Damiano David.
Sono passate 4 ore e non ho ancora idea di come stia Vic. La paura di perderla non mi abbandona e il fatto che sia colpa mia, non me lo perdonerei mai.
Non so quante sigarette io abbia fumato, quante lacrime ho versato. Ho scritto fogli su fogli, che non penso leggerà mai.
Vorrei solo vedere i suoi maledetti occhi ora, anche se non so se da quella stanza uscirà mai.
All'improvviso mi sento toccare la spalla. È Veronica.
<Damiano>
<Dimmi Nica>
<Ho parlato con un dottore che ho trovato qui fuori>
<E...?>
<La stanno per riportare in camera>
Ho sorriso come non ho mai fatto e l'ho abbracciata.
<Sapevo ce l'avrebbe fatta>
<Grazie Nica, sei un amica>
Mi giro verso la porta e in quel momento entra Victoria e immediatamente mi avvicino a lei e le prendo la mano, lei me la stringe e apre piano gli occhi. Nemmeno mi rendo conto di quello che ha fatto che le lacrime iniziano a rigarmi il volto.
<Vic?> parlo con la voce spezzata.
<Dam> mi accenna piano un sorrisetto e mi asciuga una lacrima col pollice.
<Victoria non sforzi a muoversi, presto potrà farlo>
E mentre mi avvicino per baciarla, lei che col braccio mi tira verso di se.
<Seh cor cazzo> e da inizio ad uno dei baci più belli che mi abbia mai dato.
Mi mancavano le sue labbra, il loro fantastico sapore, i suoi capelli, i suoi occhi, la sua pelle che riempivo di baci tutte le notti, tutto di lei.
E mentre i dottori ci sgridano, Vic continua a rendere sempre più passionale il bacio. Le nostre lingue si intrecciano mentre, più continuiamo e più vorrei poterla fare mia. Mi stacco e la guardo negli occhi.
<Stronzo> dice delusa.
Tutti nella stanza scoppiano a ridere.
<Non si poteva fare un intervento per renderla più gentile?> chiede Alessandro, il padre di Vic, al dottore che ci guarda.
<Grazie papà ti voglio bene>
Quanto amo quando fa la stronza.
<Un altro bacio?> mi guarda con un degli occhioni in cui mi perdo all'istante.
<Non possiamo continuare all'infinito, tra un po' i dottori mi picchiano> scoppio a ridere.
Mi avvicino più a lei, siamo pericolosamente vicini.
<Appena usciamo da qua dentro te magno tutta stronzetta.> le faccio un sorrisetto e lei mi guarda mordendosi il labbro con una faccia tra il "sei un cretino, c'è anche mio padre nella stanza" e il "tra poco te magno tutto, mi stai facendo impazzire".
<Sei un cretino>
Ecco, appunto. Si è contenuta per fortuna.
Nel frattempo Alessandro ci lancia un'occhiataccia e ridiamo entrambi come due bambini.
Mi alzo per andare vicino al dottore, mentre nel frattempo sono tutti vicino a lei. Mi giro e la vedo sorridere: cazzo, quanto è bello il suo sorriso. Non posso credere che sia ora, qui, insieme a noi. È uno dei momenti più belli della mia vita.
<Posso metterle la collanina che aveva?>
<Certo, tenga>
Me la da e vado di nuovo accanto a lei.
<Vic aspetta>
Le sposto i capelli, chiudendo la collana dietro il suo collo e le prendo la mano. Non resisto alle sue labbra e la bacio di nuovo, tutti si sciolgono a quella scena più dolce del miele. Mi avvicino a un millimetro di distanza dal suo volto.
<Ci sarò, sempre.>

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𝑈𝑛 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑑𝑢𝑒 // 𝐷𝑎𝑚𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑥 𝑉𝑖𝑐𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎
FanfictionEra tutto dannatamente sbagliato. Ma quando erano insieme diventava tutto magicamente perfetto.