Coffee

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Mi ero appena svegliata, l'orologio segnava le 10:47

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Mi ero appena svegliata, l'orologio segnava le 10:47. Ma quanto avevo dormito? Accidenti! Mi girai più volte nel letto in preda ai mugolii, stropicciandomi gli occhi; i raggi del sole filtravano dalle tapparelle della finestra accecandomi. Feci un sonoro sbadiglio seguito da uno sbuffo altrettanto rumoroso. Alla fine mi ero addormentata alle 5 del mattino. La settimana prossima iniziavano le lezioni all'università e non potevo permettermi assolutamente che quel babbeo mi tenesse sveglia fino a quell'ora. Dovevo assolutamente fare qualcosa,nella testa continuava a rimbombarmi la musica e le sue parole:

« Sono Min Yoongi e da oggi ti dichiaro guerra anch'io»

La testa stava per scoppiarmi.

Andai in bagno e mi diedi una sistemata veloce, continuavo a guardarmi riflessa nello specchio:ero uno schifo. Avevo delle occhiaie talmente nere da far invidia a un panda. Mi buttai immediatamente sotto la doccia, cercando di far scivolare tutto lo stress insieme a quell'acqua tiepida. Finita la doccia, mi recai in cucina, ancora con l'asciugamano addosso:- Suji! Ehi Suji, dove sei?- chiamai la mia migliore amica, ma a quanto pare di lei non c'era traccia;trovai un post-it sul frigo: "ehi dormigliona, sono andata a fare la spesa, ci vediamo dopo". Dormigliona, io, che controsenso, la mattina sono una delle persone più attive che potrai mai trovare, non era colpa mia se avevo avuto la sciagura di avere un vicino di casa stronzo. Feci l'ennesimo sbuffo. Aprii il frigo,ma ovviamente non c'era niente, così decisi di fare colazione fuori,mi vestii in fretta:indossai un paio di leggings, una felpa nera e delle converse rosse, mi truccai pigramente giusto per coprire le occhiaie, ma optai comunque per indossare degli occhiali da sole; sotto casa c'è un bar molto carino tipo "StarBucks" con ampie vetrate che gli danno uno stile elegante, ma allo stesso tempo accogliente. Uscii rapidamente di casa, non vedevo l'ora di gustarmi un bel caffè e mettere qualcosa sotto i denti. Passai d'avanti la porta di Yoongi sperando di non incontrarlo, la sua faccia era stata sufficiente vederla solo per una volta, oltretutto con la mancanza di sonno che avevo avrei potuto mettergli le mani addosso e strangolarlo. Aveva lasciato una scia di profumo per tutto il pianerottolo di casa: un profumo inebriante di muschio bianco fresco riempì le mie narici, anche se stronzo, però devo ammettere che ha un profumo davvero delicato e sensual-ma che vado a pensare? Prima lo uccido e poi gli rubo il profumo.
Scesa di casa mi diressi a passo svogliato verso il bar "Caramel Macchiato" , dalle vetrate si poteva notare che c'erano tanti ragazzi che studiavano o lavoravano con la testa nascosta dal loro portatile . Entrai, e subito l'odore del profumo di Yoongi, di cui le mie narici erano ancora sature, vennero rimpiazzate dalla dolce aroma di caffè e torte di tutti i tipi. Era la prima volta che ci andavo ed ero sicura che sarebbe diventato il mio nuovo posto preferito, dovevo assolutamente portare anche Suji. Non c'era una fila molto lunga, prima di me servivano tre ragazzi, intanto diedi un'occhiata veloce al tabellone del menu, ovviamente la loro specialità era il caffè Caramel Macchiato, quindi optai per prendere quello e una ciambellina glassata. Avevo la mani nelle tasche della felpa e continuavo a guardarmi intorno, il bar è a due piani e il colore che prevale è ovviamente il caramello, le lucine che pendono dal soffitto danno un tocco di accoglienza in più che mi fanno davvero impazzire.
:-Signorina,- mi chiamò gentilmente il barista al bancone, vedendomi persa nel mio mondo :-Ha deciso cosa prendere?- era il mio turno e non me ne ero nemmeno accorta, che figura.
:-Ehm, sì, vorrei un Caramel Macchiato e un donut glassato, grazie-
:-Bene, sono 5 mila won. Può andare alla fine del bancone e ritirare lì ciò che ha ordinato. Le auguro una buona giornata- mi sorrise, e nonostante la giornata fosse cominciata male, quel sorriso mi contagiò e ricambiai. Aveva dei folti capelli neri, alto e il suo sorriso era dolce, somigliava a un coniglietto, il nome sulla targhetta della divisa diceva Jungkook. Mi spostai velocemente verso la fine del bancone come mi aveva indicato "Mr. Sorriso" Jungkook, continuavo a fissarlo, era molto carino finché una voce familiare, che al mio orecchio suonò come la cosa più sgradevole del mondo, attirò la mia attenzione... non potevo crederci :- Ehi amore, dormito bene stanotte? Il caffè te lo faccio doppio?- ero rimasta bloccata sul posto con gli occhi sbarrati, non avevo il coraggio di guardare di fronte a me, mi girai lentamente pregando che fosse solo un'allucinazione dovuta alla carenza di sonno, purtroppo no fu così. Dietro al bancone c'era proprio lui, Yoongi. Rimasi a bocca aperta per un po', il tempo di realizzare che cosa stava succedendo, non c'erano molte spiegazioni però, Yoongi faceva il barista in questo bellissimo posto che sicuramente non avrei mai più frequentato. Che peccato...
:-Non è possibile,- roteai gli occhi al cielo :-sei l'incubo peggiore che una persona possa avere.-
:-No, suvvia, perché dici così. Non hai gradito la musica stanotte?-
Non gli risposi, cercai di trattenermi il più possibile, ma il suo sguardo beffardo che mi guardava dall'alto in basso mi stava facendo ribollire il sangue nella vene, che faccia tosta che aveva.
:-Ascolta, se avessi saputo che ci lavoravi tu qui, non sarei mai venuta, quindi dammi il mio stramaledettissimo caffè e finiamola qui, prima che io...-
:-Prima che io cosa?- mi interruppe, mi stava sfidando, ma giuro che non gliel'avrei fatta passare così liscia.
Assottigliai gli occhi a due fessure, stavo per scavalcare il bancone che ci divideva per dargliene di santa ragione, ma il ragazzo che stava servendo con lui si intromise :-Scusatemi, so che non sono affari miei,Yoongi non so se l'hai notato, ma siamo pieni di ordinazioni, vuoi per favore servire la signorina,- mi indicò :-e tornare a lavoro? Ti ringrazio per la collaborazione!- aggiunse sarcasticamente.
Il corvino si mise pigramente sull'attenti e portò la mano sulla testa imitando i soldati che accettano gli ordini:-Sì signor Hoseok- lo prese in giro; Dio, ma questo ragazzo non aveva rispetto per niente e nessuno.
:-Allora un Caramel Macchiato e una ciambellina glassata, eh? Sei nel tuo periodo "no" o hai semplicemente carenza d'affetto e vuoi rimpiazzarlo con tutti questi zuccheri? Guarda che il tuo bel fisico poi si rovina.- rimasi sbigottita, ma faceva sul serio? :-Non sono affari tuoi e adesso servimi, è questo il tuo compito, non dare aria alla bocca- Mi guardò con aria infastidita, avevo fatto centro! Mi porse il caffè e la ciambella con modi abbastanza bruschi e fece intervenire di nuovo il suo collega:- Yoongi, ma ti pare questo il modo? Che diavolo ti sta prendendo oggi? Senti, ti do il cambio con Jimin, vai fuori e prenditi una pausa- poi si rivolse a me:- La prego di scusarci, signorina, ma di solito è "innocuo".- Mi fece sorridere, si stava appellando a lui come se fosse un animaletto :-Tranquillo, io invece con i miei clienti sono sempre gentile, qualsiasi cosa abbiano bisogno- :-Quindi lavori anche tu in un bar?-
Cosa avevo appena fatto?
Mi morsi la lingua non appena vidi che Yoongi fece un sorriso inquietante: gli avevo servito su un piatto d'argento la mia più grande debolezza. Non volevo farmi vedere vestita da maid, soprattutto da lui. Ma cosa stavo pensando? Perché l'ho detto?
:-Ehm, ti ringrazio, ci vediamo! Bel posto comunque- li liquidai alla stessa velocità della luce, non sapevo cosa dire,Hoseok aggrottò la fronte, e prima che potesse proferire parola, presi le cose che avevo ordinato e scappai via.
Stavo tornando a casa, per fortuna era proprio dietro l'angolo, infilai la chiave nel portone ed entrai, mentre stavo andando verso l'ascensore,però, non sentii il portone chiudersi alle mie spalle, eh già, qualcuno l'aveva bloccato ed era entrato subito dopo di me.
:-E quindi sei una cameriera, eh...Dove lavori? Magari uno di questi giorni vengo a romperti le palle come hai fatto tu con me oggi-
Mi girai di scatto e vidi Yoongi appoggiato di spalle al portone ormai chiuso, con le mani dietro la schiena e con fare guardingo continuava a squadrarmi con un sorrisetto stampato in faccia che non sapevo come interpretare, deglutii amaramente
:-Non credo sia affar tuo, Min Yoongi. Piuttosto non devi tornare a lavoro?- e mi rigirai verso l'ascensore,non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia.
Si mise a ridere, e di gusto anche. Non so perché,ma quella risata sinistra non prometteva niente di buono... cominciò ad avanzare verso di me, sentivo i suoi passi, chiamai l'ascensore pregando che arrivasse subito. Mentre aspettavo, Yoongi fece capolino da dietro le mie spalle mettendomi alle strette come la scorsa notte, riuscivo a sentire il suo profumo inebriante che mi offuscava la mente e il suo respiro che si faceva sempre più pesante sul mio collo, mi vennero i brividi. Socchiusi gli occhi e mi maledii ancora una volta, odiavo ammetterlo, ma questo ragazzo mi faceva un effetto strano.
:-Areum,- mi chiamò con voce roca :- giuro che troverò il posto in cui lavori e verrò ogni giorno lì solo per guardare il tuo culo che si muove per servirmi- Sbarrai gli occhi.
Questo lo vedremo
Mi girai lentamente e me lo trovai a un palmo dal viso. Aveva stampato in faccia un sorriso sornione che volevo cancellare buttandogli un pugno nello stomaco, ma decisi che avrei giocato anche io al suo gioco, così lo avvicinai ancora di più a me tirandolo per il colletto della camicia bianca, avevamo i respiri che si fondevano l'uno con l'altro, la sua faccia era confusa, ma non sembrava dispiacergli quella posizione, avevamo i corpi vicini, quasi attaccati, lui mi stava chiaramente chiedendo di fare più quando le sue mani cominciarono a scendere sui miei fianchi. Quel tocco delicato, ma deciso mi fece sobbalzare per un momento, ma non persi la mia lucidità.
:-Buona fortuna, allora- gli soffiai sulle labbra, poi lo spinsi malamente. L'ascensore era arrivato finalmente, entrai e premetti il pulsante 7. Le porte si chiusero e l'ultima cosa che vidi fu lo sguardo perso di Yoongi. Appena le porte si chiusero, ritornai a respirare. Non credevo ci sarei mai riuscita, ma se quel babbeo voleva giocare con me, io non mi sarei tirata indietro, soprattutto adesso che c'era in ballo il mio lavoro.

Entrai in casa, Suji era tornata da poco, stava mettendo in ordine la spesa
:-Ehi, ecco qui la nostra dormigliona. Da dove vieni così di corsa?-
:-Io...sono scesa giù a prendere la colazione- e le mostrai il sacchettino con la mia colazione ormai fredda.
:-Ah, sei andata giù al Caramel Macchiato? Hai fatto bene, ci sono andata anche io questa mattina. Le cose sono buonissime e il personale è pieno di ragazzi bellissimi!- squittì con occhi sognanti
Ew, no ti prego.
Cominciai ad aiutarla a mettere a posto, aveva comprato un sacco di roba da mangiare! Saremmo state a posto per due mesi.
:-Domani ci andiamo insieme? Voglio rivedere quel ragazzo tanto carino- Mi pregò lei.
Non sapevo esattamente a chi si stesse riferendo, ma speravo con tutta me stessa che non fosse...
:-Yoongi-
COSA???!
:-La targhetta sul suo camice da lavoro diceva di chiamarsi Yoongi-
Perché tutte a me?
:-Suji, lascia perdere ,magari è un serial killer- cercai di intimarla ad abbandonare quell'assurda idea, ma sapevo già che Suji quando si metteva una cosa in testa difficilmente poi se la toglieva. Però non potevo lasciarla tra le fauci di quello squalo pazzo.
:-Ahah, ma no secondo me ha un cuore di panna, invece-
Pfff ahahahahah
:- Inoltre- continuò lei :-ho scoperto che vive proprio qui accanto a noi, domani gli preparò una torta di benvenuto- mi portai una mano sulla fronte e scossi il capo :- Suji, la torta di benvenuto la deve fare lui a noi dal momento che ci siamo appena trasferite qui...-
:-Vero, ma ogni scusa è buona per attaccare bottone- mi diede delle gomitate sul braccio e fece l'occhiolino. Qui la storia stava diventando seria. Sentivo però, un doloroso fastidio all'altezza dello stomaco, forse era la fame. Adesso dovevo pensare anche a questo problema, accidenti! Questa casa porta sfortuna.
Il resto della giornata passò tranquillamente. Quella sera stranamente,Yoongi non alzò il volume della musica e io riuscii finalmente a dormire in pace.

Era una cosa positiva o un cattivo presagio?

Bad Neighbour// M. YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora