-vieni sediamoci- mi indica la scrivania

Lo seguo e mi siedo sul letto, mentre lui sulla sedia d'ufficio della scrivania.

-non era intenzionata a ferirti, è soltanto molto curiosa ed ingenua- mi rassicura

-ma non è nulla, tranquillo- rispondo

-sicura? Sai che puoi parlare?- sento i suoi occhi grigi puntati su di me

Annuisco.

-bene, dai andiamo giù che c'è la torta- mi sorride

Rido e lo seguo giù per le scale.
Erica nel vedere Noah mi viene incontro e dice -sono proprio una scema-

-fa niente- le rispondo

Medison mi prende la mano e mi trascina alla sedia.

Neville, rimane in disparte senza guardarmi con le mani in tasca.

*Pov Neville*
"Mamma" un bambino grida "Papà"
I rottami di una macchina lo circondano.
"Mamma!" un corpo inanime di una donna è steso accanto al bambino
"Tranquillo piccolo" una donna vestita di un colore fosforescente illumina la notte
"Mamma!Papà!- grida lui mentre un'altro uomo vestito fosforescente lo porta via da quel disastro

*Pov Charlotte*
"Magari pensa che sei scema"
"Magari pensa che sei esagerata"

Ma l'argomento intoccabile è quella donna che non potrò mai chiamare mamma...

Can You Look Into My Eyes?  [IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora