Damiano uscì in balcone e si accese una sigaretta. Si sentiva strano, tutta quella tranquillità non faceva per lui. In quel momento aveva bisogno di Victoria, anche se si erano lasciati da forse un'ora, o forse anche di meno.
<Vic vuoi venire a casa mia?>
<Si, arrivo amore>
Non lo lasciò parlare e staccò, mentre Damiano continuò a fumare. Dopo poco la bionda entrò in camera e andò in balcone dal ragazzo, che ai suoi occhi sembrava molto pensieroso, quasi preoccupato per qualcosa.
<A che pensi?>
Lui fece cadere un po' di cenere dalla seconda o terza sigaretta e fece un altro tiro.
<A niente.>
<Non ci credo>
Vic capiva, capiva tutto di Damiano. Non c'era bisogno che lui parlasse, lei conosceva tutto di lui.
Damiano non rispose, non aveva voglia, si stese sul letto e guardava il soffitto.
<Mi dici che ti prende?>
In realtà neanche lui sapeva perché faceva così, si sentiva vuoto, incompleto senza alcun apparente motivo.
O magari c'era.
O voleva solo convincersi che non ci fosse.
<Oh Damia', me fai incazza' quando fai così!>
Vic sbuffò quasi scocciata, odiava quando faceva così. Nonostante questo non si arrendeva, cobtinuava imperterrita a chiedere, voleva solamente aiutarlo.
<Me ne devo andare? Non vuoi la mia presenza?>
<No, tu resti.>
<Allora dimmi che succede.>
Nessuna risposta.
La ragazza era davvero tanto stanca dei suoi comportamenti.
<Vaffanculo.>
Si avvicinò alla porta quando Damiano la fermò per un braccio.
<Dove vai?>
<Non ti importa.>
<No, invece mi importa quindi dimmi dove vai.>
<Perché dovrei rispondere se tu non l'hai fatto con me?>
Victoria lo zittì completamente, prese la sua borsa e uscì dalla camera. Era delusa da lui, voleva solo il suo bene.
Damiano uscì e la riportò in camera.
<Che vuoi?>
<Non so neanche io il perché del mio umore, ti avevo chiamato perché mi mancavi. Può bastare?>
Un sorrisino spuntò sul volto angelico di Victoria e annuì. Il ragazzo la fece stendere sul letto, con la testa sul suo petto, mentre lui ancora si domandava il perché di tutta quella malinconia in lui. Non era mai stato così, firse era solo una cosa temporanea.
Si accese l'ennesima sigaretta.
<Quando la smetterai con queste cose che ti fanno soltanto male?>
Il ragazzo obbedì senza proferire parola e la spense, non senza far prima un altro tiro.
<Potevi risparmiartelo>
Damiano la spostò verso di se e la baciò lasciando il fumo nella bocca della ragazza.
<Stronzo>
Accennò un sorriso
<Ti amo>
STAI LEGGENDO
𝑈𝑛 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑑𝑢𝑒 // 𝐷𝑎𝑚𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑥 𝑉𝑖𝑐𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎
FanfictionEra tutto dannatamente sbagliato. Ma quando erano insieme diventava tutto magicamente perfetto.