Capitolo 6

2.2K 69 1
                                    

<Stupido>
<Ma ce sarai te stronza>
Il ragazzo la colse di sorpresa e lasciò un bacio sul collo da dietro.
<Muoviti cretino>
Damiano le diede una pacca sul sedere come per prenderla in giro, mentre iniziarono a vestirsi. Cercarono di fare prima possibile e uscirono dall'hotel.
<Ce l'avete fatta ragazzi! Dai che siamo in netto ritardo>
Entrarono nel van e si misero seduti vicini, con Vic dal lato del finestrino.
<Fanculo>
Damiano le alzò il dito medio.
<Voglio starci io lì>
<No. Io sono la queen!>
Disse vantandosi.
<E io il King quindi spostati cojona>
<Ma siete sempre così deficienti voi?>
Thomas era un po' sconvolto ma anche divertito, Ethan stava per ridere.
<Mai quanto te fratellino!>
Disse Vic ironicamente, Thomas fece il finto offeso e Ethan scoppiò a ridere.
.
.
Dopo un po' iniziarono a mettere la musica e Damiano propose Stairway to Heaven: un classico della musica rock, forse anche banale, ma gli era sempre piaciuto. Si mise con la testa sulle gambe della ragazza e lei non disse niente, le piaceva quando faceva così. Era lì fermo con gli occhi chiusi, ad aspettare che Vic lo coccolasse un po' come un bimbo. Gli accarezzava il volto e i capelli, intrecciava attorno al suo indice quei ricci stupendi e ci giocava. Damiano lentamente si addormentò e Victoria restò a guardarlo per tutto il viaggio.
.
.
<Ragazzi siamo arrivati, potete scendere.>
Disse Marta esausta.
<Il bimbo qua dorme Ma'>
<Allora sveglia il "bimbo" e andiamo>
Disse Marta prendendola un po' in giro ironicamente.
<Aspe mo ti faccio vede come si sveglia un Damiano David.>
Victoria si avvicinò lentamente alle sue labbra e lo baciò piano piano. Il ragazzo aprì lentamente gli occhi.
<Ehehe io l'avevo detto!>
Si rivolse a Marta, entusiasta di esserci riuscita.
<Amore dobbiamo andare dai>
Damiano lentamente si alzò, lasciò un bacio a stampo alla sua fidanzata e uscì dal van seguito dalla ragazza.
<Ora che il tour è finito, andiamo a fare shopping?>
Victoria sfoggiò gli occhi più dolci di questo mondo, facevano invidia a un cerbiatto indifeso.
<Eh va bene, però dobbiamo tornare a casa senza un negozio interno in delle buste.>
<Non ti prometto niente.>
<Neanche io.>
I due ragazzi scoppiarono a ridere, consapevoli che insieme sarebbero stati capaci di svuotare negozi interi
.
.
Dopo ore ed ore in centro, tra negozi vintage, negozi eleganti e chi più ne ha più ne metta, i ragazzi tornarono ognuno alla propria casa. Era così strano per loro stare lontani, dopo tutti quei mesi sempre insieme. Si sentivano come vuoti.

𝑈𝑛 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑑𝑢𝑒 // 𝐷𝑎𝑚𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑥 𝑉𝑖𝑐𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora